Parliamo di Disney. Mica robetta. Per quanto possa odiare con tutte le forze la produzione degli ultimi venti anni, ci sarà sempre un manipolo di pellicole alle quali è difficile rinunciare. Tra queste, anche "The Aristocats", si, nonostante non lo consideri un capolavoro.
Il mio amore viscerale per "I Tre Caballeros" (uscito il 21 dicembre 1944 a Città del Messico e il 3 febbraio 1945 ufficialmente negli Stati Uniti) mette in ombra altre produzione meritevoli, questione di gusti, come al solito, e ho sempre pensato a "Gli Aristogatti" come alla versione gattara di quel capolavoro de "La Carica dei 101" (da non confondere con "La Caricarono in 101", please), film per molti versi straordinario, irripetibile, tuttavia mi pare un poco ingeneroso metterla in questi termini, poichè il film con i felini ha una sua identità e un valore che va oltre il mero ricalco di situazioni già accennate. Basterebbero la coppia Napoleone e LaFayette e il maggiordomo Edgar a garantire l'immortalità filmica al parto disneyano, con quell'inseguimento strepitoso piazzato subito dopo l'inizio della vicenda. Certo Madame Adelaide è roba da intossicazione alimentare, terribile, stucchevole, che ti viene voglia di dare fuoco al film, così come le due oche, impareggiabili rompicoglioni, ma nella totalità queste piccole cose si fanno perdonare, più o meno.
Siamo ancora nel reame di Sua Maestà Wolfgang Reitherman, uno dei Nine Old Men, i grandi vecchi dell'animazione, e si vede, impossibile non ammirare la qualità dei disegni, la tecnica rivoluzionaria che ha dato ai film Disney quel gusto particolare e inimitabile che ancora oggi mi entusiasma più della computer grafica. Vabbè, de gustibus, comunque qui ci sta un bel però grande come una casa, perchè la scena con Scat Cat e i gli altri gatti che vanno via di jazz nella palazzina, precipitando di piano in piano è ancora materiale da mangiarsi, anzi pucciarsi nel latte diverse cosette propinateci dalla Pixar nell'ultimo lustro. Così come la battaglia finale con tutti gli animali che prendono a calci in culo il povero Edgar, che, al contrario di Crudelia De Mon/De Vil, è personaggio sì "crudele", ma "comprensibile" e spassoso nella sua avidità.
Romeo, Er Mejo del Colosseo, in lingua originale è un irlandese piacione con tanto di nome e cognome, Thomas O'Malley doppiato da Phil Harris, mentre dalle nostre parti il doppiaggio d'epoca è stato affidato al grande Renzo Montagnani, nostro eroe, anche se c'è chi suggerisce che in realtà sia il buon Riccardo Garrone a prestare la voce al gattone disegnato con il vecchio Clark Gable come modello. Mistero o cazzata? Comunque ecco la lista dei doppiatori italiani:
- Renzo Montagnani: Romeo
- Melina Martello: Duchessa
- Oreste Lionello: Groviera
- Renato Turi: Edgar
- Wanda Tettoni: Adelaide
- Cinzia De Carolis: Minou
- Riccardo Rossi: Matisse
- Emanuela Rossi: Bizet
- Mario Feliciani: Napoleone
- Renato Cortesi: LaFayette
- Solvejg D'Assunta: Miss Adelina Bla Bla
- Angiolina Quinterno: Miss Guendalina Bla Bla
- Clelia Bernacchi: Frou Frou
- Corrado Gaipa: Scat Cat
- Lorenzo Spadoni: Shun Gon
- Gianni Bonagura: Zio Reginaldo
Impossibile, in questo ambito, non citare i magnifici Nine Old Men, che insieme ad un certo Walt Disney hanno creato un impero:
- Les Clark (17 novembre 1907-12 settembre 1979)
- Ollie Johnston (31 ottobre 1912-14 aprile 2008)
- Frank Thomas (5 settembre 1912-8 settembre 2004)
- Wolfgang "Woolie" Reitherman (26 giugno 1909-22 maggio 1985)
- John Lounsbery (9 marzo 1911-13 febbraio 1976)
- Eric Larson (3 settembre 1905-25 ottobre 1988)
- Ward Kimball (4 marzo 1914-8 luglio 2002)
- Milt Kahl (22 marzo 1909-19 aprile 1987)
- Marc Davis (30 marzo 1913-12 gennaio 2000)
La canzone sui titoli di testa, "The Aristocats" è cantata da Maurice Chevalier, mentre il pezzo solista "Thomas O'Malley Cat" è di Terry Gylkinson, interpretata da Phil Harris. La grande "Everybody Wants To Be a Cat" è di Floyd Huddleston e Al Rinker. Sceneggiatura di Larry Clemmons, Vance Gerry, Ken Anderson, Frank Thomas, Eric Cleworth, Julius Swendsen (ma quanti sono) e Ralph Wright. Musiche di George Bruns. Character designer Ken Anderson. Buona visione.
