lunedì 23 agosto 2010

Le Mépris - Il Disprezzo

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C
ast d'eccezione e regista "nouvelle" di prima grandezza per rappresentare il noto romanzo di Moravia.

Una coppia di francesi che vive a Roma, lui sceneggiatore, vive un momento di noia. Lui viene chiamato da un produttore cinematografico americano per affiancare niente di meno che Fritz Lang (interprete di sé stesso) alla ultimazione di un film sull'Odissea di Omero. Il produttore spudoratamente corteggerà la moglie dello sceneggiatore, il quale pur accorgendosene cinicamente starà al gioco per prendere il lavoro. Il rapporto tra i 2 andrà definitivamente in crisi a Capri, dove il produttore li inviterà nella sua magnifica villa e dove si stanno girando alcune riprese.

Bei dialoghi in alcuni momenti, non dico di no, soprattutto quelli con Lang. In particolare bello l'intrecciarsi tra la trama del film Odissea e la vita dei 2 coniugi, proci compresi. Per il resto paranoie ed ipocrisie borghesi unite ad una certa decadenza, la solita rottura di balle "alla Moravia" che a parte "Gli Indifferenti" non mi ha mai convinto, a me almeno non piace per niente. E' un mio limite, va preso come tale, non come un giudizio assoluto. Altro personaggio che mi convince poco, come attrice, la Brigitte Bardot, che considerato l'anno d'uscita ci concede le sue grazie come poche prima di lei ma non ha grandi sussulti, molte attrici italiane dell'epoca se la magnano viva (la Cardinale, per citarne una); sulla sua bellezza da Dea nulla da obiettare ovviamente (ma non è che la Cardinale fosse una cozza eh! si sarebbe spogliata meno, quello sì).

Bellissime, nonostante l'asfittica trama, le atmosfere create da Godard, da sole rendono la visione più che degna. Ci sono scene entrate nella storia del Cinema, e giustamente qualche frame commemorativo non me lo negherò.

Importantissimo: questo film ha senso vederlo, come mi sono premurato di fare, nella edizione francese sottotitolata. Co-produzione italo-francese, quella che uscì in italia, pre-censurata e storpiata dalle cure di carlo ponti, venne addirittura disconosciuta persino dal regista. E' praticamente un altro film. Forse il carlo era arrabbiato per la quasi totale assenza di attori italiani? E' per questo che ha "italianizzato" il film? Se così concedo le attenuanti generiche, non ha torto del tutto, ma la sua versione non la guardo lo stesso.


13 commenti:

  1. Concordo sul commento riguardo la Cardinale: per me una delle creature più indiscutibilmente belle che lo schermo ci abbia mai regalato.
    Godard ha sfornato dei veri capolavori(primo fra tutti il suo primo film, Fino all'ultimo respiro),e gli si rende il merito di aver tenuto a battesimo la Nouvelle Vague, a cui il cinema moderno, specie quello d'oltralpe e quasi tutto il cinema europeo, non dovrà mai abbastanza. Ma ha anche sfornato delle emerite ciofeche, reo forse di un eccessivo autocompiacimento. Preferisco di gran lunga il suo amico (e amici lo sono stati davvero, almeno fino a un certo punto) Truffaut, sceneggiatore tra l'altro di Fino all'ultimo respiro. E scusa se è poco...
    Buona giornata

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  2. ce l'ho! http://robydickfilms.blogspot.com/2009/10/fino-allultimo-respiro.html : bellissimo. :)
    Truffaut? tutti i suoi film sono nel mio Olimpo, è il più grande di sempre per me, in assoluto.
    grazie manu, buona giornata anche a te.

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  3. j'adore! tutto il cinema francese, tutto visto in lingua originale a Mi, in un cinema di un mio amico, proiezioni da sogno! Rohmer, Godard, Chabrol, Truffaut… ohhhhhhh! che meraviglia!
    La Cardinale (C.C.) da donna dico che anche fisicamente non aveva nulla a che fare con la Bardot (B.B.), occhi e broncio meravigliosi. Secondo me ci hanno perso la testa tanti attori stranieri… ma lei era veramente irraggiungibile! stupenda bellezza mediterranea!

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  4. mi fa molto piacere che la Cardinale abbia tutto questo consenso! :D
    scusa petrolio, per capire... ma anche questo film lo trovi adorabile?

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  5. OFF TOPIC ho visto Soul Kitchen :) volevo dirtelo

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  6. uh, hai fatto bene a dirmelo queen, ogni tanto non so come mi perdo qualche post degli amici, sorry :P

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  7. no il 'j'adore' era riferito al cinema francese, effettivamente, tra i tanti (me ne vengono anche in mente alcuni di Chabrol che non mi sono affatto piaciuti, ma lasciam perdere) questo non mi convinse. Secondo me il cinema di Godard non era per nulla adatto a quel libro, cioè proprio l'antitesi dello scrittore e nella versione italiana è ancora più evidente! Ma val la pena vederlo e rivederlo, perché quel che riesce a fare un artista del suo calibro vale uno sforzo! ;)

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  8. ora mi è più chiaro. :)
    su Chabrol non ne ho quasi mai parlato bene, in alcuni film m'ha persino fatto perdere le staffe. ti lascio di cercarli nel blog quando ne hai voglia.

    sì, anch'io non sconsiglio affatto la visione di questo film. ed. francese però...

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  9. non ti piace chabrol?il fustigatore dei vizi della media borghesia,di cui mette alla berlina tutte le miserie e gli orrori privati?

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  10. alcune cose mi sono piaciute, ma sono la minoranza. che vuoi fare? a me fustigatore non pare, anzi mi sembra lui un gran conservatore, pensa! :D
    parliamone qua se vuoi, scegli il film che preferisci: http://robydickfilms.blogspot.com/search/label/Claude%20Chabrol

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  11. sinceramente mi pare invece di una crudeltà e spietatezza nel descrivere certi ambienti,certe miserie..che mi pare estremamente rivoluzionario..opinioni diverse,nulla di male..

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  12. Una recensione veramente onesta e ben fatta, capace di restituire in pieno la complessità ed i risvolti produttivi di questo film. Segnalo una mia piccola riflessione al proposito, su cui mi piacerebbe sentire la vostra opinione: http://bit.ly/9gJxLA

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  13. grazie Flavio, passo subito dal tuo blog.

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