domenica 22 marzo 2009

The Wrestler

5
Crepuscolo e commiato di Randy Ram Robinson, lottatore professionista di wrestling all'apice del successo negli anni '80 ed ormai relegato a combattimenti di bassa lega o di revival.

E' una storia dalla trama già scritta e per certi aspetti più volte vista, magari dedicata a qualche mito del pugilato o comunque di sport violenti, di quelli che lasciano segni indelebili sul fisico e sulla psiche di chi li pratica a lungo.

Un bel film, completamente appoggiato sulle grosse spalle di Mickey Rourke, che sono anche il soggetto costante delle riprese. Senza Rourke probabilmente avremmo assistito ad una ciofeca terribile. Il film E' lui, non per istrionismo, affatto, ma per la compartecipazione dell'attore nel personaggio, quasi fosse un'autobiografia. La naturalezza con cui esegue ogni scena, il suo aspetto, l'anti-divismo, l'assenza di compiangimenti, tutto è semplicemente perfetto.

Interpretazione eccezionale.
Sceneggiatura "così così".
Cinema... poco, per come io l'intendo. E' in bilico tra realismo e fiction senza una scelta precisa.

Da vedere.

giovedì 12 marzo 2009

Village of the Damned - Il villaggio dei dannati

7
Un grande classico del cinema fantascientifico, tratto dal romanzo I figli dell'invasione (1957) di John Wyndham.
In un paesino inglese avviene uno strano black-out: tutti gli essere viventi s'addormentano di colpo, per ore. Al risveglio nessuno se ne spiega la ragione, nemmeno chi, da fuori, ha assistito desto all'evento. Dopo 2 mesi, incredibilmente, tutte le donne fertili del paese risultano essere gravide e tutte partoriranno, lo stesso giorno, dei bambini dalle caratteristiche somatiche ed intellettuali estremamente fuori dal comune, che crescendo cercheranno d'imporsi...

Thriller oltre che fantascienza. Un breve e godibilissimo film, senza effetti se non minimali, tutto improntato alla storia, alle conseguenze di un simile evento, alle curiosità della scienza.
Molto bello.

martedì 10 marzo 2009

Entre les murs - La classe

5
Una classe alla fine della scuola secondaria, nella multietnica periferia parigina. Un intero anno scolastico vissuto quasi interamente fra le mura della classe stessa durante le lezioni di lettere.

Molto interessanti le modalità di produzione di questo film.
La storia è interamente tratta dal libro del giovane professore François Bégaudeau "Entre les murs" (che è anche il titolo originale del film, il libro invece nella ed. italiana si intitola appunto "La classe"). Cantet non s'è limitato a "prendere" il libro ma ha voluto lo stesso autore come professore e quindi principale protagonista. Il film, che assomiglia molto ad un reality anche per le modalità di ripresa, è in realtà studiatissimo a tavolino ma si avvale, per i protagonisti principali, di attori non professionisti. Anche gli studenti sono appunto studenti: una 50ina di loro hanno seguito un corso di recitazione e poi 25 sono stati selezionati per comporre la classe. Persino i genitori dei ragazzi selezionati sono poi, a loro volta, attori.

Il risultato di tutto ciò è decisamente stupefacente. L'interpretazione di Bégaudeau è degna di un attore importante, così come quelle di alcuni alunni.

Due ore intense. Ben studiate, nei tempi e nei dialoghi. Materia, l'educazione, davvero difficile ed "entrare" in una classe è affascinante. Il linguaggio dei ragazzi e soprattutto il modo con cui si confrontano con l'adulto professore, in contraddittori da dove sembra impossibile uscire, tiene incollati al video, almeno questo è l'effetto che fa ad un adulto come me che ha figli proprio in quella difficile fase della vita.

Da vedere.

domenica 8 marzo 2009

Romance & Cigarettes

5
Sottotitolo potrebbe essere "Attenti alle rosse", sono donne potenzialmente fatali, come Tula, la giovane che fa innamorare ed è innamorata di Nick, il marito di Kitty, rossa anch'essa.

Mutuando l'espediente di Parole Parole Parole (splendido film di Alain Resnais), Turturro ci racconta gli amori, nella gioia e nel dolore, di Nick, Tula, Kitty, delle loro 3 figlie, di amici e conoscenti, alternando realtà e sogno, l'immaginazione dei protagonisti stessi, facendo cantare agli stessi attori famose canzoni che parlano d'amore e del rapporto tra i sessi.
Spicca "Quando m'innamoro" che compare ben due volte, cantata sia in inglese che in italiano. Fantastica "It's a men's men's world" di James Brown in un momento particolare della storia. Tante sono le bellissime e famose canzoni che grazie ai sottotitoli di traduzione si apprezzano particolarmente nel contesto in cui vengono inserite.

