sabato 12 giugno 2010

V for Vendetta

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Il mondo è appena uscito da guerre non ben chiare, gli ex stati uniti sono implosi in un caos interno e non esercitano più il loro potere internazionale essendo completamente devastati da una guerra civile e non solo loro. In inghilterra da molti anni a partire dal 2015 il potere è stato preso da Adam Sutler, un dispotico leader conservatore completamente privo di scrupoli, dominato da fame di potere. Sutler porta la cultura della paura come dominante, genera dipendenza nelle masse, controlla i mezzi d'informazione e con violenza si libera di possibili oppositori, distruggendone anzitutto l'immagine per poi passare anche all'eliminazione fisica.

Ma come in un romanzo di fantascienza di Asimov, dove il futuro è reinvenzione e conseguenza del presente, compare una variabile impazzita, un "mulo" che non è controllabile e rende imprevedibile ciò che appare scontato. Un uomo mascherato che si chiama "V".

V comincia ad uccidere una serie di persone di grandissima fiducia dell'Alto Cancelliere, così Sutler si fa chiamare. Un bravo detective comincerà ad indagare scoprendo cosa lega le vittime a V, ma al di là dell'individuare la maschera terrorista scoprirà verità terribili sulla storia del suo paese da quando è comparso Sutler, sull'enorme castello di menzogne in cui lui ed i suoi connazionali sono costretti a vivere. Notizie montate ad arte, stragi di stato, falsi nemici... non manca nulla, nulla che noi italiani non conosciamo già benissimo.
E il resto della trama, avvincente e spettacolare, lo lascio scoprire.

Evidentissima la critica politica e sociale che emerge da questo film, che non è mica Il Caimano, non ha alcun riferimento diretto ad una persona o ad uno stato in particolare anche se ambientato in terra d'albione. L'ambientazione è un qualunque paese occidentale, particolarmente azzeccata (mia ipotesi, non conosco il racconto a cui è ispirato il film) nel tempo se "letta" dopo l'11 settembre 2001. Quegli attentati che, teorie complottiste o meno, non c'è stato verso ancora di chiarire come siano potuti avvenire (si guardi Fahrenheit 9/11, tuttora senza risposte), la guerra infinita al terrorismo, lo stillicidio di news stupide su argomenti inutili ma tranquillizzanti oppure catastrofiste e tendenti ad ingenerare panico persino sulle previsioni del tempo. E' un ingranaggio mostruoso, un lavaggio del cervello collettivo che tende a tenere le persone succubi, persino desiderose dell'uomo forte che le protegge, che portano ad autorizzare o giustificare concessioni al potere e limitazioni alle libertà personali altrimenti inaccettabili, e ciò che si perde poi riaverlo non è semplice.
A parte le considerazioni, qua si va oltre! V non si rassegna a subire passivamente tutto ciò. Spinto dalla Vendetta e da una lucidità unica sul mondo che vive unita ad una cultura non comune, è uomo d'azione. Non esita mai: uccide, ed altre soluzioni non ce ne sono. Su questo punto la coscienza di ognuno ci si deve confrontare. Personalmente non ho esitato un attimo: facevo il tifo per lui e sono d'accordo sul fatto che di certa gente te ne liberi solo con la morte, l'ho già detto e scritto altrove, mi ripeto.

Un film tosto, profondo per trama e spesso anche per testi e dialoghi, contiene pezzi notevoli di letteratura quanto semplici, diretti, non c'è sofisticazione, si vuole arrivare a tutti, giustamente. Film oltretutto grandemente spettacolare, lo si può anche vedere come film d'azione e di fantascienza politica. Meglio comunque tenere desti i neuroni e le orecchie ben aperte, si gode di più.

Fatico a capire come questo regista, che qua ha prodotto una simile perla, è poi riuscito 4 anni dopo a fare una schifezza cosmica come Ninja Assassin.

Imperdibile e da rivedere. E' già un mio personale Cult!

Questa recensione la dedico all'amico Giovanni Pili che nel suo ottimo blog svolge opera d'informazione di pregio completamente sganciata dai canali convenzionali e dove in QUESTO articolo recente mi ha ricordato che dovevo vedere questo film, perché vi si parla del libro da cui è tratto e del personaggio che lo ha scritto: la graphic novel "V for Vendetta" di Alan Moore, illustrata da David Lloyd. Ho la sensazione che il nome del blog di Giovanni si ispiri a questo film.

