giovedì 1 giugno 2023

Catene

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Film del progetto "100 Film italiani da salvare".

Un ladro entra con l'auto appena rubata nell'officina dell'ignaro Guglielmo (Amedeo Nazzari), marito di Rosa (Yvonne Sanson). Quando andranno a recuperarla, con una scusa, il capo-complice del ladro si rivelerà essere Emilio (Aldo Nicodemi), un vecchio fidanzato di Rosa, che comincerà a tormentarla al punto di volerla portar via con sé abbandonando marito e due figli piccoli.

Guglielmo, convintosi del tradimento di Rosa, interverrà uccidendo fatalmente Emilio. Cacciata Rosa di casa, cercherà la fuga in America, ma verrà arrestato. Al processo Rosa mentirà, per salvare il marito: dirà che era l'amante di Emilio, tirandosi addosso la condanna morale del mondo, ma in questo modo salverà il marito al quale, per il noto Delitto d'onore ancora contemplato, otterrà addirittura l'assoluzione per legittima difesa. E a Rosa, cosa accadrà?

E' decisamente un film neo-realista. Vedere persone comuni coinvolte in un tale intrigo d'amore è insolito ma coinvolgente. Il film infatti, anche se stroncato dalla critica dei tempi (che in tempi successivi lo rivalutò ampiamente) ebbe un notevole successo di pubblico e pure una nomination agli Oscar come "miglior film straniero" nel 1950. Raffaello Matarazzo è oggi considerato, a ragione, tra i maestri del melò strappalacrime, genere al quale questo film appartiene e ne è tra le massime espressioni.

Film girato con cura e mestiere, senza essere troppo manierista. La storia è straziante come poche, ma non si eccede nel ricercare il dolore. Ci sono molti momenti sì intensi, tremendi persino, permeati comunque da costante rispetto per persone e circostanze. E' questa caratteristica, secondo me, che lo ha reso vincente: i "tempi" sono reali, veri, come nella vita quotidiana degli spettatori.

Yvonne Sanson, italiana di greche origini, si rivelerà per la prima volta protagonista al grande pubblico e spesso sarà presente in altre pellicole di Matarazzo. Ha percorso in lungo e in largo, a volte anche solo per brevi parti, il cinema italiano fino ai primi anni '70. Le voglio tributare gli onori che merita, la considero una delle attrici più rappresentative della bellezza mediterranea e in questo film è veramente bravissima. In questi tempi di falso-è-bello, con plastiche e lifting come se piovesse, quanto è naturale, sexy, genuina Yvonne nell'immagine che segue? Una boccata d'aria fresca.


Robydick



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