giovedì 29 luglio 2010

Stop Making Sense

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1 concerto in un teatro dei Talking Heads e 1 film. Autore certamente il regista, bravo nell'orchestrare cameramen, riprese che variano a ritmo e si spostano da dettagli, grandangoli, innumerevoli punti di vista del palco e dei suoi protagonisti, bravissimi, gente brava contenta di quello che fa e di come lo fa, tutto molto ben fatto. Ma l'autore, e grande "attore" protagonista di scena, è soprattutto l'istrionico e geniale David Byrne, musicista innovativo insieme al suo gruppo, artista poliedrico, ha ideato e curato insieme a Demme la regia e a Jordan Cronenweth la fotografia (colui che la curò anche in Blade Runner, tanto per dire).

Considerato il modo in cui è stato girato, praticamente in tempo reale, sottende un lavoro preparatorio davvero notevolissimo. La musica poi, per i miei gusti, è entusiasmante! Non sono un esperto, ma è un pop-rock estremamente originale, che non rifiuta alcuna contaminazione, dall'afro all'elettronica senza confini, ottenendo comunque uno stile che alla fine risulta inconfondibile, con la voce di gola di Byrne, puro talento, nessuna impostazione eppure... sembra il cantante della porta accanto, ma provateci a ripeterle le sue canzoni con le sue tonalità, scoprirete che non è per niente semplice.

Inizio con Byrne che entra, palco vuoto, accende un mangiacassette per la base e suona la bellissima Psyco Killer in una particolare versione unplugged con l'acustica. Bella, ma ci resto un po' male, adoro il basso dei Talking, poi entra la dolce Tina Weymouth, e solo chitarra e basso comincia Heaven, uno dei pezzi che preferisco. Quando il palco si completerà saranno in molti, con altri musicisti extra-gruppo a supporto, e sarà, pezzo dopo pezzo, un crescendo di ritmo e danza. Il pubblico irresistibilmente (giovani, adulti e pure bambini!) comincerà da metà concerto a ballare, fino al finale quando un paio di cameramen cominceranno a girare tra di loro.

Bellissimo, bellissimo e ancora bellissimo!

Ennesimo, e non ultimo, ringraziamento al caro amico brazzz, da tempo nominato "minatore" della musica, che me lo ha consigliato.


13 commenti:

  1. Io l'ho visto e mi è piaciuto parecchio. Ero stato guidato da un real fan dei TH... E infatti non mi trovo pentito della visione. Grande Robyyyyy.

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  2. Grande film concerto.
    Per rimanere nel solco, merita di essere recuperato anche True Stories di David Byrne, uscito due anni dopo.

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  3. grazie Lucien, me lo segno True Stories :)

    sì rospo, graFICA cambiata, ma da un po' eh! ahah!
    purtroppo seconda e terza sillaba, invece, sempre la stessa...

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  4. uhhhh… artista a tutto tondo! l'ho conosciuto di persona il David, nostro festival pugliese, gran bel personaggio!

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  5. @Alessandro: in che senso, genere di film o di musica? cmq peccato, è proprio bello ;-)

    @petrolio: non ti fai mancare proprio nulla eh! :D

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  6. Ciao Roby, mi riferivo al genere musicale ;)

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  7. ehilà minatore..vedo che ti è piaciuto..bene,son contento..il film è splendido,byrne in forma smagliante.secondo me musicalmente il loro massimo era stato nell'80 con remain in light(da cui tour con concerto a bologna nell'80..di gran lunga il più bel concerto che abbia mai visto)..true stories è un film totalemnte diverso,un viaggio nell'america dell provincia..ciao amico

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  8. grazie ancora brazzz! :)
    True Stories però non riesco a trovarlo coi sottotitoli, sperem...

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  9. Roby, ancora complimenti per il modo in cui riesci a recensire. Comunichi entusiasmo e riesci davvero a incuriosire chi ti legge :)

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  10. grazie Alessandro, molto gentile. l'entusiasmo non mi costa fatica, scrivere un po' sì ma è fatica molto ripagata dalle bellissime amicizie che stanno nascendo grazie al blog. Ciao :)

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