Crepuscolo e commiato di Randy Ram Robinson, lottatore professionista di wrestling all'apice del successo negli anni '80 ed ormai relegato a combattimenti di bassa lega o di revival.
Un grande classico del cinema fantascientifico, tratto dal romanzo I figli dell'invasione (1957) di John Wyndham.
In un paesino inglese avviene uno strano black-out: tutti gli essere viventi s'addormentano di colpo, per ore.
Una classe alla fine della scuola secondaria, nella multietnica periferia parigina. Un intero anno scolastico vissuto quasi interamente fra le mura della classe stessa durante le lezioni di lettere.
Sottotitolo potrebbe essere "Attenti alle rosse", sono donne potenzialmente fatali, come Tula, la giovane che fa innamorare ed è innamorata di Nick, il marito di Kitty, rossa anch'essa.
La vita di una banda di teste-rasate filo-naziste di Melbourne. Hando (un bravissimo Russel Crowe) è il capo e l'ideologo della banda, "la sua bibbia è il mein kampf di hitler".
Louise ha una vita sentimentale, e soprattutto sessuale, con François estremamente soddisfacente. Lei ama fondamentalmente fare sesso, non è portata ai sentimenti. Poi improvvisamente il giocattolo si rompe: sparisce il clitoride. O così lei dice, almeno.
Un ragazzo delle baraccopoli di Bombay, che di mestiere fa "il ragazzo del the" in un call center, sta per vincere al quiz televisivo "Il milionario" la cifra di 20 milioni di rupie. Ne ha già vinti 10, potrebbe fermarsi, ha già stupito tutta l'India e il contrariato conduttore, ma decide di continuare.
E' un grande classico del cosidetto "cinema pacifista", da tempo dovevo vederlo.
Sono abbastanza allenato ai film lenti, lirici, ma capisco che a un cinefilo moderno potrebbe portare all'esasperazione. Consiglio: tenere duro, fino alla fine, perché è un grandissimo film
Si può far ridere con un film che sembra serio? Decisamente sì!
Il film parte come un thriller. Un agente della cia viene dimesso e decide di scrivere le sue memorie,
Mel Brooks interpreta (felicemente) e produce il rifacimento di "To be or not to be" del 1942 (tit. italiano "Vogliamo vivere!"), di Ernst Lubitsch, unanimemente considerato un capolavoro.
Nói è un ragazzo adolescente che vive in uno sperduto fiordo islandese, uno di quei luoghi ai bordi della civiltà, sperduto e costantemente immerso nel gelo e nella neve. Senza madre, un padre allo sbando e sempre ubriaco, vive con una silente e depressa nonna paterna una vita che vorrebbe fuggire.