domenica 4 ottobre 2009

Tutta colpa di Giuda

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Irena, attrice d'avanguardia, viene chiamata nel carcere di Torino, Le Vallette, per svolgere un'attività teatrale con un gruppo di detenuti. Sostenitore principale dell'iniziativa don Iridio, il quale propone anche di rappresentare La Passione di Cristo. Irena prima si sente inadeguata in quanto atea, poi accetta e comincia a documentarsi.
I problemi nasceranno quando si dovranno assegnare le parti ai detenuti: nessuno vuole fare Giuda. Il suo tradimento, il processo, la pena conseguente... c'è qualcosa che rende Giuda non interpretabile da un detenuto. Perché? Irena farà proprio il loro disagio ed interverrà sulla trama, stravolgendone ovviamente qualche aspetto.

Film bello, spesso divertente, risulta molto interessante anche per qualche dibattito spontaneo tra i protagonisti sulla religione, che è un tema sentito dai carcerati, tra i quali è in diffusione il Buddismo (più volte si sente recitare Nam-myo-ho-renge-kyo, il mantra del Buddismo di Nichiren Daishonin). E' possibile una religione di sola felicità?

Da vedere.

2 commenti:

  1. Non mi ha particolarmente entusiasmato.

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  2. nel panorama italiano, al limite del pietoso, si fa apprezzare a mio parere, perlomeno per originalità

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