mercoledì 14 settembre 2005

I cento passi

9

Cinisi (Palermo). Negli anni '70 un giovane ragazzo, che vive a "cento passi" dalla casa del boss mafioso Tano Badalamenti, animato dalla passione politica e dal desiderio di portare alla luce le nefandezze della mafia e staccarsi dal padre (da lui definito un leccaculo di Tano Seduto), comincia la sua lotta partecipando all'invasione pacifica del sito di costruzione dell'aeroporto di Punta Raisi in quanto le terre su cui l'aeroporto fi costruito furono espropriate ai contadini più avanti. Non contento dell'immobilismo del PCI, decide di fondare con dei compagni di lotta una radio, "Radio Aut", con la quale prova un po' a far aprire gli occhi ai suoi compaesani sui traffici del boss, utilizzando la satira con grandissima abilità.

Finchè si limita alla radio, Badalamenti lo lascia fare, le cose cambiano quando il giovane decide di candidarsi alle elezioni comunali per continuare la sua lotta politica, nello stesso giorno in cui viene ritrovato morto Aldo Moro, il boss inscena il suo suicidio.

Una storia vera, un bello spaccato della Sicilia degli anni '70, un film sulla mafia senza fronzoli, in cui appare, più che la forza incontrastabile della malavita, il desiderio di giustizia e di libertà del protagonista Peppino Impastato
tra l'altro un film anche ben diretto e ben recitato, decisamente interessante.