Film del progetto "100 Film italiani da salvare".
Maddalena Cecconi sogna per la figlia Maria un futuro nel cinema, una vita ricca e migliore della sua, che vive in un appartamento seminterrato contando le lire per arrivare alla fine del mese. Qualche extra alla paga del marito lo trova facendo punture agli inquilini del condominio e pure altrove.
Ci sarà un casting per una parte da bambina in un film di Alessandro Blasetti, famoso regista che interpreta sé stesso. Un'occasione da non perdere. E vai alla prima audizione, poi siccome la passi preparati per la seconda tornata per cui: dal fotografo per una foto come si deve; all'atelier per un vestitino; dal parrucchiere; qualche lezione di recitazione; qualche lezione pure di danza. Ne vanno via di soldi, ma mai quanto quelli che chiederà un profittatore il quale, millantando amicizia ed influenza con Blasetti, otterrà da Maddalena una grossa cifra per corruttele che non metterà mai in essere. Fa niente, tutto si deve fare per Maria! Dopo tutto questo turbillon finalmente arriverà il giorno in cui il regista guarderà le registrazioni delle seconde audizioni, e qua mi devo fermare. A chi non lo conosce rovinerei un finale meraviglioso!
Uno dei tanti Capolavori di Luchino Visconti, del regista che amo più di ogni altro. Ancora mancava nel mio blog insieme a pochi altri assenti che arriveranno. L'avevo già visto, ma mai così, per intero, e senza alcuna interruzione. Sceneggiatura firmata Cesare Zavattini, una storia attuale da sempre, da quando esiste almeno il mito di sfondare in qualche modo nel mondo dello spettacolo. Una chimera per molti riservata in concreto a pochi, ammesso poi che quella sia la miglior vita possibile. Considerazioni anche prolungate le faccio sotto i frame, che sono estremamente rappresentativi e ne avrei messi a iosa.
Questo è giusto un ricordo omaggio per Corrado Mantoni, ma basta dire Corrado, ai tempi conduttore radiofonico che qui interpreta sé stesso. Splendida persona, m'è sempre piaciuto.
A pensarci bene il film è auto-referente. Quante bambine hanno coinvolto per girarlo? Avranno fatto a loro volta un casting? Notare bene: sono tutte mamme. Non è per difendere la categoria uomini che lo dico, ma mi pare che oggi le cose non vadano molto diversamente. Mi chiedo perché, cosa c'è di sbagliato nell'educazione che s'impartisce tuttora per far sì che fra le donne, e fra le madri delle stesse, sia più diffusa questa ambizione. A parte Spartaco, il marito di Maddalena di cui poi parlerò, anche gli uomini non ne escono benissimo da questo film, ma diciamolo senza remore che le donne, non tutte ma quelle qua ritratte, sono una cosa che fa pensare e molto! 60anni fa come oggi. Il progresso ha portato a peggiorare e non a migliorare, perlomeno da noi non so all'estero.
Quella a destra è un personaggio sinistro anche nel trucco. Presunta attrice in disarmo che piomba nella loro casa, magna quello che trova in dispensa e pretende, ottenendolo, di dare lezioni private di recitazione ad una bambina palesemente troppo piccola, che "zagaglia" pure. Ogni ambizione trascina dietro con sé un mondo a corollario, soprattutto di chi prima di te l'ha coltivata quell'ambizione e sa come sfruttare chi ancora ce l'ha, perché ne conosce le paure, i problemi, l'incapacità di ragionare lucidamente.
Ah qua mi sono proprio fermato in silenzio ad ammirare Anna Magnani che in questo film è proprio sé stessa, in ogni senso, verace e con emozioni ad ampio spettro, dalla gioia infinita per quanto illusa alla disperazione più nera, sempre come espressa da una donna del popolo quale lei era, prima perlomeno di diventare la grandissima Diva che è stata. E' il primo film che ospito nel blog con lei, forse la più grande attrice italiana di tutti i tempi insieme alla Mangano a mio parere. Volevo, e dovevo, dedicarle un ritratto e 2 righe.
