Il regista Juan López Moctezuma è meglio conosciuto per lo stupefacente “Alucarda -La Hija de las Tiniebras” ('73) che è facile da trovare grazie anche ad una splendida edizione in dvd R1 della Bizzarre Cinema . “Mary, Mary, Bloody Mary” è un film cruento con un sacco di nudità. Realizzato tre anni prima di “Alucarda”, al quale la leggenda dice abbia collaborato non accreditato anche Jodorowsky, di cui Moctezuma era stato aiuto nei suoi film girati in Messico.
In effetti tra i due film sono passati tre anni, ma questo è una cosa completamente diversa. Innanzitutto, esso non ha mai avuto una corretta edizione in dvd, ma solamente in vhs . Esiste in una vecchia vhs che si può trovare su Amazon, e nemmeno per tanti soldi. Io lo comprai anni fa su una vecchia vhs NTSC su etichetta Video Continental del 1987. L'ho detto, è davvero qualcosa di diverso, non c'è sangue a secchiate ed ettolitri come in “Alucarda”, solo una volta si vede una ferita, ma ciò che fa di questo un film veramente unico è lo stile espressivo veramente personale, oltre che la sua annosa rarità. Quando i due protagonisti trombano per esempio, nemmeno in un soft core porno hanno usato la medesima musica, si sa, questo genere di cose a basso costo con un sassofono. In più c'è anche qualche crudeltà verso gli animali. Quando Maria cammina sulla spiaggia si vede per un po l'uccisione alla messicana mediante coltelli (da sempre uno dei paesi più violenti e incivili del mondo) di uno squalo, e alcune tartarughe che si trovano riverse sulla schiena a morire. E' così strana e particolare la scena con lo squalo, e ho letto negli anni, ha ricordato a un sacco di altri spettatori della crudeltà usata in film molto più famosi, ma checchè ne direbbe Deodato, successivi come “Cannibal Holocaust” ('80). Non è possibile stabilire se si tratti di uno squalo vero e propriamente vivo o di uno comunque già morto. Anche la storia stessa del film è molto strana, il padre della protagonista Maria, -moderna vampira bisessuale che non vola né ipnotizza né è dotata di chissà quali altri poteri soprannaturali-, è John Carradine perennemente con la sciarpa a coprirgli il volto, e un cappello sulla testa, personaggio molto inquietante e bizzarro. Ma il film in sé è un buon esempio d'exploitation anni '70, tra inseguimenti d'auto, improvvisi cambi di dialogo in spagnolo senza sottotitoli, una sanguinosa storia vampirica, e molto strana.
E a me è piaciuto molto. La storia è quella di una bella passera ( Christina Ferrare) che si comporta come un vampiro in termini di alimentazione a base di plasma, ma altrimenti esteriormente in nessun altro modo. Maria è un artista, che uccide gli uomini - e una donna - per il sangue contenuto nei loro corpi. Il sole non la preoccupa, a quanto pare non teme i Crocifissi o qualsivoglia altro incantesimo su di lei, o l'aglio, e non c'è qualsiasi altro vampiro che sia a sua salvaguardia come abbiamo visto prima in molti altri film vampirici. Ma che in realtà non è ciò di cui il film parla. Si tratta della storia di Mary ialla ricerca di se stessa e di qualcosa / qualcuno da amare e che la ami - forse-. Se non sembra troppo convincente, è perché non è troppo diretta in ciò che sta cercando di fare. Mary ha ben altri problemi. Sembra che suo padre (John Carradine) possieda su di lei una qualche influenza, anche se non si sono più visti l'un con l'altra per molti, molti anni. Lui, è quello che le ha trasmesso questa insaziabile sete che la porta obbligatoriamente a nutrirsi del sangue degli esseri viventi. Il personaggio del mitico John Carradine è interpretato con entusiasmo, sappiamo che fu uno dei suoi preferiti nell'ultima fase della sua lunghissima carriera, tra tanti film mediocri o di serie Z, e sicuramente uno stunt lo doppia nelle sue prodezze alla guida durante diversi inseguimenti ripresi maniacalmente bene. Poi se ne esce dalla macchina di corsa, e combatte con il coltello come un giovane teppista di strada. Devo dire che guardare la figura ammantata e mascherata di Carradine fare tutte queste cose è una delle cose più memorabili e attraenti del film, soprattutto dopo, quando tira giù la sciarpa che gli ha sempre coperto il volto sfigurato, e vediamo che questo uomo anziano e un po' debole ma che ammazza tutti, era/è John Carradine.