21 commenti:

  1. grande film, anche se l'argomento mi mette angoscia: il lavaggio del cervello collettivo è già in atto (conosco ragazzini che persino nelle sere d'estate al mare invece di uscire a giocare stanno in casa a guardare le troie veline di merda nelle tv del Nano figlio di Putnana) e naturalmente non ci sarà mai nessun V... :-(

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  2. bellissimo film e fumetto, fra parentesi io ho conosciuto personalmente David Lloyd, era a Lecce per presentare un suo fumetto. abbiamo parlato e bevuto tanto quella sera. XD

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  3. darko, la gente "come si deve" si gode il bere in compagnia! diffido sempre degli astemi ;-)

    Zio, il film è angosciante perché, come giustamente dici, è ambientato in un futuro già presente. di V non ce ne sono effettivamente, ma il finale eh? con tutto il popolo con la maschera, non è un messaggio esplicito? è una storia che fa pensare

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  4. E fa pensare pure tanto... Un film fantastico che mi è piaciuto tantissimo e avrò visto almeno 3 volte se non erro. Davvero un ottimo connubio tra quantità e qualità, perchè unisce lo spettacolo alla morale...

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  5. Si infatti, questa parte ricorda molto "il caimano"...

    "porta la cultura della paura come dominante, genera dipendenza nelle masse, controlla i mezzi d'informazione"

    Ma potrebbe essere anche Bush... insomma il fascismo di oggi è il neoliberismo. Infatti il golpe di Pinochet è stato fatto a tavolino dalla CIA su istruzione dei neoliberisti americani.

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  6. dimenticavo che il film in taluni parti è molto fuorviante in confronto al fumetto il personaggio V è molto diverso da come è mostrato nel film. consiglio a tutti di acquistarlo ve ne sono due versioni quella a colori e quella in bianco è nero che è poi quella che originariamente stata concepita. il prezzo è accessibile ed il fumetto stesso è in grande formato, non ve ne pentirete.

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  7. a questo punto interessa anche a me dove acquistare il fumetto, darko illuminaci! :)

    rospo, pensa che Giovanni lo guarda una volta al mese :D ... ma insomma Giovanni, c'è uno con la maschera nel film che urla "anarchia in inghilterra!" a un certo punto, allora è o no il titolo del tuo blog? ;-)

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  8. capolavoro inglese!

    la V perfetta però non è quella di vendetta...bensì...

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  9. ehm... bensì che? oh, non sarà mica una battuta alla nanobrianzola eh? ahah!

    @vitone: orda in arrivo :P

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  10. si trova in qualunque fumetteria.
    questa è una delle tante edizione, io vi consiglio quella in bianco e nero.

    V per vendetta di Alan Moore e David Lloyd (V for Vendetta, 1988), traduzione di Leonardo Rizzi, Rizzoli Editore, collana 24/7, pag. 300, euro 9,50.

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  11. non sapevo nemmeno esistessero le fumetterie! :D
    provo in libreria, non dovrebbe essere un problema
    grazie darko

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  12. scherzavo rob, scherzavo...:D

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  13. Ciao Roby
    secondo me un ottimo film particolarmente attuale purtroppo e che dovrebbe fare riflettere.
    un saluto

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  14. ah l'attualità di questo film è indiscutibile!
    ciao

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  15. Questo è un supergrandioso film...ce l'ho in dvd...visto e rivisto...sarà che ci ritroviamo in mezzo al casino...ma è diventato estremamente attuale...e il monologo di V? Ah ma prima o poi lo ficco nel mio blog...devo trovare il modo e le foto giuste...

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  16. uh! avvisami che poi metto il monologo nella rece! :)

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  17. il 17 marzo...arriva V nel mio blog, con monologo...e musica di un cantautore italiano...tanto non indovini...hihihi:)

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  18. proprio il 17! mmmm.... non ci provo a indovinare, ma ocio eh, a questo film ci tengo moltissimo ;-)

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  19. eh indovina perchè il 17...dai ci sta ci sta...

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