Compaiono diversi dialetti nel film, qua è la volta dell'insegnante di danza classica che è milanese. Ci sarà poi una sarta che è toscana. Lavorano tutti a Roma, è l'epicentro del cinema, attira tutti e lì bisogna andare.
Piccole frasi sanno essere stoccate terribili, poi sta a chi ascolta coglierle. L'insegnante di danza tirerà un pistolotto a Maddalena che ha grandi pretese già da una lezione. "Ci vogliono anni!" sarà la risposta che in buona sostanza contiene anche le parole Fatica, Sudore, Studio. Eh, siamo pieni di queste "maddalene & marie", molto meno di "carle fracci"! Siamo pieni oggi più che in passato di gente che cerca vie traverse per il successo piuttosto che l'impegno! Come dice un detto napoletano, nei peggiori casi si pratica "n'apertur 'e cosc e 'na 'nzucata 'e pesc" e tutte le porte dello spettacolo si aprono...
Cinema di quartiere all'aperto, televisioni in casa non ce n'erano e si guardavano i film stando insieme. M'è scappata una lacrimuccia d'invidia per questo aspetto positivo della vita di una volta. Maddalena lì contemplava il suo sogno, per il futuro della figlia ma suo.
Che personaggio viscido è toccato interpretare al bravo Walter Chiari, che ci proverà pure a dargli 'na botta a Maddalena dopo avergli zanzato 50000 lire con cui s'è comprato una Lambretta invece di pasturare regista e suoi consiglieri. Lei però fino a questo non è disposta ad arrivare.
La conosceva Maddalena questa graziosa operatrice di montaggio. L'aveva vista già ed effettivamente aveva lavorato in qualche film, poi più nulla. E' il primo vero momento di presa di coscienza che quel sogno coltivato è molto ambizioso, difficilissimo da realizzare, e che anche partecipare ad un film non significa nulla.
Maddalena ha un dignità e fierezza che mai sono state messe in discussione. Ha fatto di tutto tranne che umiliarsi e soprattutto umiliare la figlia. Se fa quella faccia c'ha il suo bel perché, quello che sta vedendo sotto i suoi occhi è a suo modo terribilmente cinico ed irrispettoso.
Il portale dei sogni, l'ingresso storico di Cinecittà, desolato con le nostre protagoniste che lo lasciano alle spalle, un'immagine che dice tutto senza alcun bisogno di parole. Spartaco, il marito di Maddalena, interpretato da Gastone Renzelli. Nella vita Gastone era un operaio, come attore ha avuto pochissime altre partecipazioni e ha trascorso il resto della sua vita sempre come operaio, senza problemi. Certe volte il caso, sembra la versione adulta della piccola Maria. Che onore però partecipare ad un film importante come questo, con una parte affatto banale e ben recitata. Aveva un gran fisico, sembrava un pugile, perfetto per il ruolo. Spartaco poi farà veramente un figurone in questo mondo ritratto, con la sua genuina sincerità vedrà lungo, da subito.
Qua e nell'ultimo frame mi astengo da spoiler, li ho messi per ricordo.
Forse faccio ridere qualcuno, ma qualche lacrima m'è scesa proprio in questo momento, con Maddalena che non ha il coraggio nemmeno di guardarlo in faccia mentre Spartaco, con quelle mani enormi ed una delicatezza poetica le slaccia e le sfila le scarpe. Cos'è la perfezione? Non c'è una definizione, ci sono solo esempi immortali come questo. Perdo la testa per scene girate così, che raccolgono in un piccolo gesto amore e devozione, simbolico e senza metafore. Per Luchino Visconti ci vorrebbe un monumento in ogni città, o almeno a Roma dove ha girato questa meraviglia, non fosse altro che per questa scena straordinaria!!!
