lunedì 4 aprile 2011

Wall Street: Money Never Sleeps (aka: Wall Street 2) - Wall Street: il denaro non dorme mai

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Tra il titolo inglese, l'aka di turno e quello in italiano (secondo gli standard del blog) è venuto fuori un titolo del post chilometrico! Ma vista la "ricchezza" del film, non badiamo a spese nemmeno coi caratteri.
Film affidato alla "contemporaneista" del blog Laura, alla quale lascio la parola.

Ve lo ricordate il mitico, cinico Gordon Gekko del primo Wall Street? Lo squalo pronto a tutto per fare denaro? Quello che diceva “L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America. “ Bene, nel sequel di Wall Street, ossia IL DENARO NON DORME MAI è un pallido ricordo.

Un po’ perché Gekko non è più lo squalo, perchè lo squalo è in prigione. Nel 2001 Gekko viene rilasciato dopo 7 anni di reclusione. Un uomo, che al di fuori delle mura carcerarie non ha nessuno che lo aspetti. Nel 2008 pubblicherà un libro in cui affermerà la crisi del sistema finanziario americano. Questo lo porterà a conoscere il fidanzato della figlia, con cui non ha più alcun tipo di rapporto. I due faranno una sorta di patto: Gordon aiuterà Jacob, a scoprire il fallimento e poi il suicidio/omicidio del suo mentore Zabel e Jake tenterà una sorta di rappacificamento tra padre e figlia.

Grandiosa e nostalgica è la scena del party, dove tutti i protagonisti principali del primo Wall Street e del secondo si incontrano. C’è anche Bud Fox (Charlie Sheen), che nel primo Wall Street lo aveva incastrato e che in questo sequel sappiamo essere diventato presidente della Blue Star Airlines. Fox, nonostante tutto, dice a Gekko che la Blue Star è diventata la più grande società di brokeraggio aereo del mondo, e che alla fine è stata da lui venduta con ricavi eccezionali. Alla fine Gekko aveva ragione parafrasando più volte Sun Tzu e impartendo questa lezione, appresa poi dall’innocente? Buddy “Tutto in guerra si basa sull'inganno: se il tuo nemico è superiore eludilo, se è irato irritalo, se è di pari forza lotta, altrimenti sparisci e riconsiderati”.

IL DENARO NON DORME MAI, non ha la presunzione di essere pari al primo Wall Street. O perlomeno, ciò che si percepisce è il ritorno di un Gekko, invecchiato e malinconico (per certi versi).
Il ritorno di una persona che la lezione l’ha imparata una volta per tutte"Il denaro è una puttana che non dorme mai". Lui che rappresentava IL MALE non lo rappresenta quasi più.

Gekko sembra aver voglia quasi di una sorta di redenzione ( anche se i soldi, il loro profumo, la loro tentazione sono sempre in agguato).

Nel film scorre inesorabile il dramma umano di un padre che non sa comunicare con la propria figlia se non attraverso l’aiuto di una terza persona. E Stone devo dire che è un maestro in questo. Mette nel film tutte le crisi: quella finanziaria, della società ( attraverso la corruzione) e quella personale ( il rapporto padre figlia). Stone infatti, alla fine del film lascia il suo personaggio così, con una sorta di speranza, perché è così che deve essere. "Qual è la definizione di follia? Ripetere la stessa azione ed aspettarsi un risultato diverso."


Laura ha detto bene, e quanto basta a non rovinare la visione del film a nessuno.

Un po' come per "The social network", anche stavolta il film mi risultava di visione ostica. Da una parte il fatto fosse il sequel di un film riuscitissimo ai tempi, e dall'altra la materia, quella dei giocatori di borsa, che non mi fa impazzire. Se però il film di Fincher m'è piaciuto questo invece devo dire è veramente notevolissimo e se non fosse per qualche lieve inciampo retorico-sentimentale, voluto ma non da me gradito, saremmo nell'Olimpo.