A chi interessa, eccola lista dei dei doppiatori e dei nomi originali dei personaggi principali:
- Phil Harris: Romeo/Thomas O'Malley
- Eva Gabor: Duchessa/Duchess
- Dean Clark: Bizet/Berlioz
- Gary Dublin: Matisse/Toulouse
- Liz English: Minou/Marie
- Roddy-Maude Roxby: Edgar
- Hermione Maddeley: Madame Adelaide
- Sterling Holloway: Groviera
- Scatman Crothers: Scat-Cat
- Charles Lane: Avvocato Georges Hautcourt
- Nancy Culp: Frou Frou
- Pat Buttram: Napoleone
- George Lindsay: Lafayette
- Monica Evans: Miss Adelina Bla Bla
- Carole Shelley: Miss Guendalina Bla Bla
- Vito Scotti: Gatto italiano
Belushi
il passaggio della scoperta del Jazz è ormai entrato nella leggenda....anche se mi sarebbe piaciuto un finale diverso....magari con tutta la famigliuola dei gatti a vivere in una mansarda parigina invece che fare ritorno dalla duchessa.
RispondiEliminaQuesto blog finirà col diventare lettura obbligata anche per le mie nipotine (magari facendogli dribblare le giornate più "per adulti"... :D)
RispondiEliminaE questo film è un delicato capolavoro. Senza bisogno di troppa tecnologia.
ciao roby, un saluto di buone feste a te e a tutti i lettori del blog.
RispondiEliminaper quanto riguarda disney, non lo sopporto. ricordo l'aspro scontro tra lui e orson welles e io sto, ma neanche a dirlo, per orson
Voglio assolutamente vedere "La Caricarono in 101" !!!! Sì!!!
RispondiEliminaFilm carinissimo però secondo mè rovinato (già da quei tempi si faceva) dal doppiaggio italiano facendo parlare romeo con l'odioso accento romanesco.(non ho nulla contro i romani ma trovo davvero squallido far parlare i personaggi dei film non italiani,animati e non,con i vari dialetti italiani perchè secondo loro fà ridere!)
RispondiElimina'a bello, 'anvedi che hai ritirato fuori. ahahah, a me piacque molto, ma forse perché amo i gatti in tutte le salse.
RispondiEliminaaho' che hai capito? mica me li magno eh!
è che che li adoro, anzi di più, li amo proprio.
evviva 'li felini e le micette ;o) ahahah
Anch'io la Pixar non la SOPPORTO, nè l'ho mai SOPPORTATA, a parte lo splendido "Wall-E", ma quello è stata diametralmente un'altra cosa. A Miracle unexpected and inusitate.
RispondiEliminaKilara, sul provincialismo dei dialetti italiani per il doppiaggio dei film stranieri, in particolare i film d'animazione, hai ragion. Ma se vedi che Scat.Cat doppiato in originale dallo splendido Scatman Crothers, è doppiato nella versione italian cinematografica del 1970, da Corrado Gaipa, e Napoleon/e, addirittura da Mario Feliciani...Noti subito l'evidente scarto con gli ultimi anni...Oggi li farebbero doppiare da Fabio Volo e Jovanotti.
RispondiEliminaun classico, meraviglioso. E' uno dei miei preferiti :D
RispondiEliminache dire belù... una pietra miliare! :D
RispondiEliminaragazzi, un salutone e ricambio gli auguri a tutti.
RispondiEliminavi faccio una piccola confidenza: questa rece è stata una "mia imposizione" (molto tra virgolette) a Belushi che osò, in mia presenza, non ammettere che questo è un CAPOLAVORO. io la penso così, è la verità... quando un mio zio ebbe la disavventura di portarmi a vederlo al cine trascorse lì tutto il pomeriggio e pure parte della sera, perché io volli rivederlo in continuazione, ahah!
che vi posso dire, è stato il grande amore della mia infanzia, e da bambino il lieto fine piace, occorre farsene una ragione. Romeo er mejo der colosseo che parlava in romano poi mi faceva sballare. le scene con Napoleone e Lafayette mi scompiscio ancora oggi!!!!
chiaro che appunto, certi aspetti della rece non li condivido, io sarei stato enormemente più entusiasta. le due oche beghine sono un altro scompiscio per me, Adelina e Guendalina se ricordo bene si chiamavano. altro schiantare di ridere il loro zio 'mbriacone, com'era, Reginaldo? ahah! che va a leggere il menù di un ristorante e mi pare che trova fegato d'oca o roba simile...
e poi come ha detto qualcuno, ho conosciuto il Jazz, vi pare poco?
anche secondo me Wall-E è il massimo che ha fatto la Pixar
Ahò, ciao a tutti! Ah ah a Robbè è proprio questo il bello, ce manchebbe, se no sai che palle, chissà quanti m'avranno mannato a fare in culo ah ah ah, bene, è sempre un piacere, anche se Bakshi rimane er mio punto fermo, che ce posso fà. Comunque il Disney preferito, a parte "I Tre Caballeros" che va oltre, è "Red e Toby Nemici amici" e 'sti cazzi.
