Film musicale per eccellenza, Capolavoro per me, famosissimo anche se forse non per le ultime generazioni. Come per
Tommy, lo devo riguardare ogni tanto, tale il mio legame con queste 2 opere che sono anche colpevoli di avermi iniziato all'ascolto del rock. Jesus Christ Superstar in particolare ho perso il conto delle volte che l'ho visto!
Per fornire una recensione di livello adeguato ho chiesto un contributo all'amico
Harmonica (al secolo Leandro), grande intenditore sia di musica che di cinema e anche della "età giusta" per commentarlo, nel senso che quando il film uscì era non solo già nato ma anche senziente. Ecco l'intervista che ne è venuta fuori:
robydick:
Inizierei col discorso musicale. E' un film del 1973 ma arriva dal lungo corso di un'opera teatrale, che poi è proseguita ancora a lungo dopo il successo strepitoso del film. Per introdurlo spieghiamo a tutti di che genere musicale parliamo? E' un genere musicale ancora vivo, che può trovare estimatori tra i più giovani? Gli artisti che lo interpretano erano già cantanti affermati?, penso a Carl Anderson, eccezionale Giuda di colore, ad esempio, ma anche ad altri.
Harmonica:
Iniziamo col dire che si tratta di un genere a cavallo tra rock e pop, un tipo di rock che affonda le radici negli anni '70, ma reso accattivante da canzoni orecchiabili che pescano però nella parte nobile della musica pop, penso a "Everything's Alright" di Yvonne Elliman e a "Superstar", insomma si può dire che gli autori sono partiti dal rock per arrivare a creare un genere a se stante che solo in questo tipo di rappresentazione si può ascoltare e che trovano un senso compiuto solo guardando l'opera nella sua interezza. Soltanto la canzone citata prima cantata da Yvonne Elliman è forse l'unica che si può ascoltare anche fuori dal contesto, tanto più che è stata coverizzata all'epoca da Claudia Mori e Celentano (e io all'epoca giovane bischerello credevo che fosse quella l'originale) e ricantata da Mina nel programma tv "Milleluci". E' il classico genere che un giovane può apprezzare soltanto assistendo al film o alla rappresentazione in teatro, facendosi coinvolgere dalla trascinante messa in scena, ma avrei dei dubbi che ascoltando questi brani sganciati dall'opera, possano essere apprezzati dal pischellume italico. Di quel che mi ricordo all'epoca, da undicenne che si affacciava al mondo del rock (posso dirti che fu il primo film che andai a vedermi da solo al cinema di paese, e che non ci capii una beata fava, salvo appassionarmi a quel genere musicale che di li a poco esplose nell'ascolto ossessivo di "Smoke on the water" dei Deep Purple, si può dire che nel mio caso fece più Gesù che Belzebù) i cantanti mi erano totalmente sconosciuti e anche successivamente non ricordo che abbiano avuto visibilità aldilà del film, salvo Yvonne Elliman che ritroviamo nella colonna sonora di "Saturday Night Fever" con il brano "If I can't have you", canzone notevole direi, tratta da un discreto album della cantante.
Di Carl Anderson, grande Giuda nel film e nella rappresentazione a Broadway, non ho ascoltato altro successivamente, ti dirò che nella sua carriera ha inciso nove album di genere vicino al jazz e al soul e che è scomparso nel 2004 a causa di una leucemia. Ted Neeley aveva dalla sua inciso un album nel 1965 con il suo gruppo "The Neeley Teddy Five", ma dopo questa non ricordo altre produzioni. Un breve accenno alle coreografie; col senno di poi, quei balletti sono stati rifatti con la carta carbone nei tanti varietà della tv italiana negli anni '70.
robydick:
Sembra incredibile oggi che si possa fare un film come questo, o come Tommy, interamente cantato, dialoghi compresi, proprio come un'opera classica. Che altri film o anche rappresentazioni teatrali importanti ci sono di paragonabili? Sono tutte rock o cosa?
