giovedì 26 maggio 2011

La polizia incrimina la legge assolve

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Questo è uno dei primi film del genere poliziottesco, e tra i primi anche per qualità a mio parere. Vertiginoso, per azione e tensione. Vista l'ambientazione che oltre a Genova prevede Marsiglia, lo accosterei senza patemi all'illustre French Connection di Friedkin, senza sfigurare.

Franco Nero (grande!) è il commissario Belli, uomo anima e corpo per il proprio mestiere, che insieme al capo commissario di Genova (James Whitmore) è in piena battaglia coi narcotrafficanti. Le indagini però portano ai piani alti della finanza ed industria del capoluogo ligure, inoltre le principali bande che si occupano del traffico, tra Genova e Marsiglia, sono in una spietata battaglia tra loro. Anche coi poliziotti non saranno teneri. Solo l'aiuto di un boss (Fernando Rey) permetterà di dare una definitiva svolta alle indagini, il quale però non sarà un pentito, semplicemente farà coincidere coi suoi gli interessi della polizia.

Come anticipato, spettacolo ed azione a grandi livelli! Macchina da presa messa da tutte le parti, inseguimenti in macchina e a piedi, agguati e sparatorie, tanta violenza mai gratuita però veramente dura e mostrata senza troppi veli. Musiche che sgommano come le Alfa Giulia e Citroen DS del film, scritte dai fratelli Guido & Maurizio De Angelis; ne metto un brano in calce alla rece.

Non ho capito bene il perché del titolo, sembra più uno specchietto per allodole che altro. Non c'è nessun delinquente che finirà assolto dalla legge, tanto meno ci saranno impedimenti legali o burocratici alle indagini, salvo ovviamente casi "eventuali" di corruzione e collusione di figure di potere giudiziario con le bande. Insomma, nulla dei messaggi invece molto più diretti, ed equivocabili, del successivo "Il cittadino si ribella". Qua morale e politica sono completamente assenti, se non per la cronaca.

Poche chiacchiere oggi. Se non l'avete visto godetevelo appena possibile.
Tra i miei Cult.


15 commenti:

  1. Uhhhhhhhhh sono la prima...il film non l'ho visto. e non dirmi te pareva...ahahah. Comunque la legge a volte è uguale per tutti? No No No. Va beh se dici che il titolo non c'entra niente...io ho detto la mia..te pareva 2.

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  2. grande laura! apri le danze oggi... :)
    confermo: la legge dovrebbe-ma-non-è uguale per tutti.

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  3. GODERE: una delle mie parole d'ordine. Ubbidisco! :*

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  4. bellissimo! giusto l'accostamento al Braccio Violento. grande roby :)

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  5. ernest, accidenti, manco ci fossimo messi d'accordo tra blog oggi, vero? nun me fa parla' del bipede!

    petro', dici benissimo! :***

    eh frank! castellari era il nostro friedkin, fulci il nostro romero e pure di più, poi lenzi, di leo... ma che registi avevamoooo!!!!

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  6. Come giustamente notate, un film che non ha nulla da invidiare ai colleghi americani. In piu' lo amo particolarmente perchè generò il seguito apocrifo(ma neanche tanto) "Roma Violenta", girato da Girolami padre( come Franco Martinelli) e interpretato da Merli, perché Castellari e Nero chiesero un cachet troppo alto.Medaja D'oro de Gajardaggine! A quando "Roma Drogata: La polizia non puo' intervenire" di Lucio Marcaccini?

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  7. 'mmazza che dritta belu'! te vojo troppo bbene, ahah! sarà fatto...
    la trilogia di merli, grandissimo sballo, è già interamente presente e ce mancheresse...

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  8. ...Bèh, il titolo come dissi proprio in uno scambio di battute allo stesso Castellari è una delle cose più geniali e come sempre centrate, dei suoi film. Lui non capì nemmeno tanto bene l'osservazione e cominciò a parlarmi delle sequenze dei titoli di testa, nei suoi film di quel periodo. Ma è un dato di fatto che, il titolo "La Polizia incrimina, la legge assolve" è bellissimo, splendidamente suggestivo. E in piena sintonia con quello che ti farà provare il film, che è molto amaro e drammatico, se non apertamente "politico" e reazionario. Ma poi non la penso esattamente così, in merito. Non dimentichiamoci -ma poi come potrebbero essere dimenticate- sequenze di lancinante bellezza e enorme amarezza come quella dell'assassinio di James Whitmore mentre monta nell'auto sotto casa, o dell'uccisione della figlia di Belli/Franco Nero. Un lunghissimo medley con "The Solitude of a Policeman"-che oltre ad essere uno dei più brani dei F.lli De Angelis in assoluto e anche uno dei più belli score dell'intero poliziesco all'italiana-che inizia con la straziante morte della bambina investita dalla macchina dei killer, e l'arrivo in treno della moglie separata di Belli, Delia Boccardo,attonita dal dolore e accolta da un'ugualmente schiantato Franco Nero. La vibranza, l'intensità dell'espressione di Nero con la ripresa in carrello carezzevole di Castellari intorno ai due, con il brano dei De Angelis altissimo a ottundere ogni suono ambientale...Trasmette talmente tanta amarezza e immedesimazione in quell'uomo e quella donna,dicendo molto di più sull'impunità e la spietatezza della malavita organizzata nella difesa dei suoi enormi interessi economici e di potere, in assoluto spregio di qualsiasi vita anche dei bambini compresi, come dei giudici o poliziotti alla Whitmore, integri e onesti,trasmette dicevo immenso dolore, molto più potentemente e molta più indignazione, di molti altri film d'impianto più apertamente "politico" e d'"impegno", ma non certamente altrettanto efficaci, sotto l'aspetto dell'effetto emotivo ed empatico, da tutti i punti di vista del cinema d'impatto spettacolare, del quale Castellari è sempre stato indubbiamente, uno dei più grandi maestri nel cinema italiano.

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  9. napoleone, che gli dei ti benedicano...

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  10. io aspetto ancora "La polizia s'incazza" ma mi sa che è soltanto una fantasia di Fantozzi... ;o)
    Film da urlooooooooooo.

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  11. ahahah! sì, penso sia solo una fantozzata :D

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  12. Un sano poliziottesco ci vuole proprio di questi tempi! Con Genova e Marsiglia, poi ...

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  13. Stracult direi, anche perchè nella trasmissione di Giusti i polizziotteschi avevano un bel risalto. Ne ho sentito perlare, letto, ma visti pochi ...mi manca pure questo. Godere?

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  14. sì adriano, fan sempre bene questi film :)

    alli, io comincio ad averne visti abbastanza e non mi annoiano mai! godere... è petrolio che enfatizza certi termini, eheh!

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