domenica 10 aprile 2011

Tu mi turbi

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E' il primo lungometraggio da regista di Benigni. Stavolta Giuseppe Bertolucci non lo dirige come in "Berlinguer ti voglio bene", ma collabora a soggetto e sceneggiatura. Tra i motivi che hanno reso "celebre quanto merita" questo film c'è anche la bella colonna sonora composta da Paolo Conte, che contiene la ormai famosa "Vieni via con me".

Ho detto "celebre quanto merita" per la semplice ragione che, a quanto ho letto, ebbe a suo tempo un buon successo di pubblico e anche perché, per il tema trattato in tutti e 4 gli episodi che lo compongono, il film risulta ancora oggi godibilissimo e alcune trovate che contiene sono proprio riuscite. Vediamo brevemente le 4 trame, tutte incentrate sulla presenza o meno di dio, dove il protagonista ha sempre lo stesso nome: Benigno.

Durante Cristo
Un pastore, in giro a curare la pecora di nome Smarrita, incontra l'amico Giuseppe che deve uscire con Maria e gli chiede se può accudire il figlioletto Gesù. Insieme a quello "In banca" il più comico di tutti, un'infilata di battute su antico e nuovo testamento continua, soprattutto grande ironia sui millantati miracoli. Nei frame ne ho messi 2 di questi, entrambi mentre cerca di fare il bagnetto al bimbo, che non riesce ad immergersi nell'acqua e poi quando s'asciuga "sindona" (curioso questo verbo, ricorda qualcuno vero?) l'asciugamano.

Angelo
Benigno non trova più Angelo, che poi è una Angela, la cerca disperatamente, urla di notte per le strade lungo le quali tutti quelli che incontra hanno un angelo con sé. Alla fine la trova e ne viene fuori un quadretto sulla noia della vita familiare. Il fatto che sia tutto un sogno farà tornare nella realtà, con finale a sorpresa sulla vera natura di Angela durante una festa mascherata. Poetico e surreale, con un Benigno che fa tenerezza e qualche strizzata d'occhio all'argomento Diversità.

In banca
Ancora Benigno in versione comica, qua si vede il Benigni-giullare. E' uno squattrinato che deve comprare un appartamento in città, 100mln di lire per 40mq. Dopo la firma del contratto andrà in banca per chiedere un mutuo e qua darà vita, insieme al direttore della filiale Diotaiuti (nome non casuale), a uno sketch esilarante. Solito tormentone della banca: "se lei non possiede nulla non possiamo darle i soldi", ecc...

I due militi
Due soldati di leva all'Altare della Patria a Roma fanno la guardia al "milite ignoto". In teoria non potrebbero muoversi né parlare ma soprattutto Benigno non riesce proprio a controllarsi. Alla fine, dopo tutta una serie di giri dialettici, chiederanno a dio una prova della sua esistenza. Anche solo a vedere il frame si scopre che l'idea ha ispirato quale noto spot.

Non è un film cattivo verso la religione, anzi è più che rispettoso. Diciamo che ne mette in luce con ironia quelle contraddizioni, così come quelle dottrine che, se prese troppo alla lettera o con eccessivo ed inutile zelo, portano poi all'emergere di conati umani come questo ben descritto dall'amico web runner.



20 commenti:

  1. Benigni è un mostro della comicità in tutte le sue sfaccettature, fà ridere e pensare ai problemi della vita nello stesso momento. Ciao e buona domenica! Cri : )

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  2. ciao Cristina! grazie e buona domenica anche a te :)

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  3. Allora; mi sono alzato male perché ieri sera ho avuto la malaugarata idea di vedermi "The Tourist", quindi il mio giudizio sul film di Benigni risente di siffatta visione. Rispetto al "Berlinguer" sembra che il nostro sia passato attraverso un bagno di candeggina zuccherata, anche se lo sketch della banca è passabile. Questo film segna l'inizio del Benigni mainstream, quello per intendersi che mi fa dormire, come ieri sera "The Tourist" ha fatto dormire la mia signora. Questo secondo me, perché se da un lato l'attore c'é ancora, il regista Benigni è quanto di più loffio si possa vedere in giro. Prova a vedere qualsiasi film di Benigni dove viene diretto da altri e guarda quelli dov'è lui a dirigere. Ad esempio un film poco citato, ma che secondo me è ben migliore di questo è "Il Minestrone" di Sergio Citti, dove insieme a Benigni recitano Ninetto Davoli e Franco Citti. Ne circola una versione per il cinema, ma da vedersi è quella originale per la tv, divisa in tre parti. Altri film buoni dove Benigni si limita a recitare sono "Daunbailò" di Jim Jarmush, "Il Papocchio" di R.Arbore e "Chiedo Asilo", forse il migliore insieme a "Il Minestrone" di Marco Ferreri.
    Ciao, bella gioia !

