lunedì 21 giugno 2010

Persepolis

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Semplicissima favola di formazione a cartoni, non me ne intendo ma definirei i disegni come semplici, quasi bidimensionali, contorni netti. Quasi tutto il film usa il bianco e nero in alternanza al colore per distinguere i racconti del passato o dell'immaginario dal presente. A gusto personale, mi sono piaciuti molto.

Mi sono piaciuti i disegni come descritti proprio perché risultano molto chiari ed efficaci, rendono benissimo con una rappresentazione adatta a tutti, grandi e piccini, le situazioni, sia quelle divertenti (poche) che drammatiche (molte) rappresentate.
Soprattutto non distraggono, anzi danno il giusto risalto, alla storia, verissima, che viene rappresentata. Dal 1978, anno in cui khomeini prese il potere in Iran, passando per la guerra Iran-Iraq e fino alla fine del secolo scorso, le vicissitudini di Marjane, una bambina-ragazza-donna, cresciuta ed educata in una famiglia acculturata e moderna, nella quale più d'uno dovette subire persecuzioni dallo scià prima e dal regime islamico poi. Quali sono tutte le nefaste conseguenze dell'avvento dell'islamismo, che riuscì a peggiorare ulteriormente le condizioni di vita degli iraniani, sono note, non sto certo a ribadirle tutte, poi di recente ne ho parlato, in parte, a riguardo del film I Gatti Persiani.

Non c'è nulla di sconvolgente in questo film, nel senso cinematografico. Anzi, l'andatura per bambini può persino annoiare. Ma ha meriti grandissimi in termini storici! Senza girarci intorno racconta quanto accaduto in modo diretto e deciso ed infatti: Il film ha attirato proteste dal governo iraniano. Anche prima del suo debutto al Festival di Cannes, l'organizzazione legata al governo Iran Farabi Foundation ha inviato una lettera all'ambasciata francese a Teheran dicendo: "Quest'anno il Festival del cinema di Cannes, con un atto anticonvenzionale e non idoneo, ha selezionato un film sull'Iran che ha presentato una faccia irrealistica dei traguardi e dei risultati della gloriosa Rivoluzione islamica in alcune delle sue parti." (da wiki). Basti questo a garantire sulla validità del film, proprio come ogni volta che il vaticano s'adombra per qualcosa bisogna correre a guardare l'oggetto dello scandalo: è di sicuro valore.
Il film inoltre, anche se a cartoni, racconta una storia vera, scritta (forse anche disegnata) e pubblicata prima dalla stessa regista Marjane Satrapi, che ormai vive a Parigi da molti anni, e anche questo è un fatto di notevole valore, anche di talento polivalente di questa donna.

Insomma, secondo me è davvero un film da non perdere.

Aggiungo, una riflessione piccina picciò, non riesco ad evitarlo.
Sulle nefandezze, ancora attuali, dell'Iran siamo tutti bravi a sparare senza pietà e nulla si può obiettare. Saremmo ugualmente capaci, noi italiani senza andare a cercare altri, di fare altrettanto sulle nostre di vergogne? E quando dico vergogne non intendo solo lo schifo immane attuale dove nel nome della libertà stiamo tornando al medioevo, ma intendo quelle storiche.
Esempio: è stato mai fatto un cartone animato, adatto a tutte le età, che racconta le leggi razziali del '38, quello che hanno comportato, le deportazioni dall'italia verso i lager? Non parlatemi del filmaccio diseducativo di benigni, parlo di roba seria, tosta, da far vedere anche nelle scuole. Non mi risulta, ma se qualcuno ne ha notizie mi dica, ne avrei grande piacere. E non è la sola vergogna di quell'abominevole ventennio della storia d'italia, ma ne ho citata una tra le più clamorose. Ed il ventennio non è la sola vergogna del XX secolo. E non abbiamo vergogne solo nel XX secolo.
Fine della riflessione.

11 commenti:

  1. ti sei affezionando ai fumetti? :) anche questo lo è, lo stile del disegno non è infantile come può sembrare, ma è un omaggio alla cultura pittorica iraniana.

    ti consiglio di acquistare il fumetto costa poco ed è molto bello da leggere, io fossi in te lo farei leggere anche ai tuoi figli.

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  2. ovviamente nel film la grafica del fumetto è stata cambiata a favore dell'animazione

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  3. affezionato... quando meritano li guardo con piacere. :)
    non sapevo come definirli i fumetti, se mi dici come scrivere correggo subito la recensione.

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  4. Gran bel film, mi è piaciuto molto l'ho visto un paio di volte. Lo stile del disegno è davvero originale.

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  5. @robydick:

    ti consiglio di comprare kick-ass in fumetteria, sono solo 2 volumi, ne hanno già fatto un film in america, e ti dico solo una cosa: questo fumetto spacca. :)

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  6. Davvero originale e bello
    un saluto

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  7. @darko: guarda, sul fronte letture ho troppi romanzi in arretrato, ma il film ben volentieri appena disponibile.
    @ale: addirittura 2 volte? complimenti! :)
    @ernest: un saluto anche a te

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  8. la parte storica sull'iran è molto efficace, meno quando effronta l'apprendistato eurpeo. ha ragione darko, da far leggere ai figli. per un contatto con la cultura figurativa iraniana consiglio le foto e la video art di shirin neshat (rapture, due film proiettati contemporaneamente su schermi opposti, bellissimo). ha girato il primo lungo che non ho visto donne senza uomini

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  9. concordo, migliori le parti in Iran. Su Donne senza uomini non ho letto grandi cose ma prima o poi lo guardo.

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  10. procurati il fumetto se puoi, vale. Il film è un vero e proprio capolavoro!

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  11. tengo presente giacometto, grazie :)

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