martedì 4 settembre 2007

La camera verde

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Sceneggiato, diretto ed interpretato dallo stesso cineasta, è ispirato ad alcuni racconti di Henry James, uno in particolare: "L'altare dei morti".

Ambientato negli anni '30, il protagonista è uscito indenne dalla guerra del 15-18 pur avendola combattuta. Poco dopo la guerra sposa il suo grande amore, che però muore pochi mesi dopo il matrimonio. L'essere sopravvisuto ai propri compagni di battaglia ed alla propria moglie lo porta a cercare coi morti un rapporto diretto, una relazione che sfocia in un rispetto maniacale ed in una ossessiva volontà di rendere felici i morti, ignorando però i vivi.

Il finale, che sarà un po' forte e di grandissima coerenza, rispetterà il suo inconscio desiderio.

Film crepuscolare e sconvolgente.

2 commenti:

  1. Non ci sono parole, questo film è meraviglioso. E' uno dei film più intimisti di Truffaut, hai usato due aggettivi perfetti "crepuscolare" e "sconvolgente" come la fotografia di Néstor Almendros e le musiche di Maurice Jaubert.

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  2. ciao Doinel e benvenuto! a giudicare dal titolo del tuo blog devi essere un cultore di Truffaut ;-)
    il grande regista ha dovuto sopportare le mie prime e acerbe recensioni, ma è il mio più grande mito di sempre.

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