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  4. Ho un ricordo lontano di questo film, ma non così cattivo come quello dell'amico Harmonica. A me piace molto "Il piccolo diavolo", film che dice molto sugli anni '80 ... sul Beningi che si dirige ci sarebbero da dire molte cose, non tutto mi convince, ma non sarei così drastico. Mi ricordo bene l'ultimo episodio, quello con i due militi.

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  5. io tendo più ad harmo che ad alli come giudizio, anche a me non fa impazzire, infatti ho scritto "celebre quanto merita" con le virgolette anche nella rece. alli hai ragione, ci sarebbe da dire sì...
    a parte alcune gag riuscite anche in altri film, quello che m'è piaciuto di più dei "suoi" è "il mostro" per ragioni anche extracinefile, e va be', ognuno ha il suo preferito :)

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  6. Resta comunque un Film di puro Benigni.
    Che qui è solo attore, e la differenza è palese...
    E poi Roberto ci ha abituato ai suoi alti ebassi(poco bassi eh)...
    Poi il resto lo fa il gusto personale. Io, ad esempio, preferisco di gran lunga "La Tigre e la Neve" al pluripremiato e tanto osannato "La Vita è Bella"...

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  7. magar, non è solo attore qua, è anche regista ;-)
    non so giudicare il tuo preferito. io dopo i nervi provocati da la vita è bella non ho più visto nulla di benigni

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  8. Hai Ragione....roby !!!
    Scusa il refuso davvero grave....E si che è un Film che ho visto e rivisto più volte.
    Mah...si vede che inconsciamente non lo considero all'altezza del Benigni Autore....
    SORRY....
    P.S. Una visione di "La Tigre e la Neve" e, per te, Assolutamente doverosa.
    Magari non è graffiante come ti aspetti da Roberto, ma resta un buon Film. E poi c'è Jean Reno....

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  9. Grazie intante per la citazione, e poi beh, non è certo il Benigni di Berlinguer ti voglio bene, ma la seconda parte con in banca e i due militi è sicuramente più che passabile. Se poi fai il confronto col Benigni di adesso...

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  10. proverò quella visione magar... :)

    ciao webrunner! ah sì, sono d'accordo, quasi inconfrontabili

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  11. Grande Benigni, grande Paolo Conte, grande tu a citare il conato-mummia semiumano messo giustamente alla gogna dall'altrettanto grande web runner. A proposito di cattiveria o rispetto verso la religione: qualcuno avrà spiegato a quel conato bigotto cerebrolesso che attribuire a "dio" la morte di tanti bambini giapponesi equivale a dire dioboia, dioassassino e diovigliacco?

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  12. Roby tu mi turbi è uno spettacolo in tutti i sensi...poi la canzone beh...una vera chicca! Finalmente un film del giorno che ho visto! Grazie Rob!

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  13. non credo quel personaggio possa capire la finezza della tua battuta caro zio, ti metterebbe solo all'indice ;-)

    ohhh Laura, finalmente! ahah! ma dai su, non è il primo. mi stupisce che tu non abbia visto gli amanti del circolo polare, quello è proprio uno "dei tuoi" ;-)

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  14. grazie adriano, non ce n'eravamo accorti, ahah!
    ciao :)

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  15. Per me che faccio il bancario, la scena girata in banca è ineguagliabile: mai riso tanto in vita mia! Quando Benigni era davvero Benigni, con meno soldi in tasca e molta più 'rabbia' dentro... bei tempi!

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  16. kelvin, parere competente in tutti i sensi il tuo allora! :)

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  17. il pezzo del prestito in banca lo facevo vedere in classe quando insegnavo Tecnica bancaria;
    nel complesso è un bel film

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  18. la scena in banca... un nervoso! più o meno come quella del film di Petri 'la proprietà non è più un furto' :OOOOOO A me questo Benigni primo piace tanto, più o meno, ma sempre più incisivo e schietto di quello d'oggi!

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  19. francesco, davvero? questa poi... :D

    petro', che film mi vai a citare! ;-)

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