mercoledì 5 settembre 2007

L'amore fugge

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Antoine lavora in un giornale o qualcosa di simile, non ho ben capito, ed è anche uno scrittore. Ha scritto un libro in cui narra, con piccole fantasie aggiunte, tutte le sue passate esperienze con le donne, tante e quasi sempre incerte, compresa la relazione con la madre che ovviamente fa caso a sé. Tutte le storie sono piene di sincerità e passione ed accomunate dalla difficoltà a mantenere la relazione gioiosa ed interessante anche dopo i primi "fuochi".

E' una commedia simpatica e particolare per il modo in cui è sviluppata, una specie di "summa" delle opere di Truffaut dove compare l'attore suo alter-ego, Jean-Pierre Léaud. Il film infatti, con lo stesso protagonista, si sviluppa come un bricolage, dove alla storia principale, nei richiami delle esperienze precedenti spesso accennati dalla lettura di brani del libro, si aggiungono flashback tutti rigorosamente tratti da films precedenti dello stesso Truffat e con lo stesso attore, a colori o in bianco e nero, brani originali che fanno da intarsio alla trama principale. Ho riconosciuto "i 400 colpi" e "Baci rubati", forse i più usati, ma ve ne sono anche altri che non ho visto o non ho riconosciuto.

Un film carino ed originale, che porta anche a pensare che tutte le opere di Truffat, quelle che in qualche modo parlano d'amore, siano legate tra loro da un tema comune.


2 commenti:

  1. Da Truffautiana incallita non resisto alla tentazione di commentare questo post. "L'amore fugge" è l'ultimo film del ciclo Antoine Doinel, iniziato con i "400 colpi" (dove Léaud era ancora un ragazzino) a distanza di anni la storia continua in "Baci rubati" in cui Doinel/ Léaud è poco più che ventenne e anni dopo riprende in "Non drammatizziamo, è solo questione di corna" dove viene raccontata la vita matrimoniale del protagonista.
    I flash back in "L'amore fugge" quindi appartengono alle vicende del personaggio Antoine Doinel (sempre interpretato da Léaud) in riferimento al vissuto del protagonista,il suo "passato filmico" vero e proprio.Questo è il tocco di genialità in "L'amore fugge"...ciao!

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  2. Ciao Arlene, benvenuta anzitutto! :)
    Il "povero" Truffaut (un mito anche per me) ha dovuto fare da palestra scuola per me, le prime recensioni, quasi mai gli rendo il giusto onore. Ben vengano commenti a questi post.

    alla prossima

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