Ci sarà un casting per una parte da bambina in un film di Alessandro Blasetti, famoso regista che interpreta sé stesso. Un'occasione da non perdere. E vai alla prima audizione, poi siccome la passi preparati per la seconda tornata per cui: dal fotografo per una foto come si deve; all'atelier per un vestitino; dal parrucchiere; qualche lezione di recitazione; qualche lezione pure di danza. Ne vanno via di soldi, ma mai quanto quelli che chiederà un profittatore il quale, millantando amicizia ed influenza con Blasetti, otterrà da Maddalena una grossa cifra per corruttele che non metterà mai in essere. Fa niente, tutto si deve fare per Maria! Dopo tutto questo turbillon finalmente arriverà il giorno in cui il regista guarderà le registrazioni delle seconde audizioni, e qua mi devo fermare. A chi non lo conosce rovinerei un finale meraviglioso!
Uno dei tanti Capolavori di Luchino Visconti, del regista che amo più di ogni altro. Ancora mancava nel mio blog insieme a pochi altri assenti che arriveranno. L'avevo già visto, ma mai così, per intero, e senza alcuna interruzione. Sceneggiatura firmata Cesare Zavattini, una storia attuale da sempre, da quando esiste almeno il mito di sfondare in qualche modo nel mondo dello spettacolo. Una chimera per molti riservata in concreto a pochi, ammesso poi che quella sia la miglior vita possibile. Considerazioni anche prolungate le faccio sotto i frame, che sono estremamente rappresentativi e ne avrei messi a iosa.
Questo è giusto un ricordo omaggio per Corrado Mantoni, ma basta dire Corrado, ai tempi conduttore radiofonico che qui interpreta sé stesso. Splendida persona, m'è sempre piaciuto.
A pensarci bene il film è auto-referente. Quante bambine hanno coinvolto per girarlo? Avranno fatto a loro volta un casting? Notare bene: sono tutte mamme. Non è per difendere la categoria uomini che lo dico, ma mi pare che oggi le cose non vadano molto diversamente. Mi chiedo perché, cosa c'è di sbagliato nell'educazione che s'impartisce tuttora per far sì che fra le donne, e fra le madri delle stesse, sia più diffusa questa ambizione. A parte Spartaco, il marito di Maddalena di cui poi parlerò, anche gli uomini non ne escono benissimo da questo film, ma diciamolo senza remore che le donne, non tutte ma quelle qua ritratte, sono una cosa che fa pensare e molto! 60anni fa come oggi. Il progresso ha portato a peggiorare e non a migliorare, perlomeno da noi non so all'estero.
Quella a destra è un personaggio sinistro anche nel trucco. Presunta attrice in disarmo che piomba nella loro casa, magna quello che trova in dispensa e pretende, ottenendolo, di dare lezioni private di recitazione ad una bambina palesemente troppo piccola, che "zagaglia" pure. Ogni ambizione trascina dietro con sé un mondo a corollario, soprattutto di chi prima di te l'ha coltivata quell'ambizione e sa come sfruttare chi ancora ce l'ha, perché ne conosce le paure, i problemi, l'incapacità di ragionare lucidamente.
Ah qua mi sono proprio fermato in silenzio ad ammirare Anna Magnani che in questo film è proprio sé stessa, in ogni senso, verace e con emozioni ad ampio spettro, dalla gioia infinita per quanto illusa alla disperazione più nera, sempre come espressa da una donna del popolo quale lei era, prima perlomeno di diventare la grandissima Diva che è stata. E' il primo film che ospito nel blog con lei, forse la più grande attrice italiana di tutti i tempi insieme alla Mangano a mio parere. Volevo, e dovevo, dedicarle un ritratto e 2 righe.
Compaiono diversi dialetti nel film, qua è la volta dell'insegnante di danza classica che è milanese. Ci sarà poi una sarta che è toscana. Lavorano tutti a Roma, è l'epicentro del cinema, attira tutti e lì bisogna andare.
