sabato 31 ottobre 2009

Soffio

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L'arte simbolista di Kim Ki-duk in una perfezione estetica assoluta. Più che un film un quadro, meglio un Polittico in fotogrammi.

Lui, Jang Jin è in carcere nel braccio della morte; la sua esecuzione più volte rinviata per tentativi di suicidio è spesso citata nei telegiornali. Lei, Yeon, scultrice sposata con un musicista, in grave crisi matrimoniale dopo aver scoperto il tradimento del marito, sente nei confronti del condannato un bisogno irrefrenabile di conoscerlo, se ne innamora e con una banale scusa ottiene il permesso d'incontrarlo in carcere.

Tre i luoghi dove essenzialmente si svolge la trama.
In casa, dove il marito scoprirà l'incomprensibile infatuazione della moglie per il condannato e la interpreterà inizialmente come una vendetta nei suoi confronti, poi invece come una storia che deve seguire una sua fine, oltre che l'inizio, come la sua con l'amante che ha da poco lasciato dopo essere stato scoperto. Accompagnerà Yeon all'ultimo fatale incontro.
In cella, dove i compagni anch'essi condannati a morte vivono nei confronti di Jin, ormai muto per le ferite al collo procuratesi, un rapporto di odio-invidia. Vogliono forse dividere con lui tutto il loro implacabile destino, ma la donna è solo di Jin e non è semplice per gli altri sopportarlo.
Infine e soprattutto nella stanza degli incontri, in carcere, tra Jean Jin e Yeon. E' inverno ma lei s'agghinda a seconda della stagione che vuole portare in carcere, prima la primavera poi le altre. Mentre attende Jin tappezza la stanza con paesaggi e colori della stagione e quand'egli arriva attacca a cantargli una canzone sempre dedicata alla stagione stessa. Ignorando completamente il poliziotto nella stanza e le telecamere, terminato lo show si siede, e comincia a raccontare episodi della sua vita, uno su tutti quando, da bambina, "morì per 5 minuti", descritto con precisione. Qui, e siamo in "estate" nella stanza, si assiste ad un pezzo di recitazione della bravissima Ji-a Park da brividi.

L'ultimo incontro, l'ultima stagione, l'inverno, sarà un soffio d'amore.
Un soffio d'aria serve alla fragile vita per respirare, un soffio te la può togliere.

Da vedere.

6 commenti:

  1. sempre così evocativo Kim ki - duk :)

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  2. vero.
    non perderti "La Samaritana" di Kim, mi raccomando ;-)

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  3. Mi affaccio solo un momento dall'eremo (so che tu, Roby, capirai) - come scrissi un giorno: "a mezzo busto di guardia" - per leggere e dire
    Wow, wow, wow...Complimentissimi.

    A poi,
    Lu.

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  4. ok Lu.
    a breve uno dei pochi Ozu che mi sono rimasti, stay tuned... ;)

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  5. Anche questo, comprato e mai visto.

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