lunedì 19 luglio 2010

Il villaggio dei dannati

23
Non una interpretazione ex-novo del romanzo di John Wyndham, ma dichiaratamente, nei titoli di testa, remake del superclassico ed omonimo film di Wolf Rilla. Leggete per un attimo la recensione che ho linkato, la trama è fondamentalmente la stessa, mi limito a sottolineare alcune differenze:

- La parte che racconta il black-out ha minore enfasi e durata che nel primo. un vero peccato dal mio punto di vista, è un momento di particolare mistero del film, quando ancora tutto è nebuloso e, se non si sa nulla, si forma una tensione che prosegue fino alla fine.

- L'ambientazione è più moderna, e qua ci sono aspetti scientifici interessanti, che Carpenter sottolinea. I famosi bambini paiono provenire più da ricerche genetiche terrestri che da altri pianeti, forse con qualche sottile metafora politica, ma non mi ci sbilancio

Per il resto, insomma, è proprio un remake in piena regola. Il fascino del film di Rilla resta unico, ma questo film, effettivamente molto poco apprezzato dalla critica, non è inguardabile come si dice. Curiosità: è stata l'ultima interpretazione "in piedi" di Christopher Reeve, il famoso superman, prima di diventare paralizzato a causa di una caduta da cavallo, e morto nel 2004.

Consigliato? Non saprei, il film di Rilla è un must, questo no, o forse solo per gli estimatori di Carpenter.

23 commenti:

  1. sinceramente pessimo,come,secondo me,tutta la produzione di carpenter degli ultimi 20 anni..sembra abbia perso il tocco.rispetto all'originale manca poi,ovviamente,tutto quello spirito politico tipico dei film di fantascienza anni 50...almeno,così mi pare

    RispondiElimina
  2. odora molto di film su commissione. il cast è abbastanza importante, c'è qualche scena quasi horror non male, anche il finale... non è tutto da buttare, certo non è IL carpenter di "fuga" ;-)

    RispondiElimina
  3. bà.,sai..secondo me è proprio l'oerazione in sè che è da buttare,nel senso che quel tipo di film di fantascienza aveva una sua logica in tempi di guerra fredda,negli anni 50..rifatto adesso lo trovo senza sighificato,piuttosto vuoto..nel gehere..anche l'invasione degli ultracorpi di Ferrara è pessimo,per non parlare dei tentativi miserabili di spielberg..che ne pensi?

    RispondiElimina
  4. ahia, non lo guarderò mai quello citato di Ferrara, ho troppa stima per il regista non voglio correre il rischio di rovinarla. :)
    spielberg: non so a cosa ti riferisci in particolare. ti dico solo che non c'impazzisco per il personaggio al quale riconosco genialità, munich m'è piaciuto, poi un sacco di roba di gran cartello, per carità, ma ne ho 2 nel cuore, che ancora devo recensire quindi rivedere (visti e stravisti in passato): attacco ad hollywood e, uber alles, Duel.

    RispondiElimina
  5. ah certo 1941 col divino john e duel son 2 grandi film..intendevo la guerra dei mondi..non lo ha rifatto spielberg?potrei sbagliare..cagata paurosa a parer mio..scusa il francesismo..eh

    RispondiElimina
  6. azz... lo avevo rimosso dalla memoria!
    pensa, al cinema andai a vederlo, sono uscito dopo 15 minuti, credimi :D

