Gagliardo, anzi gagliardissimo film sui ninja che col tempo non solo ha assunto lo status di cult movie, ma materia con la quale rapportarsi per tutti i film sul genere a venire.
Certo Ninja la furia umana nasce come seguito scollegato del successo precedente con l'inusuale Franco Nero, L'invincibile ninja (Enter the ninja), nei panni di un altrettanto inusuale assassino vestito di bianco (?!?!?!), ma se lì, nel film di Menahen Golan, c'era il desiderio di autorialità anche nella gran cazzata, pregio e difetto di ogni film del regista/produttore israeliano da Delta force a Il delitto Versace, qui invece prevale il divertimento che sublima la materia rozza da grande spettacolo popolare con stile e fantasia.
Alla macchina da presa un grande incompreso, quel Sam Firstenberg che per anni si dedicherà soprattutto al genere ninja con almeno un capolavoro nel suo curriculum oltre questo, I cacciatori della notte, e ricordato dai più solo per il mediocre American ninja. Sho Kosugi, nel film precedente cattivo qui buono, fa la parte del leone, i suoi combattimenti sono quasi balletti in un'idea di morte danzante che si rifà ai wuxia di Chang Cheng, un passo avanti rispetto tutti gli atleti/attori che lo hanno preceduto e lo sostituiranno negli action marziali americani. Sam Fisterberg lo asseconda, enfatizza le scene con rallenti incredibili, avanti mille anni da quei primi anni 80 che a fatica, nel cinema usa e getta da videoteca, sapevano cosa fosse uno stile figuriamoci una coreografia.
Non solo, un gran ruolo gioca la musica quasi carpenteriana e la fotografia calda, fumettosa, iperrealista, anche perchè, senza neanche probabilmente saperlo, si sta girando un film che più pulp non si potrebbe, pre-tarantiniano, con ninja e mafiosi (Don Califano!), con cattivi grassi e sudici che torturano belle ragazze desnude manco fossimo in un Polselli o in un Pupillo dei bei tempi che furono, con bambini capaci di menare giganti, con il melò assaggiato e subito sputato perchè roba da femminucce.
E' il fumetto VM18 che prende forma, l'assurdo geniale che rutta in faccia a Le cahier du cinema e tutta la critica snob, la materia primordiale che diventa oro, quello spettacolo popolare che è estinto come un giorno saremo estinti noi, purtroppo. Tante le scene cult, tra ragazze infoiate che vogliono sedurre Sho Kosugi, nonne ninja, occhi di brace per ipnotizzare, omicidi girati sulla falsariga dei film di Dario Argento, combattimenti come il Dio del cinema comanda, assurdo che diventa sublime nel finale quasi iperrealista e delirante... Wow... Un film che nei ricordi è genio e quando lo rivedi ti esalta ancora dopo trent'anni non è cosa di tutti i giorni davvero...
Keoma
Se ne era già parlato, Keoma. Purtroppo dai frame vedo che non è il dvd (è la vhs della Multivision?)della MgM R1 e qui, della Stormovie, che veramente rende giustizia alla fotografia ipernitida e patinata, appunto, quasi a là Tovoli di "Tenebre", rendendolo quasi un altro film. Splendido apporto come dicevi tu, di Mario Gallo (il babbo di Dominic del Vecchio/Judd Hirsch nella magnifica serie tv poliziesca anni'70 "Del Vecchio"di Steven Bochco) splendido nella parte ultra-pulp del boss mafioso. Ma anche Arthur Roberts è una faccia che non si dimentica, l'antagonista malvagio da lui qui interpretato-anche se poco credibile- è ottimo. Bellissime sequenze quella dell'attacco al Palazzo super protetto e vigilato della "Famiglia" del Boss, l'assassinio del confidente nella vasca del grattacielo (a là Argento) -come dissi l'ambientazione ultramoderna a Seattle conferisce molto stile al film-, e l'incredibile, infinito, inseguimento-combattimento sul furgone-(e uno dei super killer ingaggiati per uccidere Sho Kosugi è persino Sonny Landham, che ha fatto di tutto, cinema di serie A, mainstream e porno!)
RispondiEliminaQuesto film meriterebbe davvero il titolo di cult movie. Si è la vhs, ma ignoravo fosse uscito in Italia in dvd...
RispondiEliminaNapo il prossimp Ninja è trancers... Altro capolavoro..
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