martedì 10 gennaio 2012

The Driver - Driver l'Imprendibile

18

Appena possibile guarderò l'ottimo remake di Nicolas Winding Refn, "Drive" splendidamente descritto qua da Napoleone. Intanto mi sono ripassato il Capolavoro d'origine, perché sì, questo è un Capolavoro di genere con la maiuscola, senza se e senza ma. Quale genere? Forse qua ne è stato fondato uno. Thriller e Azione non bastano a catalogarlo.

Il Pilota (Ryan O'Neal, un'icona dopo questo film) è un manico da paura a guidare le macchine. Sfrutta il suo talento al servizio di rapinatori. Loro fanno la rapina, lui li trasporta per la fuga. Mai acciuffato. Lo chiamano Cowboy, soprannome non casuale. Parla pochissimo, glaciale anche alla guida, e non è vero che non usa la pistola: solo quando serve. Nessun errore è ammesso, ingaggiarlo costa molto caro, difficile averlo in squadra ma è il migliore e se ne dubiti te ne dà prova devastante. Un Samurai del volante.

La Giocatrice (Isabelle Adjani, bella come non mai, sembra disegnata da Milo Manara) pare "una cowboy". Anche lei rischia nella vita, ma solo soldi, come farà notare a Il Pilota. Attrazione fatale, lo proteggerà, ma niente amore, né sesso. Ogni minuto di vita è già da brividi. Non ci sono garanzie e questo per Il Pilota, se detto chiaro, è la migliore garanzia.

Perdi tempo durante il film a cercare i nomi dei personaggi. Non ne hanno. I titoli di coda spazzeranno i dubbi: si chiamano solo coi loro "compiti assegnati". Geniale Walter Hill, che "The Driver" se l'è anche scritto. L'attenzione è tutta sul ruolo.

Si ha un gran dire certe volte dei film c.d. Puri. Eccolo, questo lo è. Un'ora e mezza tesa, sempre. Spettacolo ineguagliabile delle scene d'inseguimento e qua non c'è CGI, c'è carne e lamiere. Forse il vero degno erede di "Bullitt" al quale deve certamente molto, come tutto il cinema con inseguimenti motoristici dal 1968 in poi, ma senza riverenza e Ryan O'Neal può guardare a testa alta Steve McQueen, almeno per una volta nella vita.

Questo film mise d'accordo tutti, critica (tranne qualche parruccone) e pubblico. Cose che riescono di rado. E' magico. Ha realizzato quella che alcuni chiamano Synchronicity, che nel Cinema significa commistione perfetta di immagini (è un film notturno, i fari e le luci si esaltano), musica (pochi e dosati tocchi curati da Michael Small), interpretazioni (già descritte). Puoi guardarlo più e più volte, proprio come fai con un fumetto che ti piace e il paragone calza alla perfezione.
Visione obbligatoria.
Robydick


18 commenti:

  1. Bullit, The Driver e Drive, tre film perfetti, secchi come un cazzotto nel plesso solare, asciutti senza fronzoli. Tutto il contrario della ciofeca che ho visto ieri sera su sky cinema1, ovvero "The Unstoppable" di Tony Scott, meglio dire "The Unsopportable". Mamma mia....

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  2. Ancora non hai visto drive!? O_O
    Peccato tu non possa vederlo al cinema a sto punto. Chissà se vincerà l'oscar, non lo vince mai chi vorrei.. Io invece cercherò questo e anche Bullit :)

    PS: the Unstoppable non mi è dispiaciuto, è un filmetto in perfetto stile Tony Scott. E il treno sembra davvero veloce veloce. Aspetto da un anno e passa Prometheus, del fratello Ridley.

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  3. un CAPOLAVORO con tutte le lettere maiuscole!

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  4. Supercult.
    Walter Hill in una delle sue prove più toste e convincenti.
    Serratissimo e ancora oggi una lezione di stile.

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  5. ragazzi, d'accordissimo con tutti! :D

    non mi pronuncio su unstoppable, non l'ho visto...

    eh lo so, Drive me lo sono perso e non è il solo, che vuoi fare Gus. appena possibile rimedio

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  6. Ho dovuto guardarlo due volte.
    Alla prima ero come vagamente distratto dalla Adjani, sai com'è.
    Comunque lo preferisco al pur bellissimo Drive.

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  7. caro runner, hai tutta la mia più partecipata comprensione, ahah!

