Subito la prima scena ti porta ai vecchi fumetti della RAF. Aerei caccia ad elica si sfidano nel cielo con manovre spettacolari, ma non sono Spitfire e Messerschmitt. Quando atterrano alla base ci sono apparecchiature modernissime anche se le architetture ed anche le divise ricordano quelle della seconda guerra mondiale.
Diverse cose ci fanno comprendere che ci troviamo in un mondo strano, un futuro contaminato di passato (molto jap questa cosa). La guerra non sembra toccare la vita civile, che si svolge regolarmente ed i giornali non riportano altro che di battaglie aeree.
I piloti sono bambini, essi stessi lo sanno, che vivono come adulti, fumano, hanno relazioni anche sessuali, ma non crescono, forse non sono mai nemmeno nati. Sono dei Kildren, composizione di killer e children. La tentazione di spiegare chi o forse cosa sono è forte, solo che rovinerei la visione del film, allora lo lascio scoprire.
Curiosa ed estremamente metaforica, spiegata benissimo e testualmente senza sottintesi, è la guerra reale ma ritualizzata che ci viene raccontata. Il mondo, la gente, ha bisogno della guerra, delle sofferenze che riporta e rappresenta, possibilmente senza venirne toccata personalmente e soprattutto se quest'ultima condizione viene rispettata allora si tocca la perfezione. La guerra aerea è perfetta, a terra viene raramente percepita e siccome i morti devono essere Veri allora basta averne di orfani, senza parenti che li piangano. Sono aziende, delle specie di fondazioni, che si appaltano lo show.
Quante riflessioni si possono fare riportando il tutto nel mondo reale? Ho trovato questo modo di "denunciare" assolutamente geniale.
Il film ha 2 velocità. Lentissimo e filosofico nei dialoghi e nelle scene a terra. Velocissimo e spettacolare in aria, con delle scene da urlo. Disegnato a terra, digitale e sofisticato in aria. Colori di seta, il chiaro domina quasi sempre, come se il sole e le nuvole fossero una costante nella vita dei kildren.
Bellissimo, assolutamente da vedere. Adatto a grandi e piccini.
Oshii Mamoru è un regista da culto per gli intenditori del genere, autore della saga "Ghost in the shell", presto in questo blog nella versione film.