Recensioni di Film, SerieTV e Teatro di ogni genere, epoca e nazione
sabato 30 aprile 2011
In the Valley of Elah - Nella valle di Elah
Film a cura della Contemporaneista del blog, l'amica Laura alla quale passo subito la parola.
Tommy Lee Jones (Hank Deerfield), veterano del Vietnam e patriota inzia la ricerca del figlio Mike, tornato a casa da poco (una settimana) dall’Iraq e ora misteriosamente scomparso. Il cadavere del ragazzo viene ritrovato grazie all’aiuto di una poliziotta (Charlize Theron). Le convinzioni di Hank Deerfield si sgretolano lentamente man mano che la vicenda si svolge fino alla soluzione del delitto.
Non ho voluto scrivere molto sulla trama del film perché la Valle di Elah va visto in ogni suo fotogramma. Questo film inizia già dal suo titolo. Ed è forse il titolo stesso.
La Valle di Elah, infatti, era un luogo dell’antica Palestina dove avvenne lo scontro tra Davide e Golia. La Bibbia racconta, infatti, di come l’esercito del popolo d’Israele (quello di Re Saul) e quello dei Filistei si appostarono sui monti opposti agli estremi della valle.
Ogni giorno per quaranta giorni, Golia, il più temuto guerriero tra i Filistei, scendeva nella valle a cercare chi lo sfidava. Ogni giorno non si presentava nessuno perché gli ebrei lo temevano fortemente. Un giorno però, Golia si trovò davanti Davide, un giovane pronto a riscattare l’onore della sua gente. Davide si presentò senza armi impugnando solo una semplice fionda. Sfidando la paura, uccise Golia con un solo sasso scagliato con la sua fionda.
Il titolo quindi, a mio parere rappresenta la valle della guerra in Iraq ed il cammino doloroso che dovrà fare Tommy Lee Jones nello scoprire la verità sull’accaduto. La valle di Elah non è un semplice thriller, è la conseguenza di una guerra “insana” sotto molti aspetti. Il gigante Golia è la paura, l’annientamento fisico ed emotivo dei ragazzi che hanno vissuto una guerra di menzogne. Il gigante lascerà in loro ferite difficili da poter dimenticare e quindi sanare.
Tutto il film è un sordo urlo di dolore quasi muto e lancinante a volte delicato e sottile che entra dentro lo spettatore mano a mano che la storia prende corpo. Un film con un pathos eccezionale, drammatico, interiore, non urlato. Eccezionale, anche, l’interpretazione di un Tommy Lee Jones all’inizio del film imperturbabile ma che dovrà, poi, fare i conti con la vita, con ciò che la vita fino a quel momento gli aveva insegnato. Un’interpretazione intensa e molto profonda.
L’inviolabile bandiera a stelle e strisce sarà capovolta. Perché il mondo si è capovolto con le sue menzogne. Perché il protagonista così come il regista non hanno più certezza di nulla. Chi vince allora in questo caso Davide o Golia? A voi le risposte.
“È così che si combattono i mostri! Lasci che ti vengano vicino, li guardi negli occhi e poi li colpisci!”
Devo ringraziare tantissimo Laura. Se non fosse per lei mi perderei molti film che meritano, come questo, che non è un capolavoro immortale ma ha doti apprezzabili di qualità generale, semplicità sostanziale di esposizione della storia senza rinunciare a un po' di giallo e di suspance. Tutto quello che poi si traduce in: film godibile da tutti. Considerato il Messaggio di cui è latore è importante questo aspetto.
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Di Haggis è sicuramente la cosa più interessante, ma è altrettanto certo che, nonostante il lavoro fatto come sceneggiatore per Million dollar baby, l'opera di questo autore come regista è tutt'altro che indimenticabile.
RispondiEliminae io che conoscevo elah come la marca delle caramelline mou, penz'un'po.
RispondiEliminavedi a frequentare i blog, se ne conosce sempre una nuova.
poi, spiegami perché in un film così serio, vista la materia trattata, te ne esci con un primo frame così...uè, è proprio 'na fissa (o fessa) 'sta roba qua.
Comunque, alla fine dei salmi, bella la rece di Laura e film consigliato.
Ciaobellagioia.
mrjames, non ho visto altro di Haggis, non saprei dire...
RispondiEliminaecco cosa mi ricordava "elah": le caramelle! grazie harmo, sempre prezioso. :D
ma sai, il primo frame... niente, mi piaceva, non so nemmeno io perché, ahah! in realtà rappresenta il genere di locale più apprezzato dai militari e ne sorgono sempre non troppo distanti dalle caserme, business assicurato.
ahahah Roby...ma come Elah ti ricorda le caramelle? Uffi dopo la mia salmologia...ahahaha...
RispondiEliminalaura, guarda che la elah dolciaria è antica quasi quanto la bibbia, non credere :D
RispondiEliminaPoi ragazzi la elah e' stata anche sponsor del Genoa negli anni ottanta!!! :-)
RispondiEliminanon l'ho visto! mi interessano i due attori! Credo, credo che me lo procurerò! :) buon fine settimana Roby! :******
RispondiEliminaernest, non mi viziare con commenti cinefili di tal livello eh? ahahah! sei un mito...
