venerdì 12 novembre 2010

Breezy

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Breezy è una ragazza hippy, giovanissima d'età dubbia, forse nemmeno maggiorenne, senza fissa dimora gira gli Stati Uniti in autostop. Frank un uomo di seconda metà dell'età, di borghesia medio-alta, commercia immobili di pregio a Los Angeles.

E' questa la "strana coppia" che verrà a formarsi dopo che Breezy incontrerà casualmente Frank. Quest'ultimo è un single convinto, separato da molto tempo non ha più voluto relazioni stabili e di convivenza, ma è in una fase in cui la solitudine, quella casalinga, non costituisce più una sua certezza. Fatti esterni, e soprattutto l'irruzione vitale di Breezy lo porteranno a ripensare alle sue scelte. Nonostante la differenza d'età, lo scambio è paritario, entrambi hanno da dare al partner in cambio di quanto ricevono. Lei dice "ti amo", lui dice "più o meno quasi". E' una relazione difficile da far accettare e comprendere agli altri e quindi a sé stessi. Lei lo percepisce ma dà priorità alla sua felicità, i problemi sono tutti per lui...

Ci sono parecchi temi in ballo. Il film non tratta nulla per sottintesi, pur con garbo arriva diretto alle questioni. Si vedono tutti i prodromi di quello che sarà il Cinema di Clint Eastwood, tra i più acclamati registi viventi e sono tra gli estimatori. Conservatore dichiarato, con un occhio però attento e critico alla società, Eastwood già in questo film affronta rapporto adulti-giovani, tabù ed altre tematiche sociali, come altre volte e sottolineo a riguardo soprattutto il bellissimo "Mystic river".

Adulti incapaci di comprendere i giovani li bollano come sporchi ma su una cosa han ragione: tra le varie proteste han dimenticato che occorre lavorare per vivere. Giovani che rifiutano il modello adulto e su una cosa hanno ragionissimo: gli adulti hanno dimenticato l'amore, i sentimenti, la vita collettiva, sono troppo duri e freddi. Frank poi rappresenta l'apogeo dell'individualismo. Il loro amore, più che per l'aspetto sentimentale e sessuale, diventa laboratorio di un esperimento di dialogo fra le 2 classi generazionali, e ci riesce? Per saperlo bisogna vedere il film.

Visione decisamente consigliata.


13 commenti:

  1. mi arrendo: davanti a Clint sono senza difese !
    Bel film, uno dei meno conosciuti di Eastwood.
    Anche se girasse un cinepanettone, lo guarderei. Anzi un cinepancake. ;o)

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  2. clint è davvero un grande regista..questo non lo ricordo..rimedio subito..curioso che sei.. eh eh

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  3. questo di Clint mi è sfuggito! Reputandolo un grandissimo... lo cerco subito.
    thanks roby!

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  4. Mi unisco alla curiosità degli altri. Bravo Roby, continua a tirare fuori queste perle dagli archivi polverosi, che c'è bisogno di bei film da vedere! ;-)

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  5. non pensavo fosse una chicca... :)
    mi fa piacere. confesso di non ricordare come ci sono arrivato a cercare questo film.
    non è un capolavoro eh, ma merita, poi il tema è coraggioso, e Clint è Clint, come giustamente avete evidenziato.

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  6. Mi devo allineare: adoro Clint e so già che adorerò questo film, ma incredibilmente non l'avevo mai visto!

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  7. ciao Zio!
    oh, fatemi poi sapere cosa ne pensate... :)

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  8. film molto anni '70 e abbastanza melò, ma già si intravede lo stile asciutto di Clint Eastwood regista...

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  9. poi scusate il commento prettamente femminile: "Bellissimo" anche ora! Sinceramente… è un film che m'ha fatto pensare, perché, in maniera molto personale, non riesco ad immaginarmi con un uomo 'di seconda metà dell'età'. Un mio limite, per carità, ma… boh, se trovassi uno conservatore, poco allineato ai tempi, che per esperienza ed ideali non è appunto in linea con il mio punto di vista, lo manderei a c… subitissimo! :) Clint I love him! ;)

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  10. scusatissima, altro che!
    solo che con l'ultimo esclamativo ti contraddici, una dichiarazione d'amore per Clint che non è certo un giovincello, ahah!

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  11. Bel film misconosciuto della prima fase di Eastwood regista, Grande Holden come al solito (vedilo in "S.O.B.-Son of a bitch"(1981) di Blake Edwards, suo ultimo film, tra l'altro stupendo), Brava Kay Lenz che era davvero brava e bella in maniera non "convenzionale" e "pottaiona" come si dice a Livorno, meritava di più nel cinema americano degli anni '70 e '80, ma comunque ha lavorato tanto e ha avuto molta visibilità,anche in televisione, e in bei film misconosciuti in Italia, che conosciAMO solo io e pochi cultori esegeti. Questo primo film intimista eastwoodiano,venti anni prima dello stupendo "I Ponti di Madison County"(1995), è per certi versi l'altro lato di "Brivido nella notte"(Play Misty for me-che bello e significativo, ma il titolo originale)(1971), per certi versi, il suo primo film, apparentemente misogino ma in fondo grande ritratto doloroso di una donna disperata, Jessica Walter, attrice bravissima di televisione e teatro americano resa famosa soprattutto da questo ruolo...

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  12. mitico Wilson, non mi sento di escludere che Breezy sia una dei tuoi N-mila consigli... intanto s.o.b è in programma :)

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