mercoledì 27 aprile 2011

Da Corleone a Brooklyn

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Già da wiki emergono almeno 2 motivi che stimolano la visione di questo film, ultimo poliziottesco girato da Lenzi e anche il suo preferito a quanto pare: c'è Mario Merola che non fa la sceneggiata e interpreta con accento napoletano un mafioso palermitano; Maurizio Merli in una scena di pestaggio viene veramente picchiato, cosa che ai suoi detrattori può fare fin piacere e a me che invece sono un ammiratore fa piacere lo stesso, così!, un po' perché sono bastardo dentro e un po' per alimentarne la leggenda.

Fra la Sicilia e gli Stati Uniti, un commissario con le sue indagini finisce sulle tracce del boss Michele Barresi finito a New York in latitanza, e lì arrestato per aver dato false identità. Il solo modo per inchiodarlo sarà partire dall'Italia e presentarsi con un testimone davanti al giudice americano per ottenere l'estradizione. Portare il testimone fin là non sarà certo operazione semplice, osteggiata fino all'ultimo istante... tra i primi film a parlare di pentitismo mafioso, aspetto interessante ma non particolarmente approfondito.

A distanza di anni è un grande classico del genere poliziottesco, visione obbligatoria per amatori/collezionisti da cui non potevo esimermi. Tra quelli che ho visto fino ad ora è però quello che mi ha suscitato minori "urla di piacere", vero anche che mi sono concentrato su film di assoluta e unanimemente (o quasi) riconosciuta grandezza. Massimo rispetto (e ci mancherebbe!) all'illustre parere dello stesso Lenzi, ma a questo preferisco di gran lunga "Milano odia: la polizia non può sparare". Semplici gusti d'un umile consumatore.

Sul fronte Azione notevole l'inseguimento al mercato Vucciria di Palermo. Sul fronte Noir invece, ottimo l'arrivo a Roma a casa della moglie (sono separati) del commissario e quella fase della fuga dai mafiosi che vogliono uccidere il testimone.
Ben calato nella parte Merola, secondo molti una delle sue migliori interpretazioni, io non ho termini di paragone; un po' "bloccato" Merli in un ruolo poco dinamico per lui.


20 commenti:

  1. Già. è uno dei pochi polizziotteschi "misurati", grande visione comunque. E poi oltre a Merola, c'è uno fra i più grandi "figli' e' 'ndrocchia" del cinema italiano: Biagio Pelligra.

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  2. ciao harmo, grazie, "misurato" è l'aggettivo giusto, mi mancava la parola che invece a un erede di Dante non manca mai, beati voi! :)

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  3. ....Graaaande!!!!!
    Io mi ci sono laureato, con una tesi sul poliziottesco-sceneggiata alla Alfonso Brescia -Ciro Ippolito, come ti dissi. Mi da libidine il fatto che davvero qualcuno oltre che in Calabria, custodisca la conoscenza di uno dei nostri più bravi caratteristi di cinema, originario appunto di quella regione. Ovvero Biagio Pelligra. Dotato anche di una voce di grande qualità.

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  4. eh napoleone, me lo ricordo benissimo.
    questo era un must di Lenzi già in programma, ma di alcuni titoli che mi avevi già segnalato pensavo appunto di chiederti a te almeno una delle tue esaustivissime recensioni, che ne dici? non sono in fondo degli Incolti nazionali? A te la scelta del titolo ovviamente :)

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  5. Per inciso poi, bellissimo "Da Corleone a Brooklyn", forse uno dei migliori e più imprevedibili risultati del Lenzi nella sua lunga e eterogenea carriera. Ho rivisto di recentissimamente "Napoli: La camorra sfida, la città risponde"('79)di Alfonso Brescia, con Ippolito che oltre che produttore fa anche l'attore in un ruolo alla Siani di giornalista de Il Mattino. A parte il film di Lenzi, che sicuramente è più realistico e "maturo" nei caratteri e nelle descrizioni d'ambiente e situazioni, anche il suddetto di Brescia rientra tra i due-tre migliori in assoluto di Merola. Con un finale poi che non ti sto a descrivere, nelle grotte di Napoli. Visionario, potente, e stilizzato. Meno male che Brescia è definito ancora oggi come un regista sempre e immancabilmente grezzo e approssimativo. In questo film proprio la sua regia è invece sorprendente, sotto questo punto di vista. Aiutato espressivamente da una colonna sonora del fidato Eduardo Altieri, veramente notevole per come sa e riesce a mischiare il rock anche progr con le sonorità da pulcinella riflesso della sua altra celebre composizione per "Napoli serenata calibro 9".
    P.S.:Grande idea e accoppiata di mettere insieme Mario Merola e il purtroppo declinante Maurizio Merli (ma per tutti e due comunque i rispettivi filoni del successo personale stavano per esaurirsi, purtroppo definitivamente), i quali funzionano egregiamente. Si può dire che "Da Corleone a Brooklyn", per accuratezza di fattura e confezione, oltre che per l'ottima storia, sceneggiatura e regia, sia uno degli ultimi veri grandi polizieschi all'italiana,poco declinato nel sottofilone "sceneggiata".

