Non molti i film di Monte Hellman. Alcuni dei suoi però sono nella Storia, ed uno è questo, un road-movie duro e puro? alienato? nichilista?, è veramente unico e particolare, su questo non ci son dubbi e non deve mancare nel curriculum dell'appassionato. Vogliamo appioppargli un ossimoro? per lo spettatore: "Il vuoto che riempie".
La droga dei protagonisti maschi è la passione per i motori, le macchine truccate e le gare, clandestine e non, dove guadagnare qualche soldo. Protagonisti quasi senza nome: il Pilota (James Taylor, cantautore americano), il Meccanico (Dennis Wilson, batterista e fondatore dei notissimi Beach Boys), la Ragazza (Laurie Bird) e GTO (Warren Oates, grandissimo attore). Pilota e Meccanico vanno in giro con una Chevrolet del '55 truccata da paura, senza fissa dimora.
Ragazza, autostoppista che vive di collette, s'infilerà nella loro macchina senza nemmeno chiedere "permesso". GTO, che prende il nome dalla sturbosissima Pontiac GTO coupé che guida, darà di sé enne versioni di chi è, dove andrà, a seconda di chi incontra e carica in macchina per dargli un passaggio. A turno Ragazza si darà a tutti, alla fine nascerà qualche gelosia tra Pilota e GTO, e lei senza alcuna programmazione salirà in moto con un giovane e, manco un commiato, partirà via, al solito priva di destinazione. In mezzo a questa non-trama un po' di sfide in macchina, e il finale sarà rovente, roba da bruciare persino la celluloide...
James Taylor a quanto ho letto di problemi con le droghe nella vita personale ne ha avuti parecchi. Nel film però non ne compare se non citata. La "droga" come detto sono i motori. Alternata da brani musicali famosi dell'epoca, la vera o.s.t. del film sono i rombi degli 8 cilindri che con le elaborazioni passano dal borbottio di serie ad un rombo assordante. Tolti brani e rombi, il resto è un silenzio surreale, un vuoto. Le vite di questi personaggi sono dei vuoti che non trovano, né forse cercano, metodi per colmarsi. La strada è il palcoscenico di un costante movimento senza meta.
Film che ti trasporta in un'altra dimensione totalmente distaccata da ogni "normale" faccenda di vita quotidiana. Non ci sono progetti per il futuro, non c'è una famiglia di cui occuparsi, un lavoro da frequentare abitualmente, niente. Nel suo estremismo ti porta a vedere la tua vita, le sue routine, con un occhio diverso e può capitare che ti appaia, la tua, una vita non molto più sensata di quella dei protagonisti.
A mio parere un Cult da non perdere.
Robydick
Questo è un periodo in cui recensisci film che amo.
RispondiEliminaOn the road insolito, potentissimi i lunghi silenzi e le lunghe distanze percorse... poi le scene di intermezzo, quelle nelle stazioni di servizio, sono speciali.
Grande la figura solitaria di GTO, senza un compagno di viaggio soddisfacente XD
Un mito James Taylor, sia come cantautore, sia nel ruolo driver del film.
Un cult!
mi fa solo piacere Vincent, e concordo con te.
RispondiEliminaguarda, se ti piace il genere, a brevissimo ne esce un altro di road-movie che sarà da Olimpo!
Immenso Warren Oates e anche il suo personaggio,tornerà per il divino Hellman (a questo punto vogliamo anche le rece di "La Sparatoria"[The Shooting]['66], "Le Colline blu"[Ride in the Whirlwind]['66],"Amore, piombo e furore"[China 9, Liberty 37]['78], e "Iguana"['88]) nell'inedito in Italia (ovviamente), e magnifico, "Cockfighter"('74) sui tornei combattimento di galli, nel sud degli Stati Uniti ...Recensione laconica come il film, uno dei più grandi di quella stagione irripetibile dei road movies anni '70.Mi sono ricordato grazie alla tua rece, di scaricare "Road to Nowhere", il quale adesso pare si trovi. Pare. Ritorno alla regia di Hellman dopo decenni, presentato a Venezia l'anno scorso.
RispondiEliminavolutamente laconica la rece Napoleone, mi fa piacere hai colto questa "assonanza" col film. "La sparatoria" è già pronto per la visione, poi mi farebbe molto piacere ne facessi qualcuno te di Monte Hellman. io in ogni caso li vedrò tutti quelli che hai citato. Hellman l'ho scoperto grazie ad un amico che ci ha fatto un lavoro per l'università e... non si trova proprio tutto nello sharing ;-)
RispondiEliminaBella anche, come il film nella sua laconicità senza fronzoli. Come la regia di Hellman, il quale ha quasi sempre lavorato con Warren Oates, ma anche con Jack Nicholson, e Fabio Testi, due volte. Oltre che a far recitare l'amico Peckinpah.Il finale però, non l'ho visto proprio divertente, ma molto malinconico, e foriero di tristi e oscuri presagi, in linea con la tradizione dei road-movies, laddove non c'è "redenzione" nè salvezza possibile, per chi, sia Kowalski di "Vanishing Point", John Wintegreen di "Electra Glide", dalla posizione e prospettiva opposta, o Larry/Peter Fonda di "Zozza Mary, pazzo Gary"(Dirty Mama, crazy Larry)('74)di John Hough, parafrasando Jack Nicholson proprio in "Easy Rider", fa così paura alla società perchè rappresenta e anela ciò che più spaventa davvero, alla maggioranza. La libertà.
RispondiEliminad'accordissimo... il finale l'ho descritto come "rovente", non divertente eh, non ho ben capito se sono stato frainteso. semplicemente per parlare appunto del rogo della pellicola
RispondiEliminaOpposte sensazioni: adoro i road movie ma non amo il mondo dei motori e delle gare motorizzate. Però l'appunto di Vincent sulle scene intermezzo alle stazioni di servizio mi incuriosisce molto, e poi dei tuoi cult mi fido. In attesa del road movie da Olimpo. :-))
RispondiEliminaquello da Olimpo lo conosci sicuramente Zio, vedrai ;-)
RispondiEliminaadoro warren oates..il vero alter ego sullo schermo del grande Sam...questo non me lo perdo di sicuro..ciao robi..
RispondiEliminae fai bene brazzz. non ricordo secondo chi, forse Mereghetti, questa è una delle migliori interpretazioni di Oates, quindi... ;-)
RispondiEliminaciao!
Non l'avevo mai neanche sentito nominare. Altra ottima segnalazione.
RispondiEliminaciao Elio! è un piacere essere utili :)
RispondiEliminaeffettivamente non è molto noto.
Grande Monte Hellman. L'anno scorso ho visto a Venezia il suo ultimo film, 'Road to Nowhere', ovviamente mai uscito in Italia. Un gioiellino. Un thriller metafilmico di grande impatto interpretato dalla meravigliosa Shannyn Sossamon.
RispondiEliminaSe qualcuno riesce a scaricarlo, lo recuperi.
Non ve ne pentirete.
eh, Kelvin, io non riesco a trovarlo.... tranne che in v.o.
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