domenica 13 dicembre 2009

Swimming pool

15
Sarah, scrittrice inglese di gialli best-seller (Charlotte Rampling) va ad isolarsi nella villa francese del suo editore, vicino Lacoste. Arriva Julie (Ludivine Sagnier), figlia dell'editore, inattesa, spregiudicatamente divoratrice d'uomini, con la quale all'inizio il rapporto risulta difficile, poi invece diventa di grandissima complicità. La vita di Julie, le sue vicende, affascinano la scrittrice che comincia a trarne ispirazione. Giallo nel giallo, Sarah cambierà radicalmente mentre Julie manifesterà instabilità psicologica anche se...

Finale scompaginante che rivolta e fa rianalizzare le situazioni decisamente riuscito, eccezionalmente seducente gran parte del film con le due rappresentanti del gentil sesso entrambe in splendida forma sia fisica che interpretativa, meno riuscita la parte criminosa, o forse è volutamente mal riuscita, non mi è ben chiaro ora a caldo.

Sicuramente un bel film, m'è piaciuto e merita la visione.

15 commenti:

  1. Bene. Persisti con l'Ozonterapia.

    ;)

    RispondiElimina
  2. Dimenticavo: hai ragione per ciò che riguarda la parte criminosa, ma sui titoli di coda l'occhio di chi guarda cambia. Tutto si ridimensiona... ;) No?

    RispondiElimina
  3. sono d'accordissimo con te, il finale devo ancora ben "sedimentarlo" infatti :)
    Ozonterapia in corso, CinquePerDue per il momento è il migliore, anche se questo, non lo nego, è estremamente arrapante! :P
    Non è offensivo dire arrapante, nota bene.

    RispondiElimina
  4. Certo che non è offensivo! Il Cinema DEVE arrapare! :D

    RispondiElimina
  5. Però c'è ancora molta ipocrisia a riguardo, dell'arrapamento, nel senso che non è egualitario: noi, uomini e lesbiche, abbiamo molte più occasioni di donne e gay, mediamente.

    Sto anticipando un tema che tratterò nella prossima recensione, vedrai che ne parleremo, che sarà su Sweet Movie, che ho visto solo a metà per ora, e la versione uncut.

    RispondiElimina
  6. Boh, non so... in quanto a cineoccasioni non è tanto vero.

    Comunque io l'arrapamento lo intendevo in un senso più generale.
    Il Cinema che ci riesce (!) deve prenderti in qualche modo, deve deve farti provare qualcosa. Insomma: deve proseguire anche dopo. Dentro, ovviamente. Mica è cosa da tutti...

    RispondiElimina
  7. giusto, l'arrapamento come sensazione generale.

    io però ora pensavo proprio alle scene di nudo, che se ben fatte sono sensuali e arrapanti anche in senso più stretto (e in questo film davvero non mancano), nelle quali vedere nudi femminili non è affatto raro, ma i maschili... considerazione molto meno importante della tua, certo, ma è un dato di fatto.

    RispondiElimina
  8. Dei nudi al cinema m'importa poco. Se un corpo è bello è bello e basta. Ovunque.
    Piuttosto: le scene di sesso. Certi registi le girano da schifo.
    Ozon non è tra questi. :D

    RispondiElimina
  9. Eccomi di nuovo, approfitto di Ozon, ma ci sono tanti altri commenti che vorrei lasciarti qua e là... un po' alla volta. "Swimming pool" non mi ha fatto impazzire e Ricky poi... lasciamo perdere! Di gran lunga preferisco "Angel" (anche se il personaggio della protagonista non riesce ad affascinarmi come, forse, dovrebbe) e "Sotto la sabbia", ma il film di Ozon che adoro è "8 donne e un mistero": leggero, ma con momenti di spessore, intrigante (è un giallo) e con un cast di attrici che di più non si potrebbe. Te lo consiglio!
    A proposito, anch'io ho dei vecchi e carissimi amici a Milano che vedo spesso e la scorsa settimana, come sempre, erano qui per il ponte di S. Ambrogio: ci sono molti interessi che ci uniscono, ma anche il buon vino friulano...

    RispondiElimina
  10. ... e ci uniscono anche i gusti nel Cinema vedo! :D
    A proposito, Il Cane Giallo della Mongolia ce l'ho ed è in coda lavori. Gli altri che citi di Ozon anche, poi sono costretto sotto minaccia a vederli perché la cara BadGuy (grande intenditrice, non perderti i suoi commenti) altrimenti mi toglie la parola :D

    come temi: mi hanno fatto impazzire ultimamente Melville e De La Iglesia, se hai notato. ;-)

    p.s.: se mai capito ad Udine un Picolit insieme ce lo facciamo, ok? :P

    RispondiElimina
  11. Mi do da fare anch'io sai, grazie a te mi sono già vista alcuni film che non conoscevo e che ti dirò, ora per esempio mi attende "la comunidad" di De la Inglesia. Melville lo conosco solo di fama, rimedierò. Mi hai spiazzato con Ozon: Amanti criminali non l'ho visto..., comunque il prossimo sarà 5 x 2. Seguirò con attenzione i commenti di Bad Guy, come ha ragione: il cinema DEVE "arraparti".

    P.S.: per il vino sfondi una porta aperta, da queste parti l'amicizia si riscalda e si rinnova quotidianamente con un buon bicchiere, ma sul Picolit ci andrei cauta, quello vero ormai è raro, poi è dolce. Meglio un buon Tokai, pardon, ora si chiama "Friulano", per la tranquillità degli ungheresi, ma forse non conosci la storia infinita.
    Ma se vengo io dalle tue parti c'è scelta per l'aperitivo oltre al solito generico Pinot? Scherzo! Figurati che il mio primo Happy hour è stato proprio a Milano, zona Navigli...

    RispondiElimina
  12. ahia, vedi che in qualcosa differiamo? io bevo (a parte i dolci, e i friulani in particolare sono straordinari: picolit, schioppettino, clinto, ...) quasi esclusivamente rossi, li amo forti, fermi e alla giusta temperatura. :P
    non mi piacciono nemmeno i frettolosi happyhour, molto meglio i più meditativi e inebrianti afterdinner ;-)

    conosco la triste storia del Tocai, purtroppo...

    ma avremo modo di parlarne di persona.

    ciao!

    RispondiElimina
  13. un film ambiguo, l'intreccio si risolve solo verso la fine non dico altro per non rovinare la sorpresa, però è costruito molto bene :)

    RispondiElimina
  14. merita una tua "gentil" recensione, sono curioso di leggerla ;-)

    RispondiElimina
  15. molto presto lo recensirò anche perchè il film mi è piaciuto molto ^^

    RispondiElimina