martedì 8 novembre 2011

Get Low

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Una storia molto "americana", da provincia americana, con stilemi classici ma supportata da grandi attori in ottima forma e soprattutto ispirata da un'originale e curiosa storia vera. Girato in Georgia, ma la vicenda di Felix Breazeale (che diventerà Felix Bush per noi) avvenne a Roane County, Tennessee, nel 1938.

Felix vive in una fattoria in mezzo a un bosco, quasi completamente isolato da 40 anni, senza frequentare nessuno. Su di lui inevitabilmente circolano voci d'ogni genere. Un bel giorno decide di provvedere, da vivo, al suo funerale. Dal prete del paese no, ma dall'agenzia di pompe funebri locale troverà tutto il supporto necessario al suo progetto: organizzare un party per il suo funerale, nel quale lui è ancora vivo e si congederà da tutti. L'idea iniziale è quella che ognuno dei partecipanti racconterà una delle "storie" che si dicono a suo riguardo, poi cambierà idea e diventerà occasione per confessare il perché di quella forma di "auto-prigionia" durata 4 decenni.

Che ci sia dietro qualche storia "pesante" lo si comprende fin dalle prime battute, come sarà chiaro, col monello che gli rompe il vetro e lui che imbraccia il fucile, che Felix "l'eremita" ha anche una forte carica "comica". Poche parole, parla diretto e se gli rompi i cosidetti... te mena! Il suo avvento in paese, dopo un'eternità, porterà un certo sgomento. Poi l'idea del party, con annessa lotteria per contendersi la sua eredità, e tutti i vari preparativi, saranno estremamente divertenti. Il film apparentemente lento scorrerà rapidamente.

Nonostante il ridotto budget si sono concessi apparecchiature di qualità, le immagini molto spesso in notturna sul color legno/cuoio sono sempre belle e suggestive. Notevole il cast, con Roberto Duvall, Sissy Spacek, Bill Murray, Lucas Black, Bill Cobbs. Abbigliamento, automobili, ecc..., elegantissima la ricostruzione storica. E tutto questo con soli 7 milioni di dollari?!? Aaron Schneider, al suo primo lungometraggio per le sale, e il suo staff ci han saputo fare. E sicuramente anche i grandi nomi citati non si saranno arricchiti in questa occasione; apprezzabile come si siano spesi personalmente con un giovane regista. Sono stati ripagati da un prodotto ottimo, premiato al Toronto International Film Festival e da critiche ovunque positive.

Quel finale, con quel "discorsetto" dell'eroe davanti a una grande platea, è proprio la più classica delle americanate, parodiata a dritta e a mancina, anche dagli americani stessi, a più riprese. Non si assiste però ad un discorso patriottico né retorico, e Felix poi non è affatto un eroe, ma nemmeno quell'eroe da common people ora abbastanza in voga. Sarà l'amara confessione di uno di quei drammi che il caso vuole debbano restare sepolti con le loro vittime, e il nostro Felix/Robert Duvall esprimerà il meglio dei suoi carismatici 80 anni.
Per Duvall e per la sua grande interpretazione s'è parlato addirittura di candidatura agli oscar. La parola "addirittura" è da intendersi riferita al film di un esordiente, non certo al grandissimo attore. Nato nel 1931, all'epoca delle riprese aveva 78 anni. Felix ha più o meno la sua età, si sta ponendo il problema della sua morte, a come provvedervi e non tanto per quel che sarà dopo ma per quel che lascerà tra i vivi. A parte la particolarità della vicenda, sono pensieri, credo, abbastanza normali in una persona anziana. Cosa prova un attore in un'interpretazione del genere? Non viene da chiederselo? Non saprei rispondere, bisognerebbe chiederlo a lui, magari usando un po' di tatto. Certo è che tra la sua bravura, e un po' di spontanea immedesimazione, qua Robert Duvall ha realizzato una delle sue parti migliori.

Procuratevelo in qualche modo, merita la visione.
Vedete in fondo al post istruzioni per ottenere i sottotitoli. In italia non è uscito, veramente strana come cosa, mi pare un film facile e anche ben commerciabile.
Robydick


12 commenti:

  1. me lo cerco subito..grazie robi..e grazie x la dritta sui sottotitoli..Duvall attore fantastico, concordo con te

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  2. Tipo di film che devo assolutamente vedere (io che nel pazzo eremita squinternato mi ci posso pure, e con goduria, identificare... :D)

    Ottima rece, con una minuscola (e amichevole) tirata d'orecchie: non prendermi anche tu questo vezzo vagamente celentanesco di usare "lento" in senso negativo... Ormai è talmente inflazionato fra i giovani action-maniaci che ogni volta che sento dire "lento" io drizzo le antenne e mi dico: dev'essere un film intelligente, bisognerà proprio vederlo... :-))))

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  3. ragazzi, non impazzite a cercarlo... vi mando email con tutto quanto occorre, giusto il tempo di tornare a casa ;-)

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  4. ah zio, la penso come te eh! era solo per evidenziare una caratteristica del film in senso positivo, pacato nei tempi espositivi e ugualmente intenso... comunque la tiratina me la prendo lo stesso :D

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  5. ce l'ho da un boato di tempo... ora sono abbastanza incuriosito. merci!

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  6. figurati Frank! leggeremo anche da te :)

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  7. vado a cercarlo che sono nel mood..ho appena visto Bloodworth, altro drammone da provincia americana...:) grazie del suggerimento

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  8. mauro, non t'affannare... leggi la mail ;-)

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  9. dalla trama, mi sembra piuttosto accattivante, sai quando esce nei cinema? :)

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  10. ciao arwen. che io sappia non è prevista alcuna uscita italiana.

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  11. ah ancora no...mmmh allora me lo procuro da un altra parte XD

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  12. se non lo trovi mandami una mail, ci penso io stasera ;-)

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