giovedì 9 luglio 2009

Ex Drummer

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Dries, scrittore di successo ed ex batterista, viene contatto da tre musicisti rock che hanno appena fondato un gruppo col quale partecipare ad una manifestazione ed ai quali manca appunto un batterista. Dries è un cinico insofferente, i tre invece, che si autodefiniscono handicappati, sono psicopatici per motivi estremamente vari: uno è un traumatizzato da piccolo con un braccio offeso; un altro si dichiara sordo, è cocainomane e vive in una casa che sembra una discarica; il terzo è violentissimo con le donne, più volte condannato per stupro, in libertà ed in pieno esercizio della sua "mania". Un bel serraglio, indubbiamente, e Dries accetta la proposta di far parte del gruppo, col dichiarato intento di scendere nei bassifondi della esistenza umana e trovare un soggetto per il libro di prossima uscita.

Inevitabile, almeno per me, un paragone con Trainspotting già solo guardando la locandina. Tutti gli eventi e i dialoghi sono, quasi sempre, pervasi da durezza, violenza verbale e fisica, spesso anche sangue al limite dello splatter. C'è una chiara intenzione di colpire chi guarda, anche dallo stile delle riprese con colori molto saturati, imbruniti. Ubriacante l'inizio della storia completamente in rewind.

E riesce nell'intento di stupire. Impossibile restare indifferenti al male di vivere che si contestualizza in continuazione, così come alla volontà di quasi tutti di procedere stoicamente alla ricerca di uno scopo, qualcosa da realizzare, soprattutto i tre psicopatici. Terribile la figura di Dries che, secondo me, è la dura e reale reazione del mondo-normale ai contesti individuali, familiari e sociali dei tre soggetti in questione.

Assolutamente da vedere.

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