Oliver Stone riesce a mettere insieme la sua ferma volontà di denuncia di ciò che non gli piace della società americana e del capitalismo cinico in generale con una qualità espressiva, d'immagini e suoni come di interpretazioni particolarmente emotive e quindi forti. Ci sono anche grandi scene, compreso una bella corsa in moto, inquadrature e riprese che fanno il piacere del cinefilo eppure non si fa mancare nulla nel denunciare fatti recenti in modo più o meno esplicito, come lo scandalo dei mutui subprime, dei prodotti derivati, swap, future, surrogati... tutta spazzatura a confronto della quale lo stesso Gekko si definisce un angioletto di fatto. Nel 1987 lo stesso Stone non poteva immaginare una tale impennata di squallore della Finanza Creativa ed allora con Wall Street 2 ha trovato l'idea migliore per affrontare argomenti che evidentemente gli premeva esporre.
Bisogna solo scappellarsi davanti a questo grandissimo regista.

Consigliatissimo.

p.s.: negli Stati Uniti si va in carcere per reati finanziari. non ai domiciliari eh, proprio al gabbio! meditare...


37 commenti:

  1. il primo mi era piaciuto molto, questo non l'ho visto
    ciao roby

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  2. merita ernest! e te lo dice uno che era molto dubbioso... ciao :)

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  3. Grazie Roby, di avere recensito/fatto recensire questo grande film, della "contemporaneità".

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  4. Un sequel decisamente buono, anche se nella seconda parte tende a scadere troppo nella retorica, e personalmente non ho ancora digerito il finale.
    Certo, nonostante gli sforzi di Douglas, The social network se lo mangia, Gordon Gekko. ;)

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  5. figurati napoleone, è stato un piacere vederlo.

    non mi è chiaro mrford, causa uso che fai delle virgole, se ritieni questo film migliore o peggiore di the social network. ;-)

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  6. Devo ancora vederlo, l'ho perso ma un giorno lo voglio vedere, deve essere un film interessante. Buona giornata Cri : )

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  7. film decisamente grandioso, anche meglio del primo. e il finale secondo me è un finto lieto fine e in realtà la beffa più grande di gordon

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  8. stavolta non sono d'accordo io...è un polpettone retoricissimo in cui nulla traspare del primo Wall Street (e con attori incapaci di reggere il confronto con Douglas (anche la Mulligan è stata una delusione immensa, meno male che poi si è rifatta con "Never let me go"). Personalmente, uno dei titoli più brutti del 2010, patinato e affine all'ultimo-Stone che non ha nulla da dire ed è meglio che si dedichi ai doumentari piuttosto che ad opere di fiction...brutto ma brutto forte, gli misi una stellina su cinque....molto meglio leggere la recensione, che non condivido ma offre una prospettiva interessante e articolata, che vedere il film che di interessante non ha nulla, io mi sono annoiato da morire ;)

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  9. grazie Cri, buona giornata anche a te!

    marco, effettivamente il finale si può prestare a diverse interpretazioni.

    francescomain, sul 2010 siamo molto disallineati, ahah! meglio così per certi aspetti, rende i dibattiti interessanti. :)

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  10. non l'ho visto,,il primo non era male..premetto che non mi piace stone,regista che trovo retorico e banalotto..sarà che ho trovato imperdonabile il film su jim morrison..specie nella parte in cui il buon jim va alla facotry di warhol,e il tutto viene dipinto come il viaggio di un bravo e ingenuo figlio della california nela corrotta e bacata grande mela,piena di intellettuali viziosi..un clichè francamente ridicolo..

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  11. i Doors di Stone li ho stroncati in 2 righe anch'io in occasione di questa perla: http://robydickfilms.blogspot.com/2010/09/where-youre-strange-film-about-doors.html
    però non mi va di riparlarne, ahah!

    E' un regista che va valutato di volta in volta, su questo concordo ma non penso meriti pre-giudizi, poi va be', ognuno fa come crede :)

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  12. lo vedrò, anche perchè qui si parla di uno dei miei preferiti (Stone intendo). purtroppo aspettarsi le stesse conseguenze per il nostro tanzi è utopico...oltretutto mi sa che, trattandosi di reati federali, questa gente finisca in un penitenziario di quelli veri, tipo sing sing, san quentin o alcatraz (che è chiuso, ma rende l'idea...). a tutti buona permanenza, e occhio alle saponette in doccia! :)

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  13. Uno dei pochi casi in cui un sequel ha provocato in me curiosità e non sospetto... Non sono ancora riuscito a vederlo, ma non me lo perderò di sicuro.