RispondiEliminagrazie milena, anche a te! :****
ti piacerà il film, vedrai
molto bello. non so cosa ne pensi tu, ma a me il suo ultimo "The Next Three Days" non mi ha convinto granché. Mi sarei aspettato molto più dal regista di "Crash" e "La valle di Elah", almeno sul piano della storia. Il suo ultimo film, infatti, pur essendo ben costruito e con qualche piccolo trucchetto drammaturgico interessante, è sin troppo prevedibile nello sviluppo.
RispondiEliminaCrash... bellissimo! cavolo me l'ero dimenticato, ho anche detto a mrjames che non ne avevo visti altri di Haggis. che stordito... :)
RispondiEliminanon so Luca, non l'ho visto "the next 3 days" ma non ne ho letto bene da nessuna parte effettivamente.
non l'ho visto, ma mi ricordo pure io le caramelle! e mettiamoci pure che haggis è anche un piatto tipico scozzese...e buon appetito! :)
RispondiEliminaRoby scusa...posso rispondere a Luca? Volevo dire che anch'io ho visto the next 3 days...anch'io mi aspettavo un pò di più. Ma è un film che tutto sommato non mi ha deluso. Io l'ho trovato un thriller riflessivo. Insomma la mia attenzione non è mai mancata...mi ha tenuto incollata alla poltrona per tutta la sua durata.Non è eccezionale...ma ci può stare...
RispondiElimina*****
*"Passiamo tanto tempo a cercare di organizzare il mondo, costruiamo orologi, calcolatori, cerchiamo di prevedere che tempo farà. Ma quale parte della nostra vita è davvero sotto il nostro controllo? E se scegliessimo di vivere unicamente una realtà costruita da noi? Questo ci rende folli? E se è così... non è meglio di una vita di disperazione?"*
sull'ultima frase di Laura, rispondo sia benedetta :))) e amen! ecchecz! ;) *
RispondiEliminapertolio...ahahahah...e va beh...io ho la fissa delle citazioni con gli asterischetti...e quindi ora possiamo "andare in pace"...ahahah.
RispondiEliminaXXXXD sì tra un po' oltre alle virgolette dovrò adottare anch'io gli asterischi, le parentesi quadre e graffe :///// * (bacetto) :)
RispondiEliminama quanto mi piacciono questi ultimi commenti :)
RispondiEliminariguardo a quello che dice unwise: "L'haggis è un insaccato di interiora di pecora (cuore, polmone, fegato), macinate insieme a cipolla, grasso di rognone, farina d'avena, sale e spezie, mescolati con brodo e bollite tradizionalmente nello stomaco dell'animale per circa tre ore."
RispondiEliminamaro', me viene da sboccare, ahahah!
e invece non è malaccio...in pratica è la pajata celtica! :))
RispondiEliminaultimamente posti solo film che adoro.
RispondiEliminaciao dark0, mi fa piacere :)
RispondiEliminae a me che mi schifava il sangue di maiale cotto, condito con zucchero e pinoli (dalle mie parti si chiamano roventini, non so se in altre zone d'Italia viene fatto allo stesso modo). chissà quanto ci vuole a digerire l'haggis.
RispondiEliminaanzi, sai che seratina, haggis e maratona dei muccino brothers. ahahah
dai miei parenti salernitani col sangue di maiale si fa il sanguinaccio che è un cioccolato da leccarsi i baffi!! :PPP
RispondiEliminano, quella maratona, in quei termini, è un incubo, ahah!
Un film magnifico. Ed é stato come me lo aspettavo. Ma questi sono i miei film: amare riflessioni sulla cupa realtà.
RispondiEliminapiaciuto molto anche a me...
RispondiEliminahttp://contactcinema.blogspot.com/2010/07/nella-valle-di-elah-il-titolo-elemento.html
l'ultimo di Haggis invece mi ha infastidito non poco (per non dire l'ho odiato parte 2). Haggis ha scritto le sceneggiature di Eastwood, ma anche oscenità assurde come il remake americano del film di Muccino, "The last kiss" (si il remake peggio dell'originale di quell'oscenità casalinga con Stefano-monoespressivo-Accorsi e Martina-cagna-Stella) con Zach Braff e Rachel Bilson... quindi è un po' discontinuo come cineasta in genere...
Che dire Roby... a me questo film non ha impressionato per niente. L'ho trovato il classico film indipendente americano iper-politicamente corretto, semplicistico, retorico e conservatore. Oltre che di una tristezza e di un grigiore allucinanti... se non ti è piaciuto 'Un gelido inverno' mi chiedo come fa a piacerti questo! Un film 'democratico' come vanno di moda ora, che vorrebbe essere 'di denuncia' ma che non affonda mai, cercando solo l'applauso della platea. L'ho dimenticato in fretta.
RispondiElimina@adriano: ciao e grazie :)
RispondiElimina@francesco: starò attento a vedere l'ultimo di haggis, ahah! certo che cavolo, un remake di quella roba impronunciabile è allucinante! O_O
@kelvin: ma guarda, questo film sarà anche come dici te, ma alla fine fa il suo "sporco lavoro" e il messaggio arriva, in modo come ho scritto "godibile a tutti". winter's bone è a mio avviso un "falso autoriale" inutile, film privo di senso, non affine a questo poi sotto nessun aspetto. non mi paiono paragonabili.
a me emozionò e piacque parecchio, anche se poi metabolizzandolo ne ho scoperto anche i difetto. Resta un film da vedere.
RispondiEliminaciao perso! siamo allineati .... :)
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