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  6. azzo, questo mi mancava... non vorrei averlo dribblato per aver visto di sfuggita Merola fra i protagonisti... :-)) (niente contro di lui, ma se uno legge "film CON Mario Merola" magari scappa...) :D
    Rimedierò...

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  7. Barbareschi è 'nna mmmerda d'uomo, come giustamente gli ha ricordato Fini :-"Un clown, che però fa piangere, non ridere.", ma come attore e va riconosciuto soprattutto per certi ruoli da "bastardo" e arrivista che si vede appunto gli riescono naturalmente congeniali, è bravo, e di presenza. Fra i pochi, adatti per questo tipo di ruoli, nel panorama asfittico del cinema italiano attuale.Che se lo usa, lo usa poco. E male.

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  8. Comunque solo così perchè il film poi è di grande intrinseco valore e notorietà, Barbareschi non esordì qui, ma l'anno prima in "Cannibal Holocaust"('80)di Deodato. Tra questi due film fece anche l'italiano "Son of a Bitch", tra l'altro anche un bel film, girato negli Stati Uniti.

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  9. grazie napoleone per tutte le annotazioni.
    dell'esordio di rabarbareschi ne parla wiki, non ho approfondito, per ragioni che puoi immaginare ;-)
    ricordati di dirmi che film fare "di genere" eh!

    merita zio. hai tutta la mia comprensione sul preconcetto citato, ma val la pena superarla, ahah!

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  10. Cavolo! capita a … pistacchio! sono appena tornata da un viaggio, artistico, eno-gastronomico, patriottico, istruttivo in Sicilia! ;) Benritrovato Roby *******

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  11. cara milena... mi abbandoni sempre nelle feste. :)

    stavo giusto accendendo il petrol-decoder per interpretare la tua ultima opera... :P

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  12. Oddio Roooooby con sto' film mi hai fatto venire in mente la saga dei vari Paddddrini...e comunque hai ragione...ma Merola...sembra Moira Orfei!?! ahahahah.

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  13. ossignur, la "cofana" stile moira, ecco cosa mi ricordava! sono piegato non in 2 ma in 4 dal ridere, uhahhhhhahah!

    sui "padrini" ti basti sapere che han fatto ridere i mafiosi, quelli veri mica i manichini, di mezzo mondo e non sarò certo io a farli ridere ancora. gomorra invece di camorristi non ne ha fatto ridere manco uno, anzi! perché? chiediamocelo...

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  14. non lo so mi verrebbe da dire... passando per arcore!

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  15. devo averlo saltato anche io, con motivazione affine a quella di ZioScriba...sorry ma merolone proprio non lo riesco a vedere! poi oh, che in altro loco sia un mito, non c'è da dubitarne...
    barbareschi di solito non mi dispiace, un po' affettato a volte, ma è uno dei pochi che ha studiato...

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  16. pure io l'ho volutamente saltato per la presenza di merola... forse un giorno lo recupero, forse!

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  17. ahhhhhhhhhhhh! questo era uno dei più 'comprensibili', basta accendere e scoppia tutto! ;) :PPPPPPPP

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  18. ernest, ma sei fissato te!
    anch'io, porc... :(

    unwise, senti, metti via la cravatta verde per qualche gg e guardatillo 'stu film che è bellill!!

    frank, vedi istruzioni per unwise, ahah!

    petro', ma non capisco, susciti invidie che manco i reali d'inghilterra, ihihih!

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  19. Roby ahahah, te l'avevo detto che è Moira Orfei in realtà.

    Beh che dire...Gomorra...è Gomorra: libro e film. E non c'è n'è.

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  20. Merli e Merola piu' Lenzi;come resistere.Anche se in ambito "camorristico" continuo a pregiare di piu'"Luca il Contrabbandiere".Un grande saluto Robydick.

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