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  14. sotto la doccia... sempre col sapone liquido! :D

    zio e unwise, fatemi sapere qualcosa dopo la visione eh, grazie :)

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  15. Ecco, "The Doors" di Oliver Stone è stato uno dei miei momenti alla "Danton&Robespierre". Bel taglio di testa e quindi chissà mai se vedrò questo film. Ai posteri l'ardua Sentenza(inteso come il personaggio di Lee Van Cleef ne "il buono il brutto e il cattivo). :P
    Comunque bella la recensione.

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  16. anche te harmo ce l'hai su con "pietruzzo", me lo decapiti addirittura.
    mha, io non capisco come ci possa essere tanto odio ed accanimento verso un film e/o un regista, sono costernato...
    (è una citazione eh!, ahahah!)

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  17. Impeccabile rece, per uno dei migliori film della stagione assieme a "The Social Network" (l'ho già scritto altre volte, forse anche qui ... mi cito addosso, scusate "perfetti per capire il presente"). Sì, mi scappello pure io di fronte a questo Stone (cineasta altalenate, ma qui alto) e a chi ha scritto la rece e poi quoto Marco Cannibal Kid totalmente.

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  18. grazie Alli, molto gentile!
    e ne hai ben donde a citarti, è anche merito tuo se questi 2 film sono comparsi qua :)

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  19. Mi piace questo nuovo fondale! Molto bello....ciao : )

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  20. Grazie a Laura vedrò finalmente questo film! ;)

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  21. Cristina, è opera di petrolio-muso il fondale, la cara amica che ha commentato dopo di te :)

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  22. @ mi sembra che non abbiate colto alcuni aspetti del film, innanzi tutto la colonna sonora. le canzoni di eno/byrne sono funzionali alle scene che accompagnano e poi non si può non prescindere dalla scena finale con this must be the place(senza dover svelare nulla). un altro aspetto del film è l'ironia che affiora anche attraverso scelte stilistiche, nei dialoghi o negli oggetti che riempiono le inquadrature. e poi non citare goya e il ruolo importante che ha nel film e ancora la figura di eli wallach...
    post deludunte, ma può capitare

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  23. L'ho visto proprio ieri sera, a me è piaciuto molto, un degno erede dell' originale.

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  24. Anche a me il Film è piaciuto.
    Come giustamente fa notare Stone, con quello che abbiamo visto poi, Gekko pare un gentiluomo...
    Uno dei tanti pregi nel cinema di questo geniale regista è quello di saper sempre catturare il momento giusto. Ogni suo Film esce sempre nel momento più opportuno. E sempre fa opere degne di nota, senza mai cadere nel manierismo che generalmente accompagna chi segue l'evolversi delle voglie della platea....

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  25. oh eustaki, non è il primo e non sarà l'ultimo post così... capita ;-)
    grazie per aver evidenziato aspetti importanti.

    vegas, sono d'accordo con te.

    magar, mi piace molto quello che fai notare di Stone, grazie mille.

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  26. Volevo aggiungere una cosa off-film: stupendo il disegno dell'amica Muso-Petrolio...

