domenica 13 novembre 2011

Il Segno di Venere

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Terzo lungometraggio girato interamente da Dino Risi, all'epoca ancora in fase di emersione. Già importante se, come leggiamo da Wiki, questo film venne presentato all'8° Festival di Cannes. Da riportare le note, dalla stessa pagina, riguardo la Produzione: "Il film originariamente era basato su una sceneggiatura intitolata 'La chiromante', incentrata completamente sul personaggio interpretato da Franca Valeri, e avrebbe dovuto essere diretto da Luigi Comencini, che abbandonò però il progetto quando fu stravolto dalla politica hollywoodiana della casa di produzione Titanus di riunire nel cast il meglio del cinema italiano del momento per garantirsi il successo, riducendo a co-protagonista Franca Valeri, pur centrale nella narrazione, affiancandole star del livello di Sophia Loren e Vittorio De Sica, oltre ad Alberto Sordi e Peppino De Filippo nei ruoli secondari.".

Nella locandina non troverete, né a caratteri cubitali né normali, il nome di Franca Valeri, che in questo film sarà Cesira. Eppure io è proprio per lei che l'ho guardato. La stimo da quando sono piccolo, istintivamente, anche quando non capivo cosa diceva mi faceva ridere nei suoi sketch televisivi, le sue espressioni e toni di voce erano irresistibili. Poi come attrice, soprattutto dopo aver visto "Parigi o cara", ne sono diventato assoluto ammiratore. Alberto Sordi e Peppino De Filippo non sono, secondo me, tanto più secondari di Sophia Loren, Vittorio De Sica e ci aggiungo anche Raf Vallone, Tina Pica, Virgilio Riento, Lina Gennari. Tutti bravissimi, niente da dire, ma Franca Valeri, a mio parere, è una spanna su tutti in quest'occasione.

Cesira e Agnese (Sophia Loren) sono 2 cugine "strane". Entrambe vivono a Roma da zii, con Cesira che è di origini del nord mentre Agnese del sud, esattamente come le 2 attrici. Cesira è "bruttina" eppure brama un amore unico, vero. Agnese, manco a dirlo, procace e bellissima. La prima per quanto umile ha un lavoro, e trova in continuazione uomini che o la ignorano o opportunisticamente la sfruttano per propri privati scopi, non ultimo quello di carpirle denaro. La seconda invece lavoro vorrebbe averne ma ogni volta che si propone riceve avances più o meno esplicite e le mano morte sui quarti si sprecano, però in compenso è fatale anche per gli uomini che le piacciono e finirà per innamorarsi proprio per uno che era nelle mire dell'ingenua cugina. Cesira a quel punto deciderà per una soluzione definitiva. La vicinanza con Agnese, per quanto siano in ottime relazioni tra loro, si farà insostenibile...

E' un film con una trama poco pregnante, anche se con uno splendido finale. Più un ritratto di epoca tramite una serie di personaggi in esposizione corale. Ci sono momenti davvero esilaranti, in particolare grazie a De Filippo e a Sordi, quest'ultimo un poco di buono che s'arrabatta tra furtarelli e furberie. De Sica, artista fallimentare male in arnese e gran corteggiatore di donne economicamente dotate, anch'egli sarà divertente.
Su tutto però domina Cesira, che strappa sorrisi spesso amari e una consistente dose di malinconia. Le proverà tutte, si farà ingannare, cercherà l'amore a lungo, si farà fare pure le carte per questo. Farà una grande tenerezza e ci metterà moltissimo ad arrivare al disincanto finale. Alla fine le sarebbe andato bene chiunque, ma persino "chiunque" la rifiuta sempre.
Ci sono delle situazioni in cui ho avuto la netta sensazione che sapesse di essere ingannata, mi dicevo - possibile, si può essere tanto ingenui? - e ho pensato che no, non lo era tanto, ma anche un briciolo d'illusione che un uomo potesse spasimare per lei le bastava a darle felicità, anche un attimo da godersi, tutto per lei, fino alla inevitabile, scontata, ennesima ferita. 

Forse un film minore, certo non un capolavoro, ma quella figura di Cesira, con Franca Valeri bravissima interprete, secondo me è una perla che merita da sola la visione.
Robydick


6 commenti:

  1. Ancora nessun commento per questo bellissimo film (???), ti ricordi te lo citai e ricitai proprio anche io, in occasione di precedente occasione con/su Dino Risi o la Valeri. Nessun commento,ho capito la straordinarietà oggettiva della giornata per non stare allo schermo di un pc, però...

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  2. caro Napoleone, non ci sono problemi, tutto nella vita va a "periodi"... grazie intanto per il tuo commento :)
    bellissimo, concordo col giudizio.

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  3. da "risiano", questo l'ho perso. chissà che film avrebbe tirato fuori con la cronaca di questi giorni.

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  4. ciao Harmo! eh, chissà, hai ragione

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  5. Mi ricordo che l'hanno dato su Rai3 poco fa. grande Roby! Bellissima recensione! E poi lo sai che io amo tanto il cinema Italiano del passato!

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  6. vero Perso. lo so, e dai un occhio anche al film di oggi allora ;-)

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