mercoledì 30 dicembre 2009

Grizzly Man

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Film-documento biografico dedicato a Timothy Treadwell, un personaggio indefinibile che per 13 anni dal 1990 al 2003, prima di finire sbranato insieme alla quasi incolpevole compagna, visse per diversi mesi l'anno a stretto contatto con i giganteschi orsi bruni dell'Alaska, che già il nome è abbastanza terrificante: i Grizzly.

Herzog in persona ci racconta la sua vita, tra qualche intervista, qualche scena girata per descrivere luoghi e situazioni e soprattutto un paziente lavoro di montaggio sulle oltre 100 ore di riprese effettuate dallo stesso Tim. La sola cosa che ci viene risparmiata sono le urla delle 2 vittime mentre vengono attaccate e divorate, registrate da una videocamera che (fortunatamente), pur accesa, aveva il tappo sul video. La descrizione del medico patologo di quei minuti e dei resti dei corpi è sufficientemente straziante.

Personalmente ero ad un tempo affascinato e disgustato all'idea di vederlo, ma quando ho letto il nome del grande Herzog mi si è accesa la lampadina. Provo un profondo disprezzo per quei deficienti che vogliono sovvertire le regole intrinseche della natura, trattare animali selvaggi come amici carissimi, ma è la natura stessa a produrre nella razza umana simili individui e tanto vale cavarne del buono se ce n'è. Tutto sommato danni non ne ha fatti, anzi, questo gli va riconosciuto pur nel suo delirio: ha prodotto grande pubblicità al Santuario dei Grizzly e al loro Labirinto. Spero sia servito a qualcosa. I severissimi guardaparco americani l'hanno tollerato e rispettato nonostante tutto e questo basta come garanzia.

Un viaggio estremo sul confine umano-selvaggio che non lascia indifferenti. Un'analisi introspettiva poi sulla solitudine, sul senso che si può dare a una vita, che ha del sorprendente. Tim filmava di tutto, in tutto, anche i suoi momenti di sconforto o di assoluta euforia, con sincerità assoluta e professionalità da cineasta.
Ci sono poi delle scene che riprendono gli orsi talmente ravvicinate da incutere terrore. In particolare un combattimento tra 2 grossi maschi per una femmina, lunghissimo e durissimo, vale da solo la visione del film. Amo vedere i documentari alla tele quando possibile ma non avevo mai visto una cosa simile. Bestiale!

Il film è davvero interessantissimo e spettacolare.
Stramerita la visione.

4 commenti:

  1. Vedo che l'esplorazione dei mostri sacri del cinema, in questo caso tedesco, continua. Pazzia per pazzia, Io preferisco di gran lunga Herzog a Fassbinder, anche se non ho una conoscenza approfondita di nessuno dei due. Di sicuro avrai anche visto Aguirre e Fitzcarraldo (che film grandioso!) oltre a Kaspar Hauser. I documentari di Herzog sono tutti capolavori, questo l'avevo trovato solo in inglese. Dopo la tua recensione non so se ne ho ancora voglia, forse ci vuole più coraggio di quello che pensavo. Tempo fa ho visto e registrato da Rai 3 notte The white diamond. A quando Wim Wenders?
    Stasera ho tentato di cimentarmi con Manderlay, ma non riesco a concentrarmi, forse mi converrebbe rivedere prima Dogville.
    Non so come sono messa domani, per cui comincio a farti gli auguri per il prossimo anno e... lunga vita al blog! Saggia decisione rimandare al 2010 il Regno! Secondo me non ce la fai a vederlo tutto in una volta.

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  2. anzitutto grazie per gli auguri che ricambio! :D
    sì, Herzog ne ho visti, ma da quando recensisco ho visto solo, si fa per dire, il fantastico Enigma...
    Wenders ho già pronto Fino alla fine del mondo, appena finisco con Von Trier attacco con lui. E Fassbinder anche, ne ho molti da tempo che ancora devo vedere.

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  3. Beh, qualche giornale sicuramente scriverebbe : "Morto sbranato, Grizzly assassino.".
    La verità è quella che dice Roby, se vivi di spada muori di spada.
    Non penso che vorrò vedere questo film per due motivi:
    il primo è che il buon Roby ci ha già svelato il finale! -_-'
    il secondo è che lo trovo abbastanza triste e in questo periodo di cose tristi me ne sono successe pure troppe!

    Bella recensione comunque, bravo!

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  4. ahah! ma caro Alex, il film comincia con la fine della vita del disgraziatissimo Tim!
    mi dichiaro innocente signor giudice :D

    sì, tristarello lo è, con qualche momento esilarante, ma fondamentalmente triste.

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