martedì 3 febbraio 2009

Parenti serpenti

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Per le feste di Natale si riuniscono a casa dei vecchi genitori i loro quattro figli, tre con relativo consorte ed uno single. Tutto si svolge al meglio, in un'atmosfera benevolmente natalizia arricchita da una bellissima nevicata, tra preparativi per il cenone della Vigilia, scambi di convenevoli e piccole chiacchierate tipiche della famiglia fatta "alla buona". Ma proprio nel giorno di Natale il grande annuncio: i genitori avrebbero deciso, vista la loro età, di andare a convivere con uno di loro in cambio di metà della loro pensione e dell'intestazione della casa paterna. Ed è qui che cominciano a nascere i primi screzi, perché nessuno di loro se la sente e in un crescendo di litigate che scopriranno vari "altarini" prenderà il sopravvento la decisione estrema: far saltare in aria nella loro casa i vecchi genitori con la complicità di una stufetta a gas.

In un Abruzzo imbiancato da una stupenda nevicata, la voce narrante di questa "favola-grottesca" è quella di Mauro, il nipotino che in un tema scolastico sta descrivendo appunto la vacanza natalizia in casa dei, purtroppo defunti, nonni: Saverio, ex carabiniere e ormai "fuori di testa" (il grande Paolo Panelli) e Trieste, nonna, mamma ed infaticabile massaia (interpretata da una bravissima Pia Velsi, la suora dell'acqua Uliveto e Rocchetta, per capirci). Sarà proprio il tema del bambino a rivelare che "la stufetta non era vecchia" come affermano i quattro figli, ma che addirittura è stata regalata ai nonni proprio per il Natale.
I preparativi fervono, tra capitoni che scappano via e un fondale paesanotto colorato di luci (ed ombre). E come in tutte le provincie emergono profili e pettegolezzi, così, "tanto per parlare".
L'annuncio che i genitori vogliono finire i loro giorni con uno dei figli (saranno loro stessi a scegliere) è lo spartiacque: da quel momento è il finimondo durante il quale verranno fuori tutti gli scheletri dagli armadi: dall'essere gay di uno dei figli (Alessandro Haber) single tanto per dire perché rivela invece di convivere con un certo Mario, alle tresche sessuali tra due dei cognati "acquisiti". Il tutto rigorosamente avviene all'insaputa dei due vecchietti. Alla fine il tacito accordo che acquieta tutti con l'epilogo già descritto, sola cosa che trovo eccessiva e scontata (far saltare in aria un edificio intero per ammazzare due vecchietti... ).
Sinceramente mi è piaciuta molto l'aria che si respira per quasi tutto il film forse perché come tutte le favole ha il potere dell'incanto. Avrei preferito un finale, magari più duro, ma più credibile.

Arricchito dalle simpatiche performance di Marina Confalone, attrice partenopea proveniente dalla scuola di Eduardo De Filippo e che neanche stavolta si smentisce, è un film che consiglio e che può essere visto "a cuor leggero" (magari non durante le feste di Natale)

(recensione by krival)

2 commenti:

  1. bellissimo film. dovrebbero mandarlo in onda ogni natale e secondo me va bene per qualunque eta: la prima parte racconta il la vigilia di natale come una bella favola per bambini in cui vengono rievocate con estrema fedelta le tradizioni piu comuni (come il capitone,le discese con lo slittino sul vicolo vicino casa la messa di mezzanotte,i nonni che viziano e i bambini) ma dopo il pranzo di natale come d'incanto quando i genitori propongono ai figli di andare a vivere da uno di loro,vengono svelati i misteri piu impensabili circa la vita di ogniuno:lina (che non perde occasione per rinfacciare agli altri le proprie fatiche) scopre di essere tradita dal marito (arrogante) con la cognata (falsa);anche alfredo dice di essere gay e il piccolo mauro a dispetto della sua eta (avra forse 10 anni) riprende ogni minimo dettaglio di quel natale.eccellente paolo panelli che interpreta un anziano rincitrullito (da notare i suoi interventi come ''MI DISPIACE DIRLO MA VOSTRA MADRE NON CI STA PIU CON LA TESTA'' oppure ''IO NON MI POSSO PRENDERE LA RESPONSABILITA DI VOSTRA MADRE,NON E CHE NON VOGLIO,NON POSSO PERCHE IO HO IL MIO LAVORO''). infine mi congratulo con chi ha visto (e rivede volentieri) questo capolavoro e a chi non l'ha ancora potuto apprezzare auguro una uona visione

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  2. grazie per il contributo, peccato non poterti salutare almeno per nome :)
    concordo che ad ogni Natale andrebbe messo in onda, in prime-time possibilmente.

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