giovedì 25 agosto 2011

Gekitotsu! Satsujin ken (aka: The Streetfighter) - Il teppista

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Dopo la visione di "Cinque dita di violenza" e di "Dalla Cina con furore", icone del boom dei film di arti marziali in Italia e nel mondo, questo era per me un passaggio obbligato. Siamo di fronte a un cultissimo del genere e ad un personaggio che, almeno per il Cinema, possiamo considerare "il Bruce Lee giapponese", Sonny (Shinichi) Chiba.

Dalla pagina wiki: « Chiba? Chiba, mi domandate, eh? Be'...ve lo dico io cos'è Chiba. Semplicemente il più grande attore, dopo Bruce Lee, che abbia mai lavorato nei film di arti marziali » (Quentin Tarantino).
Sottoscrivo alla lettera, risponderei esattamente così anch'io e questo film, che vide l'esplosione internazionale dell'attore già da anni all'opera con la "Toei Company Ltd." ma solo in ambito nazionale, basterebbe a riprova. Non a caso ho messo la locandina estera prima, perché nello specifico ebbe la sua importanza.

Completiamo ancora con qualche dato biografico dell'importantissimo attore giapponese. Anzitutto lui non era praticante di Kung-Fu come l'illustre cinese, bensì di Karate e Judo in diverse specialità. Ecco l'elenco delle sue cinture nere: Ninjutsu—Quarto Dan; Gojuryu—Secondo Dan; Jūdō—Secondo Dan; Kendo—Primo Dan; Shorinji Kempo—Primo Dan; Kyokushin Karate—Quarto Dan. Inoltre è fondatore della scuola Japan Action Club. Me' cojoni! direbbe Er Gobbo, personaggio che stimo moltissimo. Bisogna averle praticate le arti marziali, come il sottoscritto da ragazzo, per aver coscienza del mazzo terribile che bisogna farsi, oltre al talento che occorre necessariamente, per arrivare a simili risultati. Ha fatto parte anche della squadra olimpica giapponese il grande Sonny, ma è nel Cinema che ha portato il meglio di sé e noi appassionati glie ne saremo eternamente grati.

Eh sì, Bruce Lee "nun se batte!", come ho detto tante volte e ora ho scoperto dire pure da Tarantino. Il fenomeno cinese ha portato il corpo umano a performance limite che sanno di disumano. Ma Sonny Chiba segue a non troppe lunghezze, ha una gran bella faccia capace di espressioni fumettistiche, doti interpretative notevoli nelle quali fin supera lo specializzatissimo cinese infatti ha partecipato anche a moltissimi film non di genere e persino in serie tv, qualità atletico sportive già descritte.

Personaggio di rilievo assoluto Sonny Chiba. Nato nel 1939 e ancora in attività, meritava questa presentazione.

Il film, semplicemente entusiasmante, è presto definito in breve: un Pulp in arti marziali.
Takuma Tsurugi (Sonny Chiba) è un killer solitario, eccezionale e grintosissimo karateka, con un "socio" aiutante abbastanza maldestro (simpatico, fonte degli "alleggerimenti" umoristici della trama). Non verrà pagato come stabilito per aver fatto evadere un condannato a morte, e la vendetta gli procurerà dei nemici. Altri nemici verranno da un'organizzazione della mala di Hong-Kong, il Goryu Kai, in combutta con la mafia giapponese per ottenere l'eredità di un petroliere recentemente morto e con una giovane figlia come erede. Tsurugi rifiuterà un loro incarico di rapire la ragazza, anzi farà in modo (non disinteressato) di proteggerla. Il resto ve lo guardate...

Non manca nulla per chi apprezza le arti marziali o il pulp più cruento. Combattimenti tecnicamente ottimi, mimiche facciali apprezzabili proprio nella loro fumettistica esagerazione, ma anche mutilazioni, sangue a fiotte e persino un'evirazione brevi manu da brivido inguinale per i maschietti che somatizzano facilmente. Si gioca parecchio anche sui punti di ripresa, grandangoli a non finire, dal basso o dall'alto. Il ritmo è frenetico, delle scene e delle riprese parimenti. Nervi tesi anche nei rari momenti di pausa tra una scena d'azione e l'altra. Finale epico come si deve, con un gran incasinamento di ruoli ché, si sa, in oriente spesso l'onore supera ogni accordo e se una cosa non si deve fare non si fa.