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  27. ..Francescomain ha visto proprio un film che evidentemente non può essere "Wall Street: Money Never Sleeps", vabbè può capitare...Non volevo scriverne ancora del bellissimo film di Stone (uno dei dieci migliori della stagione indubbiamente, anche secondo me), in quanto ne avevo già scritto diffusamente in altri post e articoli qui, e da altre parti,e ancora, eustaki se ti riferisci al tuo di post macchè deludente, avercene anzi da stamane è stato finalmente un piacere leggerlo, che ci sia stato qualcuno che ha saputo apprezzare la splendida o.s.t.di David Byrne & Brian Eno, dalla loro pietra miliare Talking Heads dell'83 "Everything that happens, will happens today", con brani storici e bellissimi come "Home","Life is Long","Sleeping Up","My Big Nurse","I Feel My Stuff","Strange Overtones", "Everything that happens",altri ancora e la tua citata sul finale, la celeberrima,sensazionale, "This Must Be The Place (Naive Melody),come si fa dunque a rimanere indifferenti o addirittura a stroncare un film che sposa così magistralmente forma e contenuto, immagine con suoni e musica come questo ultimo di Stone,e quoto totalmente Marco (Cannibal Kid) che da come si è espresso sul finale ha compreso il film totalmente, meno male...Ed è stato uno scandalo vero ma che non sia stato candidato fra i Migliori Attori per l'Oscar come protagonista, Michael Douglas per un altro Academy Award come Gordon Gekko, in un'interpretazione ad un livello da Al Pacino "bigger than life" forse aiutato in questo, almeno nell'edizione italiana, anche dal sublime doppiaggio del comune a entrambi, grandissimo Giancarlo Giannini. Dato pure che sarebbe potuta essere l'ultima interpretazione, di Douglas.
    Strepitoso Frank Langella (ma non è una novità) come Zabel, a cui regala diverse fra le più belle scene del film, ma anche il generalmente ancora parecchio sottovalutato (e proprio non mi spiego perchè)Josh Brolin, regala un'interpretazione di rara classe e rilievo, da ottima e fiera scuola di un grande parterre di cattivi, nel ruolo dell'irrimedibile Bretton ("Brett"come non vuole essere chiamato, e ovviamente lo apostrofa Gordon, facente tanto più "solerte ragazzo/garzone di drogheria,riscossore inviato dei conti non pagati") James...E come gli dice Gordon, in una delle tante, già tramandate a memoria fantastiche battute, -"Sai Brett, devi smettere di mettere in giro bugie su di me, o io non smetterò di raccontare la verità su di te."
    Sublime, applicabile a varie occasioni e persone, nella vita di tutti i giorni.
    Menzione speciale certo, e chi se lo può dimenticare per il più vecchio grande attore americano ancora in attività, che si alza pure con slancio dalle poltrone da solo a 95 anni suonati, il fantastico eli Wallach.

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  28. grazie napoleone!
    no no, eustaki definiva deludente non quello che ha scritto lui ma quello che ha letto nella rece ;-)

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  29. Napoleone, forse ho visto male...forse hai visto male tu...questione di diottrie...

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  30. messaggio di servizio per napoleone e francesco: 1 a 1 e palla al centro, ok? :D
    grazie!

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  31. mi piace molto quando i commenti diventano extension della rece, grazie napo. piccole precisazioni. i brani della colonna sonora sono tratti dal disco a firma eno/byrne everything... che è del 2008. è il secondo disco dei due dopo il fondamentale my life.. del 1981. il brano finale quello sì è un talking heads dell'83, dal poco riuscito speaking in tongue.
    scusate ma su certi nomi sono pignolo.
    altro grazie a napo per aver citato il mio post e a questo proposito, in un mio post di marzo(tullio avoledo)avevo inserito dei titoli tarocchi di film che speravo potessero piacervi ma si vede che non ho suscitato il vostro interesse, a me sembravano carini.

    un grande saluto a napo e roby.
    a proposito del nuovo logo, ma cosa fa la manina sinistra? è stato concellato qualcosa?

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  32. ahah! sì, quella mano sx "offesa" è in postura da spugnettamento effettivamente :D
    non è che non m'interessava il post dei nomi, è il tempo che manca... ciao ;-)

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  33. Roby, ho soppresso la virgola a bottigliate, non ti preoccupare.
    The social network è molto meglio del pur buono Money never sleeps.

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  34. grande mrford! molto gentile, davvero non avevo capito. :)

    caspita, devo dire che sia questo film che quello di Fincher suscitano sentimenti contrastanti, e non di piccole sfumature!

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  35. Allora...io mi permetto solo di ringraziare il grande Roby che ha pazienza con me e mi regala uno spazio per la mia passione cinefila...e ringrazio tutti quelli che nel bene o nel male hanno letto la recensione e commentato!

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  36. grazie a te Laura. :)
    certo che scegli dei film che sono delle belle gatte da pelare eh! ahah!

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  37. :P non c'è nessuna eliminazione di nessuna falange, il buon Roby corre come i cinesi mani basse e playmobilesche… :PPPPPPPP
    Eustaki: non sono pittrice figurativa (la quale mi trova estasiata ammiratrice fino al XVII sec con qualche eccezione per il XIX), son astratta anche nel tratto! RI-:PPPPPP

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