Divertentissimo musical (o film musicato), che lascia un po' basiti per l'incredibile quantità di espressioni e descrizioni esplicite di atti sessuali, che non t'aspetteresti, per non parlare di locuzioni non certo da educande che abbondano. Superato lo stupore, se ne apprezza l'assenza di volgarità e si ride, molto.

Bravissimo Turturro! Attore che apprezzo molto, m'è piaciuto tantissimo in questa opera prima come regista e sceneggiatore, ottimamente coadiuvato dai fratelli Cohen dei quali se ne intravede lo stile. Christopher Walken, James Gandolfini, Kate Winslet (splendida Tula), Steve Buscemi, Susan Sarandon: far cantare questi attori è stata una bella idea.

Da vedere.

sabato 7 marzo 2009

Skinheads - Romper Stomper

3
La vita di una banda di teste-rasate filo-naziste di Melbourne. Hando (un bravissimo Russel Crowe) è il capo e l'ideologo della banda, "la sua bibbia è il mein kampf di hitler".
Tutti i nemici storici dei nazisti sono loro nemici, e vanno pure oltre se possibile, ma i numeri uno sono i "musi gialli" vietnamiti che stanno "colonizzando" il loro quartiere, comprando case e gestendo attività commerciali.

Dopo l'ennesimo pestaggio subito i vietnamiti però reagiscono in massa, in un numero tale da mettere in fuga la banda. Più di uno skin viene linciato, e inizia la guerra. Una guerra contro tutto e tutti, una degenerazione continua, fino al finale.

Violento e crudo, la narrazione mantiene un ritmo continuo e costante nella violenza. E' questa mancanza di "picchi" che mi ha stupito, a sottolineare l'assurda vita e mentalità di questi pazzi furiosi che poi, salvo eccezioni, presi singolarmente manifestano tutte le loro debolezze. La loro è una inettitudine da branco e questo messaggio emerge perfettamente.

Merita una visione.

Il piacere è tutto mio

0
Louise ha una vita sentimentale, e soprattutto sessuale, con François estremamente soddisfacente. Lei ama fondamentalmente fare sesso, non è portata ai sentimenti. Poi improvvisamente il giocattolo si rompe: sparisce il clitoride. O così lei dice, almeno.
Inizia una spasmodica ricerca della soluzione. Il problema è meccanico o cosa? E' certamente un problema gravissimo non provare piacere nel sesso, questo è sicuro! Amici, parenti, con risposte assortite e mai soddisfacenti, ed anche sessuologi, stregoni, tutto vale.

Commedia leggera e divertente, con una non banale esposizione della vera realtà della sessualità femminile.

The Millionaire

4
Un ragazzo delle baraccopoli di Bombay, che di mestiere fa "il ragazzo del the" in un call center, sta per vincere al quiz televisivo "Il milionario" la cifra di 20 milioni di rupie. Ne ha già vinti 10, potrebbe fermarsi, ha già stupito tutta l'India e il contrariato conduttore, ma decide di continuare.
Possibile che un ragazzo cresciuto senza alcuna istruzione, tra le peggio brutture possibili dell'umanità, riesca a vincere un premio che nessuno prima di lui è stato in grado? Viene chiamata la polizia ed accusato di essere un imbroglione. Picchiato, torturato, non può confessare nulla perché nulla ha da confessare. Allora, ancora arrestato, gli chiedono di giustificare la sua conoscenza delle risposte e a questo punto iniziano i lunghi flashback in cui Jamal Malik racconta la sua vita.

Se ne vedranno di tutti i colori. Cose drammatiche e indicibili, altre estremamente divertenti, sempre intensamente. La vita dei bambini poveri dell'India ripercorrerà in tanti punti la storia dello stesso paese, vista però "dal basso". Risparmio il finale per la visione.

Un film proprio bello!
Danny Boyle troverà anche modo di esprimere il suo incredibile talento per le scene di azione in alcuni dei momenti più critici della storia.
Oscar strameritati.

giovedì 5 marzo 2009

L'arpa birmana

0
E' un grande classico del cosidetto "cinema pacifista", da tempo dovevo vederlo.
Sono abbastanza allenato ai film lenti, lirici, ma capisco che a un cinefilo moderno potrebbe portare all'esasperazione. Consiglio: tenere duro, fino alla fine, perché è un grandissimo film che va compreso e nel finale, emotivamente toccante, spiega la chiave di lettura.