Semplicemente IMPERDIBILE! Nel nostro personalissimo Olimpo.
C'è un vera e propria "trilogia del teppista" anche se i sequel a quanto ho letto hanno suscitato minori entusiasmi. Non escludo di guardarli. Sicuramente ne arriveranno altri di Chiba, su questo non ci sono dubbi.

Robydick

Penso che il grande copiatore (lo dico con affetto) Quentin Tarantino non se ne avrà a male se gli dovesse capitare di ascoltare qualche pezzo di "Pulp Fiction" qua nel frameshow.

Credits:
un caro grazie all'amico Frank che m'ha aiutato a trovare un'ottima versione sottotitolata del film. grazie anche a quelli che me ne hanno parlato anche se non ricordo chi in dettaglio, forse l'amico Gus appassionato del genere, e quasi sicuramente l'onnipresente, nelle mie scelte, Napoleone.


9 commenti:

  1. Ottima scelta Roby ! Questo film in quanti ad eccessi (sia pulp che marziali) non si batte !
    Non c'è da stupirsi che abbia reso Sonny Chiba un'icona.

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  2. No non sono stato io a nominarlo. Perchè non l'ho visto! L'avevo già cercato più volte ma non l'ho mai trovato. Ma dopo questa rece devo assolutamente trovarlo!! Impazzisco! :)

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  3. Sonny Chiba... con un nome così, non si sbaglia. Solo a pronunciarlo già si capisce che é uno con i controcazzi. Io apprezzo tutta la filiera. Gran goduria. A proposito, in questo ambito ti devo mandare "The Stranger and the Gunfighter" di Margheriti con Lee Van Cleef e Lo Lieh, sempre che non ne abbiate già parlato, rincoglionito come sò in questo periodo é capace che già l'avete pure in archivio.

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  4. grazie roberto! eheh, a noi i film di Eccessi ce piacciono assaje assaje... :P

    gus, te farà mori' sto film, vedrai :)

    eheh, belu', quel film stavo per pijammelo da myduck... se già ce l'hai mannammello subito!

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  5. Sì, te ne avevo parlato io, ma nn temere anche gli altri due film componenti la trilogia sono di valore, ho il cofanetto di dvd U.K., Sonny Chiba è anche il protagonista di quel bel film giapponese di fantascienza in cui un battaglione dell'esercito giapponese del 1980, viene catapultato nel tempo nel Giappone feudale dei samurai dell'anno 1580. "The Streetfighter" fu il primo film a intervallare i suoi violentissimi combattimenti con le immagini di radiografie delle fratture provocate, escamotàge quasi tra il serio e il faceto autoironico, poi lungamente copiato e ri-citato, da non ultimo, in "Romeo deve morire"('00)di Andrzej Barktowiak, con Jet Lee.

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  6. bravissimo napoleone, dovevo anche scrivere nella rece della rx alla testa, ahah! mi sono dimenticato, ma poi arrivi te a compensare tutto, sono in una botte di ferro... :D
    dovrebbe esserci però nel frameshow, poi controllo.

    il ritorno e la vendetta del teppista non riesco però a trovarli, se mi "presti" i dvd te ne sarei grato ;-)

    il film che dici è "Message from Space" di Fukasaku?

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  7. No, "Sengoku jieitai", ovvero "G.I. Samurai/Day of the Apocalypse"come tit. indefiito o anche video per la Svezia, anche "Time Slip". Del 1979, di Kosei Saito, di grande successo in patria, ne hanno anche fatto un remake, pochi anni fa. Bel film, bel senso tutto nipponico dell'elegia e del pathos dei/nei combattimenti. Il cofanetto u.k. lo trovi forse anche subito lì da Bloodbuster, io come faccio sennò te li spedirei volentieri ma mi trovo nella città più (s)precisa del mondo, a Misurata.
    Napoleone Wilson Ben Wassim Al Mouaddib.

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  8. ahahah! ma porc... a (s)Misurata stai? :DDDD
    blog sempre più internazionale.
    chissà, pensavo ti saresti firmato Omar el muktar, o qualcosa di simile, col buongusto che ti contraddistingue sempre...

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  9. grazie per i credits! è stato un vero piacere e soprattutto un dovere. come dice belushi con un nome del genere non si sbaglia!

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