lunedì 30 gennaio 2023

Warrior

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Ecco, questo è il Cinema, quello che nemmeno una maiuscola può enfatizzare come merita. Una miscela efficace di trama, immagini, interpretazioni che ti fa vibrare la spina dorsale.

L'MMA (mixed martial arts) gode di cattiva fama. Non di rado loschi figuri che la praticano si rendono protagonisti di deprecabili (terribili nel caso della morte di Willy) fatti di cronaca. Sono le pecore nere che fanno più rumore delle innumerevoli bianche che in silenzio faticano, lottano, nella boxe e nella galassia delle arti marziali, sport che insegnano anzitutto rispetto per l'avversario e per l'uomo.

Qua si parla di un compendio, dove tutte le forme di lotta sono ammesse nello stesso combattimento, con un minimo canovaccio di regole. Nella gabbia si consuma lo spettacolo che più di ogni altro, nei nostri tempi, ricorda gli antichi Gladiatori.

Che si sia estimatori o meno di questo sport, Warrior non lascia indifferenti. Il rodato tema del combattimento come sport di rivalsa, di rinascita è perfetto e O'Connor vi aggiunge qualche elemento grazie anche alla splendida idea di avere due protagonisti, che sono fratelli: i temi della redenzione e della ingiustizia sociale, senza porvi enfasi o beatificazioni. Giusto così, si parla di uomini che lottano fuor di metafora, con testa e corpo.

Le rughe sul viso di Nick Nolte sono valore aggiunto. E' padre e allenatore dei due fratelli come, nel reale ma solo idealmente, dei due attori principali. Tom Hardy merita particolare encomio per un evidente, estremo lavoro operato sul proprio corpo e il suo Tommy è meraviglioso, una furia, meravigliosamente Credibile.

Robydick



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