Felicity Huffman è interprete veramente eccezionale!
Trama in breve:
Beer è una transessuale di Los Angeles. Nel pieno delle cure e delle richieste per autorizzare il suo intervento e il suo ufficiale cambio di sesso
Recensioni di Film, SerieTV e Teatro di ogni genere, epoca e nazione
lunedì 27 marzo 2006
mercoledì 22 marzo 2006
I segreti di Brokeback Mountain
Un bel film.
Trovo che Crash abbia meritato l'oscar, è molto più intenso e particolare, ma anche questo è un gran bel film.
Vi risparmio la trama che avrete letto abbondantemente sui giornali. Oramai la storia dei 2 cowboy gay è arcinota. Per una buona oretta ci si chiede cosa avesse di così interessante 'sto film, nel senso che se al posto dei 2 uomini c'erano un uomo e una donna in amore "clandestino", la trama poteva essere la stessa. E poi, ripensandoci, il punto è proprio questo, che l'amore tra 2 uomini, soprattutto in zone tradizionaliste e perbeniste (soprattutto, ma non solo, secondo me) è clandestino per definizione. L'acutizzarsi di una serie di situazioni nelle vite "di facciata" che i 2 conducono rende la seconda parte del film sempre più apprezzabile e chiarisce benissimo a che livello di difficoltà la clandestinità conduce le loro vite, permeandole in ogni aspetto anche il più banale della quotidianità.
Grande merito del film è mostrare con delicatezza, evitando inutili eccessi riguardo a scene sessuali/erotiche, il vero aspetto della storia e cioè l'AMORE, difficile quanto sincero e durevole, tra 2 ESSERI UMANI.
A me era completamente sconosciuto il finale, molto drammatico e molto bello, solo che se ve lo racconto...
- piccola nota tecnica -
Eccellente la fotografia e ho apprezzato molto anche i giusti ritmi di montaggio, adeguati con gusto alla sceneggiatura.
Molto bella anche la musica.
Trovo che Crash abbia meritato l'oscar, è molto più intenso e particolare, ma anche questo è un gran bel film.
Vi risparmio la trama che avrete letto abbondantemente sui giornali. Oramai la storia dei 2 cowboy gay è arcinota. Per una buona oretta ci si chiede cosa avesse di così interessante 'sto film, nel senso che se al posto dei 2 uomini c'erano un uomo e una donna in amore "clandestino", la trama poteva essere la stessa. E poi, ripensandoci, il punto è proprio questo, che l'amore tra 2 uomini, soprattutto in zone tradizionaliste e perbeniste (soprattutto, ma non solo, secondo me) è clandestino per definizione. L'acutizzarsi di una serie di situazioni nelle vite "di facciata" che i 2 conducono rende la seconda parte del film sempre più apprezzabile e chiarisce benissimo a che livello di difficoltà la clandestinità conduce le loro vite, permeandole in ogni aspetto anche il più banale della quotidianità.
Grande merito del film è mostrare con delicatezza, evitando inutili eccessi riguardo a scene sessuali/erotiche, il vero aspetto della storia e cioè l'AMORE, difficile quanto sincero e durevole, tra 2 ESSERI UMANI.
A me era completamente sconosciuto il finale, molto drammatico e molto bello, solo che se ve lo racconto...
- piccola nota tecnica -
Eccellente la fotografia e ho apprezzato molto anche i giusti ritmi di montaggio, adeguati con gusto alla sceneggiatura.
Molto bella anche la musica.
domenica 19 marzo 2006
Mare dentro
Sentiremo altre volte parlare di questo bravissimo regista spagnolo, Alejandro Amenabàr, che nel 2004 ha prodotto questa pellicola. Ma l'ha solo diretta? No, l'ha ideata, sceneggiata
domenica 12 marzo 2006
Crash - Contatto fisico
Non so se ha meritato l'oscar come miglior film quest'anno, ma lo dico solo perché non ho visto ancora quelli che erano i suoi concorrenti.
Crash è, ad ogni modo, veramente un gran bel film.
Paul Haggis, questo il regista. Ne sentiremo parlare ancora, ne sono sicuro, perché la regia e il montaggio di questo film sono da strabuzzarsi.
Tante storie si incrociano in una Los Angeles post-2001, di miseria, razzismo, polizia violenta e generosa... nelle famiglie ricche come in quelle povere si sente sempre la mancanza, la difficoltà ad alimentare sani, normali relazioni umane e l'incertezza, l'insicurezza, la paura domina sempre e vive come contraltare della delinquenza, della malavita cinica. Nonostante una crudezza al limite del pulp, tutto è vissuto dallo spettatore, tutto è girato e montato in modo da produrre un effetto "realista" che mi ha stupito tantissimo.
Alcune scene, come il negoziante onesto che perde la testa e si ritrova, in stato di incoscienza desta, a sparare... non voglio rovinarvela.
C'è un po' di "un giorno di ordinaria follia", c'è un po' di "america oggi", c'è un po' di tanti bei film... c'è un po' di Altman nel modo di incrociare le tante storie con apparente casualità, c'è un po' di Spike Lee nel modo di denunciare il razzismo, c'è un po' di tanti bravi registi.
Crash è, ad ogni modo, veramente un gran bel film.
Paul Haggis, questo il regista. Ne sentiremo parlare ancora, ne sono sicuro, perché la regia e il montaggio di questo film sono da strabuzzarsi.
Tante storie si incrociano in una Los Angeles post-2001, di miseria, razzismo, polizia violenta e generosa... nelle famiglie ricche come in quelle povere si sente sempre la mancanza, la difficoltà ad alimentare sani, normali relazioni umane e l'incertezza, l'insicurezza, la paura domina sempre e vive come contraltare della delinquenza, della malavita cinica. Nonostante una crudezza al limite del pulp, tutto è vissuto dallo spettatore, tutto è girato e montato in modo da produrre un effetto "realista" che mi ha stupito tantissimo.
Alcune scene, come il negoziante onesto che perde la testa e si ritrova, in stato di incoscienza desta, a sparare... non voglio rovinarvela.
C'è un po' di "un giorno di ordinaria follia", c'è un po' di "america oggi", c'è un po' di tanti bei film... c'è un po' di Altman nel modo di incrociare le tante storie con apparente casualità, c'è un po' di Spike Lee nel modo di denunciare il razzismo, c'è un po' di tanti bravi registi.
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