Piccole frasi sanno essere stoccate terribili, poi sta a chi ascolta coglierle. L'insegnante di danza tirerà un pistolotto a Maddalena che ha grandi pretese già da una lezione. "Ci vogliono anni!" sarà la risposta che in buona sostanza contiene anche le parole Fatica, Sudore, Studio. Eh, siamo pieni di queste "maddalene & marie", molto meno di "carle fracci"! Siamo pieni oggi più che in passato di gente che cerca vie traverse per il successo piuttosto che l'impegno! Come dice un detto napoletano, nei peggiori casi si pratica "n'apertur 'e cosc e 'na 'nzucata 'e pesc" e tutte le porte dello spettacolo si aprono...
Cinema di quartiere all'aperto, televisioni in casa non ce n'erano e si guardavano i film stando insieme. M'è scappata una lacrimuccia d'invidia per questo aspetto positivo della vita di una volta. Maddalena lì contemplava il suo sogno, per il futuro della figlia ma suo.
Che personaggio viscido è toccato interpretare al bravo Walter Chiari, che ci proverà pure a dargli 'na botta a Maddalena dopo avergli zanzato 50000 lire con cui s'è comprato una Lambretta invece di pasturare regista e suoi consiglieri. Lei però fino a questo non è disposta ad arrivare.
La conosceva Maddalena questa graziosa operatrice di montaggio. L'aveva vista già ed effettivamente aveva lavorato in qualche film, poi più nulla. E' il primo vero momento di presa di coscienza che quel sogno coltivato è molto ambizioso, difficilissimo da realizzare, e che anche partecipare ad un film non significa nulla.
Maddalena ha un dignità e fierezza che mai sono state messe in discussione. Ha fatto di tutto tranne che umiliarsi e soprattutto umiliare la figlia. Se fa quella faccia c'ha il suo bel perché, quello che sta vedendo sotto i suoi occhi è a suo modo terribilmente cinico ed irrispettoso.
Il portale dei sogni, l'ingresso storico di Cinecittà, desolato con le nostre protagoniste che lo lasciano alle spalle, un'immagine che dice tutto senza alcun bisogno di parole. Spartaco, il marito di Maddalena, interpretato da Gastone Renzelli. Nella vita Gastone era un operaio, come attore ha avuto pochissime altre partecipazioni e ha trascorso il resto della sua vita sempre come operaio, senza problemi. Certe volte il caso, sembra la versione adulta della piccola Maria. Che onore però partecipare ad un film importante come questo, con una parte affatto banale e ben recitata. Aveva un gran fisico, sembrava un pugile, perfetto per il ruolo. Spartaco poi farà veramente un figurone in questo mondo ritratto, con la sua genuina sincerità vedrà lungo, da subito.
Qua e nell'ultimo frame mi astengo da spoiler, li ho messi per ricordo.
Forse faccio ridere qualcuno, ma qualche lacrima m'è scesa proprio in questo momento, con Maddalena che non ha il coraggio nemmeno di guardarlo in faccia mentre Spartaco, con quelle mani enormi ed una delicatezza poetica le slaccia e le sfila le scarpe. Cos'è la perfezione? Non c'è una definizione, ci sono solo esempi immortali come questo. Perdo la testa per scene girate così, che raccolgono in un piccolo gesto amore e devozione, simbolico e senza metafore. Per Luchino Visconti ci vorrebbe un monumento in ogni città, o almeno a Roma dove ha girato questa meraviglia, non fosse altro che per questa scena straordinaria!!!
Si potrebbe scrivere un libro su questo Film, e ancora non si riuscirebbe a dire tutto quello che c'è da dire.
RispondiEliminaNon è il mio Visconti preferito; l'ho sempre visto più a suo agio con Film ambientati in ambienti raffinati ed eleganti, però è un Film di una forza mostruosa, che ha il grande pregio di sfruttare al meglio la Magnani.
Ed in effetti, chi altro poteva scegliere Visconti se non lei ? Il personaggio le calza a pennello, è lei in tutto e per tutto. D'altra parte la Magnani ha finito per interpretare praticamente sempre lo stesso personaggio. Grandissima eh, niente da dire, però forse...un pò monocorde.