Harmonica:
Un film così oggi lo vedo difficile da realizzare, perlomeno in forma classica, ti basti sapere che mio figlio undicenne quando ha realizzato che il film era tutto cantato mi ha apostrofato con un: "ma che roba é" ? In pratica anche nel cinema, perlomeno quello mainstream, c'è stata quella restaurazione che è avvenuta in altri campi, relegando questo tipo di produzioni al cinema indipendente o all'estro di registi fuori-schema, come potrebbero essere Bahz Lurman o Gaspar Noè. Pochi film come questo mi sovvengono nel cabezon, uno che si avvicina molto può essere senz'altro il "Rocky Horror Picture Show" , "Tommy" lo hai citato tu, ma voglio ricordare anche "West Side Story", forse il primo film rivolto ad un pubblico ggiovane, che strizzava l'occhio ai primi vagiti del rock, anche se rock, almeno musicalmente, non lo era. Ti potrei citare anche altri musical di Broadway che hanno avuto anche trasposizione cinematografica, quali "Grease" ,"Hair" oppure "Funny Lady" ma direi che siamo decisamente fuori dal rock inteso come quello ascoltabile in JCS. Si può dire comunque che la musica applicata alla forma film è nata con l'avvento del sonoro (il primo film fu non a caso "Il Cantante di Jazz") cosa altro non erano infatti i film di Fred Astaire vedi "Cappello a Cilindro" e "Seguendo la Flotta" tra gli altri, se non un pretesto per ascoltare canzoni e vedere ballare gli attori sulle coreografie del grande Busby Berkeley (il più grande scenografo che Hollywood abbia mai avuto, per inciso). Con l'avvento del rock invece siamo passati dalla forma classica del musical ad una messa in scena dove il o i protagonisti erano quei gruppi o cantanti che andavano per la maggiore, dove anche qui i film erano pretesto per ascoltare le hit del momento, anche se in alcuni casi, vedi "A Hard Day's Night" con protagonisti i Beatles, il racconto era funzionale alle musiche, con una rappresentazione pertinente. Sorvolo sui film musicarelli degli anni '60 e sui musical italiani recenti vedi quelli di Cocciante, mentre una menzione va fatta per il duo Garinei e Giovannini, dove se pur non avendo niente in comune con il rock, sapevano scrivere delle canzoni che sono ricordate ancora oggi. Potrei andare avanti per giorni a parlarti di musica nel cinema, ma direi che dovremo fare un'altro post.
robydick:
La storia è originalissima. Al limite del meta-cinema, assistiamo ad un gruppo di artisti "fricchettonissimi" che arriva ed alla fine ripartirà con un pullman, in mezzo tutta la rappresentazione. Alla luce dei tuoi "noti studi teologici" secondo te la vita di Gesù, rapportata a come presente nei vangeli, viene riportata fedelmente nella sostanza? Quanto è pretesto invece per rivolgersi all'attualità (degli anni 70 ovviamente)? Il fatto stesso di chiamarlo Superstar non fa apparire Gesù alla stregua di un divo?
Harmonica:
Sostanzialmente si, non vedo stravolgimenti al racconto evangelico, si tratta della passione e morte di Gesù Cristo, anche se chiaramente all'epoca soltanto le parti più moderne della chiesa, ovvero quelle più impegnate nel sociale e quindi a contatto con la vita di tutti i giorni lo capirono. Oddio, guardando più approfonditamente il film, in particolare nella caratterizzazione della Maddalena sembra quasi che fosse qualcosa in più di una discepola, quasi come una compagna, e anche Giuda è messo come coscienza critica del messaggio cristiano, preoccupato più di scacciare i romani dalla palestina che non ambire al regno dei cieli, quasi come un rivoluzionario che cerca giustizia nel presente. E la parte di Giuda nel film la vedo proprio come una specie di Malcom-X ante litteram, che pur essendo un credente, lottava per i diritti della sua gente nel presente e forse qui posso trovare un aggancio all'attualità dell'epoca, di più non so dirti, visto che ero poco più di un pischello, o per dirla alla fiorentina, un "naccherino". Sicuramente appellare Superstar Gesù Cristo è farlo apparire come un divo, cosa che non è lontana dalla realtà, penso che la figura di Gesù sia stata fatto oggetto, suo malgrado, di idolatria da parte della chiesa cattolica, facendo perdere nel tempo il messaggio originale del cristianesimo, messaggio che secondo me lo puoi trovare leggendo il vangelo gnostico di Tommaso, non a caso bollato come eretico dal concilio di Nicèa, dove furono codificati i quattro vangeli della chiesa cattolica, ma fortunatamente ritornato alla luce in una grotta di Nag-Hammadi negli anni '40. Se fosse stato quello il testo ufficiale, ci saremmo risparmiati un bel po' di guerre di religione e forse anche tante religioni "mistiche" non avrebbero avuto motivo di esistere.