    RispondiElimina
  7. Màhhh, tanto per cominciare, il remake di Carpenter del classico di Wolf Rilla è incommensurabilmente meglio, anni luce si potrebbe dire, di quasi la totalità dei remake fantascientifici dei classici anni '50-'60-'70 venuti dopo in dosi massiccie come, tra i primi che sono venuti in mente a voi, ma potrebbero venire in mente anche a me, come ad ingombrare inutilmente i pensieri, gli orrendi e inutili "Ultimatum alla terra" con Keanu Reeves, "Invasion" con la Kidman e Craig, ad "insozzare" il classico "Invasion of the Body Snatchers" siegeliano, come il bellissimo riadattamento settantesco "Il Terrore dallo spazio profondo" del bravissimo e altrettanto sottovalutato Philip Kaufman. Fino al, veramente interessante, invece, "Ultracorpi" (1993) di Abel Ferrara. Per pietosi veli su certe operazioni opulente di budget, ma irrimediabilmente scellerate, sciatte, cialtrone e sgangherate, come il "Planet of the Apes" del forse più sopravvalutato regista contemporaneo in assoluto, il pompatissimo e rifritto Tim Burton. Certo, non è un film perfetto, però ha diverse sequenze molto belle, compreso il finale già accennato da te. Finale come nel classico originale, che quindi, dimostra una volta di più, se ce ne fosse mai bisogno, come e quanto Carpenter sia un cineasta capace di tenere in mano lo spettatore,anche sapendo già esattamente come andrà a finire. Altro quindi che "gli ultimi pessimi vent'annidi produzioni", nei quali ha realizzato proprio titoli come anche "In The Mouth of Madness" (Il Seme della follia) (1994), che molta della "critica", e non certo di stretta o meno osservanza "carpenteriana", ha considerato uno dei risultati metanarrativi e cinematograficamente visionari ed espressivi, tra i più alti in assoluto della sua carriera, o il suo ultimo -addirittura osannato da Clint Eastwood, e citato e mostrato in "Mystic River"-, capolavoro sui vampiri,"Vampires"(1998),o ancora, il remake-sequel, bellissimo, ancora oggi molto incompreso e sottovalutato, "Escape from L.A."(1996), e anche altri, che non mi dilungherò tediosamente a dover ricitare."Pessimi"...??? Brazz, ma gli hai visti, almeno, e quando o con quale "preparazione"..All'arte intendo, come scrisse il buon Marx, che ci prese quasi sempre. Ciao Ciao, grazie per l'attenzione concessami, Robydick.
    Enrico.

    RispondiElimina
  8. ...Il finale poi, con Christopher Reeve che porta la borsa con la bomba a orologeria nascosta dentro, alla scuola, per eliminare definitivamente i terribili ragazzini,cercando di celare i suoi pensieri sempre più angosciosi dietro l'erezione di un muro mentale reso proprio sontuoso dal punto di vista visivo, nella costruzione della scena. E i diabolici bambini riescono presto a sbrecciarlo e distruggerlo sempre più, fino ad infuocarlo, per intravedere poi l'immagine della bomba occultata nella borsa sulla cattedra, ma ormai troppo tardi, perchè il timer della bomba ha terminato il suo tempo angosciante e il protagonista si può immolare come George Sanders nell'originale,riuscendo ad uccidere i terrificanti ragazzetti. Nel film di Carpenter, in una lunga sequenza dal montaggio così tipico e esemplare del suo stile registico, e della sua impareggiabile tecnica, a riconoscibilità immediata dei suoi ritmi angosciosi e della sua estetica di così affascinante, elettrizzante, "opprimenza" dark...Sempre anche qui, in perfetta simbiosi, con i ritmi sinistri e magnificentemente "lugubri" dei grandiosi brani di un'altra grande colonna sonora, ad opera della sua fidata collaboratrice, Shirley Walker.

    RispondiElimina
  9. Napoleone, era un atto dovuto, grazie a te. Non ribatto solo perché, davvero, non ne ho visto uno dei film che hai citato e onestamente, esperienza fatta con questo, non giudico più senza vedere! :D

    Ma su uno, timburton, siamo non d'accordo, di più, uno l'ho visto, molto ma molto a malavoglia, ed ecco il risultato: http://robydickfilms.blogspot.com/2010/01/mars-attacks.html

    ciao! :)

    RispondiElimina
  10. bà,guarda napoleone..direi che ognuno è libero di pensarla come crede..presumo di avere una discreta conoscenza cinematografica,certo non buna come la tua,mi par ovvio..ho visto i film di carpenter che hai citato,e ho pensato, ripensando a la cosa o al primo fuga da new york,che si fosse bevuto il cervello.sbaglierò io ovviamente..d'accordo sul remake anni 70 dell'invasione degli ultracorpi,con un grande sutherland..non d'accordo su quello di ferrara,francamente pessimo..ah..sulla mia preparazione all'arte..bò,evidentemente non ne ho,mi par chiaro..oppure ho,semplicemnte,idee diverse dalle tue..legittimo no?