Tratto da un romanzo di Michio Takeyama, il film è la storia di un plotone giapponese in ritirata dalla Birmania, ed in particolare di un soldato, Mizushima, che con grande talento e da autodidatta, in piena guerra, ha imparato a suonare appunto l'arpa birmana. La sua musica accompagna sempre i canti del plotone e spesso anche viene usata come mezzo per trasmettere segnali.

Mizushima non ha, però, solo talento musicale. E' anche un uomo particolarmente sensibile e di grande umanità. Durante la ritirata il plotone viene fatto prigioniero dagli inglesi. Durante il tragitto verso il campo di concentramento viene chiesto a Mizushima di convincere un gruppo di soldati giapponesi, asserragliati su una collina, ad arrendersi. Non riuscirà nella sua opera e lui sarà l'unico sopravvissuto al bombardamento che ne seguirà.

I suoi compagni lo crederanno morto mentre invece viene salvato da un monaco buddista che lo curerà, non solo fisicamente. Guarito, inizierà un viaggio impegnativo per raggiungere il resto del plotone, ma durante il viaggio vedrà innumerevoli morti, suoi connazionali, giacere all'aperto in preda a necrofagi: nessuno in birmania seppellisce i morti stranieri. Sarà una visione fatale e quando tornerà dal plotone ...

La morte, l'orrore fondamentale della guerra, è il tema.
La pietà, il rispetto dei valori umani, la necessità.
La musica, l'anello di congiunzione tra l'uomo e la sua spiritualità, una soluzione.

Bellissimo.

martedì 3 marzo 2009

Burn After Reading - A prova di spia

0
Si può far ridere con un film che sembra serio? Decisamente sì!
Il film parte come un thriller. Un agente della cia viene dimesso e decide di scrivere le sue memorie, ma al tempo stesso la moglie, che vuole separarsi da lui, per procurarsi ogni documento possibile sul marito salva tutti i documenti del suo computer su un cd. Il cd viene smarrito in una palestra e trovato da un ragazzo un po' ingenuo e da una donna attempata smaniosa di soldi per potersi operare esteticamente, i quali tentano di ricattare l'ex agente per ottenere un riscatto in cambio del cd. L'ex agente non è proprio disponibile a cedere e... cominciano una serie infinita di "equivoci", situazioni grottesche, "un cazzo di casino" tanto per usare i termini della cia.

Nella vita si fanno cose assurde anche per ottenere piccoli risultati. Occuparsi d'intelligence può portare a pensare tutto come frutto di "intelligence" anche quando è solo casuale. Ci sono tanti retrogusti a questo film, che diverte tantissimo e fa pensare.

Molto bello.

lunedì 2 marzo 2009

To Be or Not to Be - Essere o non essere

0
Mel Brooks interpreta (felicemente) e produce il rifacimento di "To be or not to be" del 1942 (tit. italiano "Vogliamo vivere!"), di Ernst Lubitsch, unanimemente considerato un capolavoro.

E' la bizzarra storia della compagnia comico-teatrale di Bronsky che, dopo l'invasione tedesca del 1939, trasferisce il suo talento dal palcoscenico ad azioni di controspionaggio e di salvataggio di ebrei. Tra gag divertenti, travestimenti, giochi di equivoci, tutto estremamente improbabile ovviamente, nella più classica delle commedie, si vivono i drammi delle deportazioni.

Film leggero e piacevole.
Non sono però in grado di fare un confronto con Vogliamo Vivere, che non ho visto, ma che sicuramente, per l'anno di uscita, deve aver rappresentato un qualcosa di estremamente coraggioso.

domenica 1 marzo 2009

Nói Albinói

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Nói è un ragazzo adolescente che vive in uno sperduto fiordo islandese, uno di quei luoghi ai bordi della civiltà, sperduto e costantemente immerso nel gelo e nella neve. Senza madre, un padre allo sbando e sempre ubriaco, vive con una silente e depressa nonna paterna una vita che vorrebbe fuggire.
Intelligentissimo, si comporta invece come uno "scemo di paese" (alcune scene sono estremamente esilaranti), ma il suo è solo un rifiuto a vivere secondo un "programma" predefinito. Sogna ben altro, soprattutto quando Iris, una bella ragazza che viene dalla città, tornerà a vivere nel fiordo e della quale s'innamorerà.
Il tragico finale sembrerà la sola via d'uscita.

Discreto film, affascina molto soprattutto per l'inconsueta ambientazione, almeno per un mediterraneo come il sottoscritto.