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  8. Capolavoro settantesco celeberrimo con un grande Ryan O'Neal all'apice della carriera attoriale reduce da nientemeno che "Barry Lyndon",un grandiisimo Bruce Dern nel ruolo a lui tanto congeniale dell'isterico e del nevropatico, le cui sequenze d'inseguimento automobilistico sono ancora oggi fra le vette assolute del genere, sicuramente superiori a quelle del pur eccellente "Drive" di Refn, che paradossalmente, proprio nelle sequenze d'inseguimento troppo brevi e sveltamente risolte (e troppo poche, nell'intero film) ha il suo unico "punto debole". E pensare che, di un capolavoro come questo di Walter Hill, all'epoca della sua prima uscita americana come anche qui, molti critici non lo tollerarono affatto, e non soltanto quelli più "parrucconi"...ad esempio, il celebre Vincent Canby del New York Times scrisse che..."[...]si tratta del tipico film dal grande sferragliare automobilistico di ferraglia e di gomme che stridono l'asfalto fumanti, quale dopo un'ora e mezza della sua visione ti lascia soltanto un retrogusto pizzicante sulla lingua, come di gomma di pneumatico bruciata, che potrebbe entusiasmare e soddisfare solo i rappresentanti ad un convegno della GoodYear (!)"

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  9. cazzo che vergogna, non aver citato Barry Lindom per O'Neal... meno male che mi vieni sempre in soccorso Napoleone, grazie :)

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  10. La città, come immenso flipper notturno dalle luci scintillanti, i personaggi come figure che si stagliano su un paesaggio di geometrica spazialità, teso e perfetto. The Gambler/Isabelle Adjani, The Driver/Ryan O'Neal, The Detective/Bruce Dern. Il solito eccelso senso dello spazio, del tempo, e dell'unità dell'azione, di Walter Hill. Ma la sera, dove sono finiti tutti?

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  11. escono Napoleone, vanno in giro, al cine, dai partner.... buon per loro!

    ma la città qual'è? qualche saliscendi mi ha fatto pensare a san francisco, ma non ne sono sicuro

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  12. Los Angeles. L'inseguimento iniziale di "Drive" e' girato pedissequamente dove e come fu girato quello di "Driver", sopra il celebre e immortalato in innumerevoli film e telefilm, ponte sullo scolmatore della Città degli Angeli.

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  13. gran film,davvero..il remake..sì,discreto...

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  14. Comunque, "Drive" di Refn ne contiene tantissimi elementi è vero, ma non è, un vero e proprio "remake", tantomeno dichiarato. E' vero che è straordinario, come spero ho avuto buona riuscita nell'esprimere, anche da queste parti, io stesso. Ma sai com'è, se non sei un pischello pisciaaletto ventenne,che non sa nulla e nemmeno gli interessa del cinema ante-"Il Signore degli Anelli" e "Kill Bill", e come noi invece ti ricordi bene appunto, del film di Walter Hill, non potrai che rispetto ad esso trovarlo comunque inferiore.

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  15. cazzo, Napoleone, ma le sai proprio tutte! :D

    uff... devo proprio vederlo quello di Refn. appena esce il dvd provvedo

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  16. Ho letto solo ora questa rece. Io il film di Walter Hill l'ho visto alcuni anni dopo l'uscita, in tv, e pur trovandolo interessante e ben fatto lo ritengo inferiore al film di Refn, che, come avete giustamente sottolineato, non è un vero e proprio remake, è un gran capolavoro con un nuovo grande attore (meglio di O'Neal). Forse dovrei rivederlo, magari al cine.

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  17. al cine sarà dura, ma ci sono ottimi dvd. come dici, è ormai evidente che sono film diversi, pongono l'accento su aspetti diversi. questo però lo riguarderei ;-)

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  18. Grazie Alligatore per l'interessante e argomentata digressione, ma, "Drive" non e' e l'ho detto, se non per la colonna sonora , superiore a "Driver" di Hill..., e senza il minimo sentore di polemica, di che anno sei Alligatore...Se non hai almeno 35 anni, e' soprattutto per questo, che ti sembra superiore il film -pur bellissimo, lo ribadisco, ma senza quello di Hill, seppur non e' un remake dichiarato, non avrebbe neanche potuto esistere, come film- il film di Refn. E un'ultima cosa, Gosling e' bravo, ma non scherziamo, hai mai almeno dato un'occhiata, alla filmografia di Ryan O' Neal negli anni '70... Hai mai visto "Barry Lyndon"...? L'ha scelto Kubrick come protagonista eccelso di un film di 180', e tra i capolavori assoluti non solo della storia del cinema com'e ovvio trattandosi di Kubrick, ma anche della sua stessa filmografia irraggiungibile.

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