    RispondiElimina
  11. caro Roberto-brazzz, noi minatori siam fatti così, viviamo nel dubbio con la sola certezza di non saperne mai abbastanza, ascoltiamo tutti nella sostanza indipendentemente dai modi, e continuiamo a scavare, scavare, non si raggiunge mai il fondo ;-)

    non so a te, ma a me questa allegoria del minatore mi piace sempre di più!

    RispondiElimina
  12. sì,è molto "adeguata e confacente"..chiedo scusa,ma nelpost di napoleone mi ha infastidito non la sostanza,che può esser condivisibile o meno,ma il tono,"lievemente" spocchioso..oh,e poi parliam di carpenter,un onesto mestierante,mica di bela tarr o godard..adesso apriti cielo..eheh

    RispondiElimina
  13. Bela Tarr e Godard...??!! Leggi Philip Roth. Repubblica pagine di R2 di 2-3 giorni fa, su Godard...Carpenter, onesto mestierante....??! La mia non era "spocchia", ma anzi, molta ironia, peccato nemmeno compresa dall'inizio alla fine. Mi piace molto il tuo blog, Robydick, dico sul serio, che dà spazio e visibilità di commento a film come "Dead Man's Blues", e "The Horsemen"...Ma se la penzano in tanti comr brazzz...Bela Tarr, e Godard...AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!Mi sà che allora è meglio se non uscivo e continuo a non uscire, da Nocturno, Pollanet Squad, Cine'70, Sex e Violence, Gente di Rispetto, ecc. ecc., lì almeno, il concetto di film d'"autore" (?!!), o meno, non vale più per nessuno e l'hanno superato un pò tutti. Dalla prima elementare. Carpenter "onesto mestierante", Bela Tarr (!), e Godard (!!), che non fanno più loro, un film non dico "decente",ma nemmeno vedibile, non da 20, ma forse anche da 40, anni..Loro sì. Autori. DI cosa, di niente, solo di cinema da festival che si vedono solo loro, e i loro amichetti de la "Rive Gauche"...Devo andare ora putroppo, scusatemi, comunque mi sà che hai proprio "vinto" tu, brazzz, vi lascio, mi sa tanto la pensano in troppi così da queste parti, torno ai miei lidi più consoni. Ciao Ciao.Bel blog, comunque, continua così, Robydick.

    RispondiElimina
  14. Enrico, grazie, anche per il tempo speso a scrivere questi copiosi commenti. sì sì, continuo sicuramente, un film al giorno finché il fisico regge, la passione invece credo ormai non svanirà più :)

    è vero, guardo di tutto, alla fine un film o mi piace o no, non è mai una questione di principio.

    a me questo contraddittorio sta interessando moltissimo, la tua critica al "cinema da festival" è interessante, sono molto curioso di cosa possa dire brazzz a riguardo, sempre che gli vada d'intervenire. è una domanda che mi faccio spesso su alcuni film: li guardo solo io e pochi intimi?

    RispondiElimina
  15. bà.che vuoi rispondere..delirio snobistico direi..ma ti giro una domanda..i film di tarr li hai visti?
    ah,definire carpenter onesto mestierante era una pura provocazione,peraltro non colta..buon artigiano,questo sì...

