lunedì 10 luglio 2006

I Quattrocento Colpi

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Opera prima di Truffaut che, a quanto ho letto, lo impose subito all'attenzione del mondo del cinema con riconoscimenti ovunque in europa.
La cosa non mi ha per nulla stupito.

Antoine è un bambino che rappresenta il tipico figlio del sottoproletariato parigino, avuto illegittimo dalla madre e poi riconosciuto dal patrigno per dargli un cognome. Rapporto, quello tra i genitori, con perigliosi alti e bassi che non aiuta affatto il bambino (un jean-pierre laud in erba, bravissimo) il quale non tarda a manifestare, sia in casa che, soprattutto, a scuola, spirito ribelle ed anarchico, con un grande desiderio d'indipendenza. Con il compagno di banco e complice René finirà, alla ricerca del denaro, per rubare e vivere d'espedienti, fino al punto che saranno i genitori stessi a procurargli un destino segnato.

Ci sono aspetti poetici e di denuncia al tempo stesso in questo film, verso una scuola che non sapeva proteggere ragazzi come Antoine e verso il sistema sociale che trasformava i riformatori giovanili in "campi colonia" per ragazzi difficili ma soprattutto indesiderati dalle famiglie.

A me ha ricordato prepontemente la figura di Gavroche, il monello dei Miserabili meravigliosamente descritto da Hugo in pagine da scolpire nella roccia. Mi ha veramente commosso in molti momenti questo ricordo.
Se però, grazie alla maestria del sommo scrittore, Gavroche è diventato figura epica con il suo eroismo alle barricate parigine del 1832 (tanto che "gavroche" è sostantivo francese indicante appunto il monello di strada), il povero Antoine, neo-gavroche del XX secolo post-bellico, è soltanto una vittima anonima e infelice, condannato a correre e correre, senza sosta, per il resto della sua vita alla ricerca di un'identità più difficile per chi, come lui, cresce come un indesiderato, privo d'affetti.

Grandissimo Truffaut, Grandissimo!
Ho impiegato tanto a scoprirlo ma meglio tardi che mai.

4 commenti:

  1. Il film a cui sono più legato! Mi ha fatto conoscere Truffaut e il cinema d'autore.

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  2. una delle opere prime meglio riuscite in assoluto. Truffaut poi ha saputo mantenere costante il suo livello, persino migliorarlo ancora, per me il più grande regista di tutti i tempi.

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  3. Capolavoro assoluto, nient'altro da dire...

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