Valter Chiari è praticamente perfetto, a suo agio qui come in qualsiasi altra parte. Davvero un attore immenso, peccato averlo sfruttato così poco.
E comunque, anche per me, Visconti resta il massimo. Inarrivabile per tutti.
allora, si parte.
RispondiEliminapunto primo: il film è un capolavoro, insieme a "Ladri di biciclette". E' da una vita che non li vedo. Motivo: inizio a frignare e non smetto più.
punto secondo: Chi ha paragonato il regista Luca Guadagnino a Luchino Visconti è un bischero.
punto terzo: Anna Magnani, Silvana Mangano, Alida Valli - Monica Bellucci, Margherita Buy, Sabrina Ferilli. Chi vuol capire capisca. Chiaro il concetto?
punto quarto. è un mega ot, ma chi ha compartecipato alla realizzazione di "Amici miei, come tutto ebbe inizio", va bandito dal cinema. Dice, "l'hai visto?" - "No"- "E allora come fai a dire ciò"- "Non l'ho visto e non lo vedrò, m'importa una sega!"
caro magar, su questo FILM, dici bene, ci sarebbe da scrivere un fiume di parole su ogni scena.
RispondiEliminae su Visconti? pure, un'enciclopedia ci vorrebbe.
harmo, mi hai fatto scompisciare al solito! ahah!
riguardo ai vari punti:
secondo: bischero è un eufemismo.
terzo: con la ferilli hai davvero esagerato eh!
quarto: te l'appoggio con tutta la forza pelvica che mi è disponibile! :P
Mi manca questo film, e non sono un amante di Visconti (lo so, mi tirerò dietro un sacco di parole, ma quel poco di lui che ho visto non mi ha mai preso, forse ho visto poco e mai al cine dove i film anrebbero visti), però queste immagini e la tua rece sono fanno venire voglia div vederlo.
RispondiElimina@Harmonica
... non vorresti vederne un remake con la Bellucci e Fiorello?
Adoro questo film,grazie per averlo messo oggi...mi hai dato un grande bentornata...Anna Magnani superba, per non parlare del film...capolavoro assoluto. Visconti impareggiabile ( meglio de La Terra Trema) sarà che in questo è più capibile...fantastico perchè nel film c'è anche A. Blasetti (grandioso). Non sarà un capolavoro del neorealismo...ma questo film è di una tenerezza infinita, la bimba lo è...tutta la storia ne è intrisa.
RispondiElimina*Ma suo marito non le ha mai detto...
Ahivoja se me l'ha detto! Me la detto si'!*
Alli, è solo questione di gusti non di dimensioni dello schermo. io li ho visti tutti a casa i suoi film ;-)
RispondiEliminaLaura, consideralo un omaggio personale :**
Capolavoro come pochi del nostro cinema, da parte di uno dei più grandi cineasti mai esistiti, sia nei P.zzi barocchi alla corte d'Austria o nello sfarzo neogotico di Ludwig Re di Baviera, che nei quartieri popolani della Roma degli anni cinquanta.
RispondiEliminaMeglio esser Chiari poi, quando c'era a disposizione un attore dalla personalità e dalla simpatia del Walter. Monumentale Magnani. Strepitoso il pezzo dei provini filmati alle bambine con il nume tutelare Blasetti, che sa mettersi in gioco come oggi nessuno nel piccolo mondo autoreferenziale e buonisticamente "di ritorno" del cinemino nazional-popolare italico-nessuno- avrebbe voglia ma tanto più ardire, di fare.