RispondiEliminali farai gajardo Beluschi, quando vuoi, sia i Caballeros che Red e Toby ;-)
RispondiEliminaahahhahhah! per me che sono cattivissima va benissimo! Roby sto pensando ai miei gatti.. che lo vedrebbero con piacere :/ eh? 666)
RispondiEliminafilm magnifico qualitativamante, ma anche perchè avicina i pargoli ad una musica particolare... in ogni caso credo che qui ci sia l'essenza del grande film disney, un film dove i cattivi sono cattivi con motivazioni e soprattutto dove a fare la differenza ci sono dei comprimari con i coglioni. Che cosa sarebbe stato il film con solo la famigliola di gatti?!
RispondiEliminaPS: personalmente adoro la Pixar (salvo qualche enorme eccezione)e credo che abbia salvato la disney dall'oblio in cui si era infilata dopo gli anni 90
Bello,meraviglioso, strepitoso,innarivabile.Ho 45 anni e ogni tanto me lo guardo di nuovo.Godendo come un riccio.
RispondiEliminaBelushi, nùn me cagano, ma sono pienamente d'accordo, tra gli americani, è Bakshi uno dei principali punti fermi da sempre,"American Pop"('81), "Heavy Traffic"('74), meno paradossalmente "Fritz the Cat"('73) e suo seguito, per non parlare del misconosciuto in Italia "Wizard"('77), capolavoro andatosi a scontrare direttamente con "Star Wars" alla sua uscita cinematografica, già solo per questo, romanticamente leggendario, bagno di sangue al botteghino, considerato adesso un grande cult, tant'è che gli hanno dedicato anche un Blu-ray dalle ottime vendite. Ho il bel dvd R1.
RispondiEliminaPer non parlare de "Il Signore degli Anelli('78)suo massimo capolavoro che anch'esso non ebbe successo e non si potè trasporre quindi una prima trilogia, mi fanno semplicemente sorridere i fanatici imberbi esegeti di quella di Jackson,il regista forse più sopravvalutato in assoluto della contemporaneità, ignorandone completamente questa straordinaria versione in animazione, realizzata interamente con il rotoscopio ripresa da una precedente girat in live-action, con un effetto e una resa di rara bellezza e suggestione. Per non parlare anche di "Fire and Ice"('82), ma questo in Italia uscì pure al cinema, seppur fugacissimamente, altro bellissimo fantasy d'animazione originalissima e insieme di "alta vecchia scuola".
RispondiEliminaNapoleone, io segno tutto eh! :)
RispondiEliminaPetroliuccia mia, i tuoi gattini col tuo 666 e pure con questo film ci vanno sicuramente a nozze, ahah!
Lake, d'accordissimo!
Blackswan, siamo in 2 e praticamente coetanei, ti capisco... ;-)
Uno dei miei film Disney preferiti in assoluto!! La scena che citi per me è un capoalvoro! Amavo talmente questo film che chiamai un mio gatto Romeo in onore der mejo del colosseo!
RispondiEliminaAle55andra
ahah! brava Ale55andra! io il mio cagnolino volevo chiamarlo Napoleone, poi scoprii che era femmina... e vabbe' :D
RispondiEliminaSono appena arrivato su questo sito e già trovo Gli Aristogatti. Stica, è un cult a casa mia, dove per un mesetto ce lo siamo sciroppati almeno un pezzetto al giorno. Ultimamente anche con ritorno di fiamma. C'è da dire che proprio le caratteristiche della storia (con il cattivo che non è proprio cattivo cattivo) lo rendono adatto ad essere "il primo" lungometraggio da proporre ad un bimbo.
RispondiEliminaCi sono scenette che ammiro ancora adesso. "Siamo oooche ..." é un pezzo magistrale. Se posso, però, cerco di evitare, alla mia età, la visione complrta.
RispondiEliminaEl_Gae, mi fa piacere :)
RispondiEliminac'è anche una gran rece di Dumbo...
Adriano, io no, non me ne perdo una delle scene quando mi capita di vederlo :P