giovedì 3 novembre 2011

Las viboras cambian de piel (aka: Guns and Guts)

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Eccoci, i disperati, i derelitti, i bastardi che puzzano di polvere da sparo e morte, alla ricerca del film più raro, della produzione che nessuno conosce e che potrebbe nascondere una perla di meravigliosa poesia. Eccoci con la bocca che sa di pessimo sigaro mentre le nostre mani sono indecise se sparare con la colt a dei maledetti tizzoni d'inferno, neanche fossimo in Tex, o perderci tra le scollature generose di una femmina da casino.

Noi di questo blog adoriamo il western e chiunque abbia da dire il contrario, che sia Robydick, Belushi o Napoleone, assaggerà presto il piombo di Keoma.

Renè Cardona Jr è stato uno dei registi messicani più interessanti che possiamo ricordare, non tanto per i capolavori prodotti, ma per la fattura invidiabile, da esportazione estera sicura, delle sue opere.
Figlio del regista del cult movie Korang la belva umana (esperimenti su un ragazzo fino a trasformarlo in un gorillone affamato di sesso e sangue!!!), Cardona ha girato ripoff de Lo squalo (Tintorera), disaster movie (Cyclone), pellicole anticipatrici di blockbuster americani (I sopravvissuti delle ande prima di Alive di Frank Mashall), spaccati di horror reale (Il massacro della Guyana ispirato alla setta suicida di Jim Jones) e seguiti di capolavori hitchcockiani (Uccelli 2 la paura).
Non proprio un regista senza perle di infimo o delizioso (a secondo di com'è l'approccio) bis da sfoggiare nel proprio curriculum artistico, con in più fior di attori a lavorare per lui (John Huston, Joseph Cotten, Donald Pleasence, Arthur Kennedy, Carroll Baker, Lionel Stander, Yvonne De Carlo). Ecco allora che, alla scoperta di uno spaghetti western messicano dal titolo Las viboras cambian de piel (Guns and guts) girato nel 1974 da questo auteur, le nostre fantasie e speranze si erano accese.

Salvo fraintendimenti chiariamo subito che il film è di ottima fattura tecnica, ralenti, sparatorie, regia come il Dio del cinema western insegna, ma aggiungiamo subito che è tremendamente prolisso e noioso. Pur se girato nel 1974, quando il western italico stava morendo tra le braccia di Trinità e di una serie di spaghetti comici, il film di Cardona Jr risulta subito antitetico: sceglie la strada della serietà, calcando solo la mano in iperreali scazzottate dal sapore di assurdo, ma restando fedele ad una storia ascutta che non ammette sterzate nel pecoreccio parodistico.
Le sparatorie sono il piatto forte, molto oniriche, dilatate in un tempo quasi infinito con sangue che scorre copioso da ferite appena aperte, la lezione di Peckinpah è compresa, digerita e sviluppata in modo originale, mai emulativo, dalla forte componente di gore spettacolare. Di nudi il film abbonda, più che in altri veri spaghetti western, dei quali Guns and guts ne è il riflesso estorofilo più vicino, facilmente confondibile nel marasma di milioni di titoli prodotti nel genere, ma differente per un'anima più caliente che esaspera l'exploitation recondita nel filone. Peccato che Guns and guts si perda nella storia da Mucchio selvaggio vista e rivista centinaia di volte in diverse alternative, non ha dalla sua un gran ritmo e purtroppo, per questo soprattutto, non riesce ad imporsi nel genere pur vantando un finale nichilista e disperato.

Sorprende che il film non sia mai stato esportato in Italia ai tempi del nostro storico spaghetti western perchè avrebbe comunque fatto, difetti a parte, la sua sporca figura tra operine come quelle di Fidani che neanche avevano il sottile genio di un Cardona jr, qui in versione terrorista dei generi.

Keoma


16 commenti:

  1. Il dubbio che mi assillava era il motivo perchè un western di fattura superiore a tanti nostri western spagnoli o italiani è rimasto inedito. Abbiamo esportato film cileni con cowboy spacciandoli per emuli di Django e questo è rimasto nel limbo degli inediti. Ingiustamente. Mah.

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  2. e va be', non è certo il caso più clamoroso d'inedito in italia credo

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  3. Caspita Roby, siamo arrivati a due in un solo giorno...ma quel che è più incredibile, alle 10 del mattino sono già tutte e due postate! :-) Sei un grande!

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  4. Ah dimenticavo...un saluto da Genova, oggi sto qui :)

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  5. io ci starò a Genova Sabato quindi potrei salutarvi dal futuro!

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  6. siamo nico, anzi oggi E', cioè l'amico e socio Keoma, io da solo non potrei mai... ;-)
    a sei "giù al nord"? ahah!
    guarda che, salvo imprevisti, la tua rece esce sabato.

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  7. Non lo è Roby, ma è clamoroso come un film dalle spiccate doti commerciali (sangue e sesso), che abbracciava un genere quotatissimo all'epoca non sia stato esportato. Eppure portavano anche la merda. Sono contento comunque di aver parlato di un western ignoto ai più e con poche recensioni anche all'Estero.

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  8. hai ragione eh... le "doti" per il commercio non mancavano. effettivamente è sconosciutissimo.

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  9. Mi garbava un casino il cinema d'imitazione "bancarellara" da/per il pubblico delle platee dei paesi "sottosviluppati",come diceva il buono e umano Kezich direbbe Fantozzi, recensendo proprio di Cardona, il misconosciuto gangster-heist film d'imitazione americana "I Guerrieri del terrore" (Fabricante dè Panico)('80),con Francisco Rabal Marisa SuperTopa Mell, e immancabile has-been e grande attore avviato sulla china del supermarket, Stuart Whitman proprio Jim Jones ne "Il Massacro della Guyana".Ho visto anche questo Keoma, come ho cercato negli anni di vedere praticamente tutto, con Jorge Rivero."I Sopravvissuti delle Ande" (Los Sobravivientes de les Andes) ('77) e "Cyclone" con il loro spirito sensazionalistico ed exploitativo sul cannibalismo e le atrocità m'erano garbati molto più di ben altri costosi e caramellosi modelli americani e spielberghiani come "Alive!Sopravvissuti"('92)di Frank Marshall che era una ecumenica e buonista cagata.

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  10. visto or ora latitos de panico, merita al più presto una recensione

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  11. ti vorrei ricordare roby che di cardona sono indietro pure col giocattolo. Piuttosto vado ot, se ti faccio tra un po' pure campagne in paradiso con al bano e romina che ne ne dici?

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  12. eheh... di albano e romina aspettavo qualcosa da belu', ma latita... :)

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  13. dimmi se champagne in paradiso è libero e te lo faccio tra un ninja e un van damme

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