"Rocco e i suoi fratelli", lo stesso "La Terra trema", "Ossessione", "Lo Straniero"('67) con Mastroianni, ancora oggi sottovalutato...!!!! "...Più a suo agio in ambienti eleganti e raffinati...", non te la prendere proprio eh Magar visto anche -e soprattutto- che siamo quasi sempre d'accordo su tutto repeat e con reciproca stima, ma è un pò una recalcitrante panzana sul mondo e la cifra estetica di Visconti, dura a morire, ma quantomai e sempre perennemente, lontanissima dalla verità...Il Tiburtino di "Bellissima" è affrontato da Visconti con slancio e partecipazione emotiva e connotativa come solo Pasolini, dopo, avrebbe saputo fare e riuscire.
RispondiEliminaE adesso a breve il film-manifesto della grandiosa nannarella, "MAMMA ROMA" DI PIER PAOLO PASOLINI..!!!!
RispondiEliminaPer Alligatore bonariamente eh s'intende claro que sì, avrei giusto bisogno di una borsina delle dimensioni giuste per il mio nuovo Oli-Pad..., pensavo già che di coccodrillo sarebbe di grande sciccheria, Luchino approverebbe magari abbinata ad un paio di mocassini sempre di coccodrillo disegno Louis Vuittòn.
RispondiEliminaahahah! Alli ha grande senso dello humor... :D
RispondiEliminaMamma Roma è in arrivo, e ce mancaresse!
@Roby
RispondiEliminaLo so che tu li vedi in tv, ma per me le dimensioni (dello schermo) contano ...
@Napoleone
Aiuto ... con quella faccia, ho da preoccuparmi :)
Anche se non ho visto il film, che però conosco di fama, mi è piacuito molto leggere la tua recensione, sia per come parli di Anna Magnani (una delle rare italiane ad avere una stella in Walk of Fame), sia per l'omaggio a Corrado, che piaceva molto anche a me. Ma...non so mica dove trovi il tempo di vedere tutti questi film ehehehehe...scherzo! Ah, complimenti per aver smesso di fumare, BRAVO! :-)
RispondiEliminaE vedessi quella vera di faccia..
RispondiEliminaRealissimo e realistico film, lei stupenda! attendo con ansia Mamma Roma: i motivi facilmente comprensibili! :) Baci... onoratissima, far da sfondo al tuo blog! ;)
RispondiEliminacaro nico, il tempo è una variabile "variabile", come te m'insegni! :D
RispondiEliminagrazie, e sì, me lo merito il bravo, perché davvero ho smesso di fumare e sto benissimo, una grande soddisfazione.
napoleone, sinceramente... spero tu sia un filo più carino di pazuzu, ahah!
petro', grazie grazie grazie! hai visto come sta bene il tuo disegno? ho fatto una prova e via!
si ma non penserai di svicolarla così eh, mamma roma la facciamo insieme la rece, tu sei la pasolinista ufficiale del blog, oltre che designer, filmautorista, ecc... :D
Non sono mai riuscito a vederlo finire, tanto mi crea angoscia!
RispondiEliminacapolavoro di rara bellezza e sensibilità
RispondiEliminaciao adriano, provaci, il finale è troppo bello :)
RispondiEliminaciao giacometto, sono d'accordo.
E un monumento alla Magnani in qualche città non lo vogliamo fare? Ma uno (anche piccolo) lo dedicherei anche al Renzelli; non è da tutti partecipare alla Storia del Cinema Italiano, e tornare a fare il proprio lavoro senza frignare o pretendere chissà cosa.
RispondiEliminaciao marco, benvenuto! sì, non posso proprio darti torto sai?
RispondiEliminap.s.: che cognome che hai, per un attimo ho pensato a un "certo" Carlo, hai presente?
ah, ti ospito nel blog-ring se la cosa può farti piacere, hai un blog molto interessante.
ciao Robidick
RispondiEliminalo conosco questo film... è un bel film, un capolavoro che non poteva non mancare nel tuo blog!!!
buon inizio settimana ^__________^
ciao Pupottina! vero quello che dici, poi "i visconti" arriveranno tutti qua...
RispondiEliminaciao e ricambio l'augurio. :)
QUADruplo onore allora! va bene, pensavo che la facesse Napoleone! Sarà un piacere! ;) ******
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