robydick:
Quasi tutti i personaggi sono in qualche modo caricaturizzati, a parte Gesù, Maddalena e gli apostoli. Hai qualche preferenza tra questi, ce n'è qualcuno, o qualche scena in particolare che ti ha colpito? Tornando un po' alla domanda precedente, pensi che chi crede possa sentirsi offeso da quest'opera o, che tu sappia, c'è stato qualcuno o qualche istituzione ai tempi dell'uscita che ebbe da ridire? Faccio qualche provocazione a riguardo, ad es. Ted Neeley sembra l'icona ariana di Gesù con quei capelli biondi lunghi e la barbetta, e che dire del "negro" che fa Giuda? Io avrei invertito le parti, figurati, per essere anche più provocatorio.
Harmonica:
Su tutti la scena del Re Erode, in stile vecchio musical di Broadway, tra gay e drag queen e notevole pure la scena di Gesù davanti a Pilato, dove l'attore che interpreta il governatore romano è autenticamente stronzo, non come viene in genere rappresentato in altri film che ho visto, dove viene descritto come una persona piena di dubbi e tutto sommato indifferente.
Prova a dire quale istituzione si sentì particolarmente offesa dal film. Per aiutarti ti dirò che il nome inizia per V e finisce per aticano. So che il film venne considerato "blasfemo" dalle tonache nere, e se non sbaglio è passato in tv in prima serata solo nel 2005 su La7, altrimenti le poche volte che lo hanno trasmesso uno doveva fare le ore piccole. Ricordo pure delle furiose polemiche quando uscì, chiaramente dei gruppi stile Azione cattolica e CL, con picchetti fatti davanti ai cinema per non fare entrare le persone.
Riguardo ai due personaggi principali, io avrei rappresentato Gesù come un palestinese con tanto di kefhia, ma forse sarebbe stato troppo anche per un film come questo.
robydick:
Domanda "filler": dicci qualcosa di questo film, quello che vuoi e che nelle domande precedenti non hai avuto motivo d'esporre.
Harmonica:
Anche se oggi il film può apparire datato, secondo me è stata la miglior messa in scena della passione di Cristo che ci abbia dato il cinema. Lontana anni luce dai santini alla Zeffirelli e dalla pornografia di un Mel Gibson, JCS è un film che ci mostra Gesù come una persona comune, senza quell'aura mistica che troviamo nei film citati, dubbioso e impaurito da quella che sarà la fine della sua missione; morire per tenere fede ai propri ideali. Trovo anche la figura di Giuda ben lontana dall'infame traditore che è stato descritto dai vangeli, perlomeno quelli canonici, anche lui dubbioso su quale fosse la reale missione di Gesù, ritenendolo troppo morbido nei confronti dei romani e secondo la mia visione del film, lo tradirà non per soldi ma per il tradimento di quegli ideali "antiromani" che Giuda propugnava. Che poi se leggi la figura di Giuda nel vangelo apocrifo a suo nome e pubblicato per la prima volta recentemente, è totalmente diversa da quella che ci è stata descritta. Qui abbiamo una figura che non tradirà, ma eseguirà gli ordini di Gesù, per far si che il corso degli eventi da lui preconizzati si avverassero.
Insomma, da una vicenda divina, una classica storia terrena dell'umanità.
p.s. Una curiosità: lo sai che l'attore che interpreta Pietro diverrà un famoso attore di film porno?
Non so cosa mi stupisce di più: il vatikanen che dice "diese film ist verboten!" o Pietro pornostar. Nessuno stupore invece nello scoprire che l'amico Leandro è esperto anche di cinema porno, la sua tuttologia non conosce limiti.
Scherzi a parte, un grazie ENORME a Harmonica!
E mi raccomando, dello stesso regista c'è un altro Olimpo da non dimenticare: "
Fiddler on the Roof - Il violinista sul tetto".