lunedì 14 dicembre 2009

Sweet Movie

3
Obbligatoria la visione uncut e quando non sentirete parlare in italiano in alcune scene avrete la certezza che è la versione giusta.

Non c'è di fatto una trama compiuta, inutile parlarne. Questo film è un delirio di scene che si susseguono, una più moralmente devastante dell'altra. Quando pensi di aver visto il peggio sei ancora a metà e il crescendo è incontenibile.

Questo è uno stracult-movie degli anni '70, forse la massima espressione, in termini di urto morale, del Movimento Panico Francese, un movimento talmente fuori dalle righe da non avere nemmeno un vero e proprio manifesto. Esponenti noti Jodorowsky (il suo El Topo rientra nel genere), Arrabal, Ken Russell (da vedere, sempre nel genere ma meno "scostumato", Donne in amore) lo stesso Makavejev, altri. Scopo per sommi capi del movimento: attaccare frontalmente ogni forma di autorità, potere, regime, termini sui generis da leggersi sempre dentro e fuor di metafora, per cui l'autorità è il genitore e l'ecclesiasta, regime è di ogni colore politico ed ideologico, potere è potere in tutti i sensi.

Sesso, tantissimo sesso nei modi più fantasiosi, eccentrici, in pubblico e privato, genitali maschili e femminili a profusione e in proporzione, deiezioni ed evacuazioni, cibo ingurgitato e rimesso, una donna vestita coi soli merletti della sposa seduce dei bambini poi, più tardi, ha un amplesso omicida in un letto di zucchero. Richiamo all'ordine borghese nel finale con la risposta più cioccolatosa che si possa immaginare.
Intere scene di questo film sono state copiate da altri o sono diventate leggendarie.

Questo tipo di opere hanno insito il rischio, tipico di chi esagera, di produrre boiate pazzesche e non ne mancano nel Movimento Panico. Ma non è questo il caso, questo secondo me è un film meraviglioso.
Qual'è la meraviglia? Nonostante si vedano cose che in termini assoluti possono risultare disgustose, tutto appare in una veste naturale, spontaneamente umana. Una sensazione che non è spiegabile e probabilmente nemmeno il regista sa come ha fatto, visto che non ha più prodotto nulla di decente, guarda caso.

E' bellissimo e divertente speculare dialetticamente e fare anche congetture su film come questo, ma mi fermo qua.
Può piacere o inorridire, ma non si può non vedere questa Isola delle Rose d'estremo anticonformismo che il Cinema d'AvanRetroGuardia ha saputo produrre.

3 commenti:

  1. L'avevo già scritto , ma ho notato che non è stato postato . Lo riscrivo : Non è da ricordartelo che questo film debba essere inserito nella lista di quelli che dovrei vedere.......

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  2. Prenotato , socio , segnamelo nel libro rosso

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  3. eheh! sei sempre stato nei miei pensieri durante la visione ;-)
    ti ci avrei visto bene come comparsa. :D
    ok, messo nella lista.

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