    RispondiElimina
  16. ...Qui e fuori di qui scusa eh, ma di snob ne vedo soltanto uno, e quello sei soltanto te, caro brazzz. Sì gli ho visti i film di Bela Tarr, proprio da concedersi per una serata veramente piacevole, che ti fa stare bene, no rispetto a rivedersi chennèsò, magari sì, proprio un film di Carpenter, o magari uno splendido Aussie ozploitation del '78 come "The Night, The Prowler", diretto dal sommo Jim Sharman tre anni dopo "The Rocky Horror Picture Show", assolutamente inedito a tutt'oggi in Italia.Ho visto i film di Bela Tarr, di Godàrd,ma anche a differenza di te, tutti i film di/ei genere/i "di profondità", più o meno "popolari", di quasi tutto il mondo.Io, di lavoro faccio anche il selezionatore per festival,retrospettive e rassegne, anche molto importanti e che non stò ad indicare non mi sbrodo addosso, vedo e ho visto cose che..., voi umani non potreste neanche immaginare..Scherzo(?)..Ma fino ad un certo punto. Credimi, e sulla fiducia, un puntino.
    Guardati te, caro brazzz, ma un pò più di Romero, quello senz'acca, no quell'altro, Rohmer, e un pò di più di Ferrara, no, ddè Ferreri,e magari anche un pò di più di veri, grandi autori, come Robert Aldrich e "L'Imperatore del Nord" ('73), o "Grissom Gang- Niente Orchidee per Miss Blandish" ('71), ma pure "I Ragazzi del coro" (The Choirboys) ('77), "Ultimi bagliori di un crepuscolo" (Twilight's Last Gleaming)('77), "Nessuna pietà per Ulzana" (The Ulzana's Raid) ('71), tutto ma proprio tutto Peckinpah, quasi tutto Fleischer,ecc. ecc. ecc. e centinaia, migliaia di migliaia di altri film , "minori e non, come "invisibili" in Italia, fatti tutti solo da "onesti mestieranti e buoni artigiani" per quelli che la pensano come te, perchè sicuramente molto "americani", ma anche nel senso di voler bene, e tanto, allo spettatore, offrendogli anche un vero spettacolo, e gioioso, per gli occhi. Quello che deve anche essere, il cinema,non un'onanismo punitivo per lo spettatore orrendo già da fruire e vedere in partenza, fatto da solo furboni spregiudicati e senza più scrupoli, che non credono più in niente se non nel loro smisurato egocentrismo ombelicale. Sicuri solo di, fare cose che un senso non l'hanno alcuno, vecchi e decrepiti da trent'anni buoni, ma che i critici più "parrucconi" e "tartinari" da festival, prontamente ravviseranno e giubileranno. La farò molto fuori dal vaso, scommettendo caro brazzz che ti dovrebbero di sicuro piacere moltissimo anche l'odioso Von Trier e l'ultimo cialtronissimo Lynch post-"The Straight Story"...? Io, all'ultimo Lynch, preferisco ma Lean, che continua a darmi ad ogni re-visione, di film come "Il Dottor Zivago", ben "più calorie", parafrasando una vecchia canzone di un siciliano geniale.

    RispondiElimina
  17. azz... selezionatore per festival. mi mandi qualche mail informativa a riguardo visto che non vuoi dirlo qua? :P

    ragazzi, continuate pure che intanto prendo appunti eh! c'è un mucchio di segnalazioni

    enrico, ti parlo da amico: dopodomani c'è la rece di satantango, evitala come la peste, ahah! von trier ho visto tutto e ne sono un fan sfegatato, evita anche quelle. linch non ne parliamo, mulholland drive mi ha fatto impazzire!
    ovviamente scherzo, se vuoi scriverci su quelle rece come vedi qua accetto tutto ;-)

    grazie per la "lista della spesa" che mi hai scritto.

    RispondiElimina
  18. caro napoleone..singolare tu abbia citato tutti registi che amo da aldrich de iragazzi del coro,capolavoro assoluto,a ferrara,a romero..vedi..io non ti conosco,ma tu non conosci me..mi sa che siam partit col piede sbagliato..comunuque,si può amare ferrara e ferreri,questo è il punto.ciao.

    RispondiElimina
  19. ah,lynch non lo reggo da un pezzo,tanto per confermare che non ne hai azzeccata mezza su di me..eh..ciao.e peckinpah è uno dei miei 3 registi preferiti..ma guarda un pò..alla fine abbiam gusti simili..eh

    RispondiElimina
  20. Scusate, nella fretta, avvolte poi da I-pod scrivendo a giro in risposta ai vostri post, per eventuali errori sintattici e di grafia, vedo che ho scritto un rabbrividente "Dead an's Blues", invece di Shoes, me ne scuso, anche con il bel film di Meadows.

    RispondiElimina
  21. Enrico, nessun problema, poi il grande regista inglese in questo blog gode di grande stima e considerazione.
    quando trovi tempo: http://robydickfilms.blogspot.com/search/label/Shane%20Meadows

    ciao e grazie!

    p.s.: passa di qua il 29-7 p.v., ci sarà Dark Star ;-)

    RispondiElimina
  22. Uno dei pochi Carpenter ad avermi deluso (aggiungerei giusto "Fuga da Los Angeles" e "Fantasmi da Marte"). Noioso.

    RispondiElimina