mercoledì 22 febbraio 2023

Sono tornato

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Io non ho creato il fascismo, l'ho tratto dall'inconscio degli italiani. (Benito Mussolini).

Questa citazione alla conclusione del film sintetizza perfettamente il senso di questo gioiello del cinema italiano. Uno dei rari casi in cui un film riesce a fornire un ritratto della nostra società vero e impietoso, e lo fa fuor di metafora, pur partendo da un pretesto fantasioso.

Un Mussolini redivivo compare dal nulla in un giardino di Roma, 80 anni dopo la morte. Dopo un comprensibile spaesamento, geopolitico e tecnologico, prima grazie a un registra scapestrato che prova a farci un documentario, poi con una produttrice televisiva molto priva di scrupoli, diventa un fenomeno mediatico e social-mediatico di fama mondiale. Ci sarà un intoppo, nel finale, a questa sua irresistibile ascesa...
Nessuno gli crede, non può essere proprio lui, invece è Lui ma per tutti è un Comico, una Maschera, che non esce mai dal personaggio e per questo ancora più divertente. E' sempre lo stesso, non ha cambiato parere su nulla, appena riprende sicurezza e agio nei tempi moderni torna ai suoi atteggiamenti tipici, alle sue posture, al modo di guardare le persone, è il Duce in tutto e per tutto, e fa ridere... fa ridere???

Facile giudicare bene o male i personaggi del film, ma se ti immedesimi, se fingi di essere comparsa o attore nel film, nei vari ruoli, ti stupisci continuamente di te stesso. Quante volte avresti voluto dirgli "Bravo!"? Io ne ho contate almeno 2, e considerate che sono di sinistra. Le sue considerazioni sui social e sull'uso-abuso di termini stranieri (e altre cosine) mi sono risultate irresistibili. Uno di orientamento opposto al mio probabilmente ne avrebbe contate di più, ma poi si sarebbe lamentato per altre, così come io tirando le somme potrei lamentarmi di altre ancora, specularmente al mio alter ego di destra. 
Il vero tema politico è il populismo, come affermato da Luca Miniero: "Ci siamo ben guardati di far proporre a Mussolini una qualche soluzione ai problemi del paese (...) i suoi discorsi sono puro populismo, eppure quando arringa in televisione ci convince perché ci somiglia molto. Tocca ad una donna malata di Alzheimer ricordarci cosa ha fatto." .

Prima di scrivere questa rece mi sono guardato il documentario Benito Mussolini: anatomia di un dittatore, appositamente. Ho scoperto grazie a questo che fu lui a coniare alcuni aggettivi. Uno è "solare", lo cito solo perché lo detesto da sempre e sapere che è sua invenzione mi ha illuminato. Un altro, il più significativo, è "fascistamente", lo scrisse in una lettera; non era un neologismo, era una consacrazione, l'innalzare un'ideologia politica a filosofia di vita. Geniale, tocca ammetterlo.

Quanto fascista c'è in te? Quanto fascistamente vivi, pensi, agisci nella tua vita, sia attivamente che passivamente e forse, passivamente, è proprio il modo peggiore? A me "Sono tornato" mi ci ha fatto riflettere fino all'ultimo fotogramma. Se ne potrebbe parlare a lungo, partirebbero però tanti spoiler, me ne concedo solo uno. Il film, cito da Wiki: "...è un remake del film tedesco Lui è tornato (2015), in cui veniva raccontato l'ipotetico ritorno di Adolf Hitler nella Germania odierna e le sue conseguenze.... Per il suo lavoro sul soggetto del film, Guaglianone ha ricevuto il Premio Flaiano per la sceneggiatura". Ho letto che il remake è pure meglio dell'originale, ma è curioso che, quando nel film tedesco hanno girato per le strade di Berlino, improvvisando volutamente l'incontro coi cittadini contemporanei, molti aggredirono violentemente quel Hitler, inquietante evidentemente pur se frutto di finzione. Anche il finto Mussolini ha girato per Roma, a piedi o a bordo di una cabriolet d'epoca (anni '30 credo), ma nulla di tutto questo è successo, anzi. A parte qualche eccezione, i saluti romani si sono sprecati e molti, secondo me tutti, erano fascistamente sinceri...

Ultime considerazioni sul cast.
Poche parole su Gioele Dix che adoro, ma fa davvero poco e comunque lo fa bene.
Qualcuna in più su Stefania Rocca, ottima nell'interpretare l'arrivista del mondo televisivo. Brava, bella e impressionante quando, con la "TV del perdono", assurge spontaneamente a scimmiottare chi coi perdoni ci ha costruito un impero. La monnezza è ricchezza: lo sanno bene i malavitosi, altrettanto bene lo sanno conduttor* televisiv* .
Frank Matano mi è molto simpatico, quasi mi spiace dire che è la sola nota dolente. Nulla di gravissimo, solo alcune palesi lacune interpretative. Quando fa-sé-stesso, quindi il comico, il brillante, persino il cazzaro è bravo. Sul momento drammatico però, e ne ha uno che potrebbe essere veramente una bomba, è da rivedere. Potrebbe esserci un mio limite nel giudicarlo, prigioniero com'è ai miei occhi delle innumerevoli trasmissioni televisive a cui prende parte e spesso conduce.
Chiudo con Massimo Popolizio per concludere in bellezza. Interpreta Mussolini con una credibilità sconcertante, non mi stupisce lo stupore di chi l'incontrava per strada. Il famoso sguardo con cui fascistamente affronta ogni persona o situazione è riprodotto meglio dell'originale. Non fa la caricatura, non si piega ai cliché dell'imitazione, è Lui. Interpretazione da Oscar.

Luca Miniero (con Nicola Guaglianone co-sceneggiatore) è stato veramente bravissimo! Grazie, grazie, grazie. Un film che può accontentare o scontentare tutti, ma è un film per tutti, assolutamente da vedere.

Robydick



6 commenti:

  1. Si condivido, un ottimo film direi, e se lo dice una di sinistra come me ci devi credere

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  2. Senz'altro da vedere, anche solo per Popolizio (immenso). Quello che inquieta, come hai scritto anche te, è l'assoluta indifferenza con cui questo film è stato accolto in Italia, mentre in Germania il suo omologo (Lui è tornato) è stato campione di incassi e ha smosso le coscienze. Da noi invece la memoria storica è ormai prossima allozero... 🙁

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  3. grazie Kelvin. forse la memoria c'è, sai? ma è distorta. poi ok, c'è gente ai quiz televisivi che dice che il patto molotov-ribbentrop è posteriore al 1945, e lì allora alzi bandiera bianca

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  4. Per me addirittura superiore all'originale tedesco. Popolizio immenso, la prima comparsata nello show televisivo è da pelle d'oca.

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  5. cmq, non subitissimo, ma guarderò anche il "tedesco" prima o poi... adesso di hitler ne ho fin sopra i capelli tra visioni recenti e in corso

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