giovedì 17 gennaio 2013

Wild at Heart - Cuore selvaggio

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Cuore Selvaggio è uno di quei film che quando li vedi ti sorprendono e ti conquistano. Girato da David Lynch nel 1990, ha vinto la palma d’oro a Cannes soprattutto per volere di Bernardo Bertolucci che rimase molto colpito dal film.
Non aspettatevi lacrime e buoni sentimenti, questo film è saturo di situazioni grottesche al limite del sopra le righe, ma comunque risultano legate allo spirito dei personaggi che sembrano pazzoidi.

La storia narra di due giovani perdutamente innamorati Sailor Ripley (Nicolas Cage) e Lula Pace Fortune (Laura Dern) che scappano dall’opposizione della madre di lei, opposizione legata a un fatto delittuoso di cui la donna è colpevole, e di cui il giovane amante della figlia è stato quasi testimone dell’accaduto.
E’ un mondo selvaggio che ci viene presentato da David Lynch, che per questo film spinge talmente il tasto sulla violenza da superare qualsiasi pellicola da lui diretta, ma che nel contesto si rivela assai azzeccata.

E’ una storia d’amore si, ma sopra le righe, con personaggi che sembrano usciti da un posto a metà strada tra le fiabe e l’inferno, in cui spiccano i due giovani amanti, che sembrano essere i più puri dell’intera galleria di personaggi che sono talmente fuori di testa da sognare un mondo in cui il loro amore duri tutta la vita, un mondo dove possono vivere senza problemi, ma è davvero così?
David Lynch dirige un film dallo stile lineare, ma concentrandosi sulla storia d’amore tra l’altro tratta dal romanzo di Barry Gifford, che poi collaborerà ancora con David Lynch per la sceneggiatura Strade Perdute.

David Lynch sfrutta l’occasione per fare una storia meno legata ad eventi surrealistici, ma che nel contesto ne esalta il lato bizzarro dei personaggi. Perché Cuore Selvaggio è innanzitutto una storia in cui si mescolano i generi, e ne fanno una parodia ma nello stesso tempo ne esaltano i contenuti romanzeschi da fiabe romantiche, il lato magico e quello misterioso. Sappiamo benissimo che il cinema di Lynch offre personaggi legati alla psicologia dei protagonisti, che sono ben legati alle loro paure e ai loro timori – Vedi Eraserhead – non si smentisce nemmeno con Cuore Selvaggio, dove l’inconscio mostra la sua vena radicata.


Ma dove sta la magia di Cuore Selvaggio?
Presto spiegato, se pensate che Quentin Tarantino sia stato il primo a portare il pulp al cinema vi sbagliate di grosso, badate bene che le situazioni di violenza sono talmente presenti e avvolte al limite del grottesco – si pensi alla scena in cui Bobby Perù si fa saltare la testa col fucile, o alla scena del cane che si porta la mano sul muso – che per molti la visione può risultare strana; ma sinceramente parlando alla storia ci stanno bene.

Innanzitutto la caratterizzazione dei personaggi, stramba, la colonna sonora stile anni cinquanta, il mito di Elvis Presley presente con ben due canzoni cantate da Nicolas Cage – che tra l’altro offre forse la sua migliore interpretazione – il personaggio di Lula – ragazza sognatrice e folle allo stesso tempo – la psicotica madre – Diane Ladd che offre un personaggio di cattiva che mette i brividi – ricordiamo che la Ladd è la madre di Laura Dern (Lula).

Isabella Rossellini ha un ruolo marginale in questo film, una piccolissima parte, quasi un cameo.

Cuore Selvaggio è un cult movie di quelli che restano dentro dalla prima visione, di cui è impossibile dimenticarsi, e solo un regista come David Lynch è riuscito a dirigerlo.
Cosa fondamentale, il finale del film è molto diverso da quello del romanzo, Lynch ha voluto esaltare il trionfo dell’amore dei protagonisti regalando grandi emozioni.

In conclusione, un film da non perdere, soprattutto se amate Lynch o se state per conoscerlo, e ricordate che non tutto è come sembra, e le carte se vengono mescolate a dovere, mostrano sfaccettature differenti dei protagonisti e della storia.
ArwenLynch


13 commenti:

  1. sono d'accordo che questo, insieme a Leaving Las Vegas - Via da Las Vegas, è il miglior Cage. parlo di quelli che ho visto...

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  2. bellissimo, e avrei citato per "malattia" dei personaggi e quindi affine, anche Blue Velvet - Velluto Blu

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  3. è vero comunque sia ho conosciuto Cage grazie a Questo film, diretto da un David Lynch sulla via della maturazione, devo dire che mi è piaciuto sin dalla prima visione per me è un cult ^_^

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  4. Innegabilmente un bel film, ma è uno di quelli di Lynch che mi ha preso meno.

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  5. Una delle migliori opere lynchiane,fiammeggiante, lirica e tragica insieme, di grandissimo impatto visivo e rievocativo,-Miccichè all'epoca non lo capì affatto ma su certi aspetti vi vide abbastanza giusto-, che però dalla castrazione chimica non potrò purtroppo più rivedere stante l'alto tasso di nudo e di contenuto sessualmente scabroso.

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  6. Il film che ha anticipato il pulp al cinema. Uno dei meno considerati ma un Lynch al 100%, quindi bellissimo.

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  7. Risposte
    1. Dai qui è bravo, non confondiamo questo film con i filmetti che gira, però sinceramente parlando potrebbe evitare di scegliere film brutti eh? Lui è bravo come attore :)

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  8. bello bello bello..uno dei suoi film migliori..nonostante nicolas cage..eh eh

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  9. e 'nnamo su, come siete cattivi... Nicolas non è mica diventato famoso proprio per niente eh! :)

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  10. Si qui Cage è abbastanza valido,non era ancora giuggiolone come si è rivelato poi invecchiando,ha lavorato malissimo imho, da gone in 60 seconds in poi e in cose fatte di recente non ne parliamo (In Knowing per esempio,più inespressivo non poteva essere) comunque per me avrebbe meritato di fare la fine di Val Kilmer, li ho sempre messi sullo stesso identico piano, solo che Kilmer non avendo nomi forti alle spalle come li ha Cage è caduto un attimo in disgrazia,cage no ma lo avrebbe meritato alla stessa maniera.

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