Quel salto di credibilità da parte del film, e pure molti altri, hanno fatto di “Mary, Mary, Bloody Mary” una pellicola con molti aspetti interessanti dai quali trarre un grande fascino. Innanzitutto e' un raro precursore di “Martin”(Wampyr) realizzato circa due anni dopo, e forse Romero ha preso in prestito da qui diverse cose. ChristinaFerrare come ho detto è una bella passera, e penso che inoltre abbia svolto un buon lavoro con il suo ruolo. E' abbastanza brava e ha un'appropriata aria smarrita. Che forse non era intenzionale, ma la quale ha lavorato al meglio il personaggio. Le ambientazioni in Messico e nella California meridionale che hanno caratterizzato molti film d'exploitation a buon mercato degli anni '70 gli conferiscono una sensazione che inietta dentro di me sempre una certa nostalgia. E' stato un decennio quello settantesco di film come questo con i quali sono cresciuto e invecchiato, scoprendoli, guardandoli spesso allo spettacolo di mezzanotte (nei fine settimana) e per tutta l'estate nei pidocchietti e sale di seconda, terza visione, che allora erano sempre aperte (questo uscì addirittura all'Empire). Gli omicidi sono per la maggior parte inquietanti e realizzati con fin troppa maestria rispetto ad altre scene di raccordo, maggiormente slegate e inconcludenti. La scena del flashback di apertura e quella con il pescatore sono particolarmente ben girate. Sono molto belli anche gli inquietanti quadri che il personaggio di pittrice interpretato dalla Ferrare, dipinge nel film. Ma prima di ottenere la definitiva impressione che si abbia assistito a quel che è un grande film, nel suo filone, ci accorgiamo che in alcune scene e nel finale la Ferrare è molto limitata nella sua gamma interpretativa, e il resto degli attori è spesso ancora più inefficace di così, e che il personaggio di Carradine rasenta un po' il ridicolo, mentre la seconda metà del film si immerge in una irrealtà totale che per chiunque conosca gli altri film di Moctezuma sarà ben riconoscibile. Nonostante questi problemi invece molto reali, a causa dell'atmosfera, della strana, interessante storia , e delle sensazioni nostalgiche che emana, non si può comunque non dare a questo piccolo grande film dell'exploitation mexicali, diretto da uno dei suoi registi migliori, che un giudizio finale altamente e positivamente qualificato.
I titoli di testa appaiono solamente dopo 15 minuti di film.
E a me è piaciuto molto. La storia è quella di una bella passera ( Christina Ferrare) che si comporta come un vampiro in termini di alimentazione a base di plasma, ma altrimenti esteriormente in nessun altro modo. Maria è un artista, che uccide gli uomini - e una donna - per il sangue contenuto nei loro corpi. Il sole non la preoccupa, a quanto pare non teme i Crocifissi o qualsivoglia altro incantesimo su di lei, o l'aglio, e non c'è qualsiasi altro vampiro che sia a sua salvaguardia come abbiamo visto prima in molti altri film vampirici. Ma che in realtà non è ciò di cui il film parla. Si tratta della storia di Mary ialla ricerca di se stessa e di qualcosa / qualcuno da amare e che la ami - forse-. Se non sembra troppo convincente, è perché non è troppo diretta in ciò che sta cercando di fare. Mary ha ben altri problemi. Sembra che suo padre (John Carradine) possieda su di lei una qualche influenza, anche se non si sono più visti l'un con l'altra per molti, molti anni. Lui, è quello che le ha trasmesso questa insaziabile sete che la porta obbligatoriamente a nutrirsi del sangue degli esseri viventi. Il personaggio del mitico John Carradine è interpretato con entusiasmo, sappiamo che fu uno dei suoi preferiti nell'ultima fase della sua lunghissima carriera, tra tanti film mediocri o di serie Z, e sicuramente uno stunt lo doppia nelle sue prodezze alla guida durante diversi inseguimenti ripresi maniacalmente bene. Poi se ne esce dalla macchina di corsa, e combatte con il coltello come un giovane teppista di strada. Devo dire che guardare la figura ammantata e mascherata di Carradine fare tutte queste cose è una delle cose più memorabili e attraenti del film, soprattutto dopo, quando tira giù la sciarpa che gli ha sempre coperto il volto sfigurato, e vediamo che questo uomo anziano e un po' debole ma che ammazza tutti, era/è John Carradine.
Quel salto di credibilità da parte del film, e pure molti altri, hanno fatto di “Mary, Mary, Bloody Mary” una pellicola con molti aspetti interessanti dai quali trarre un grande fascino. Innanzitutto e' un raro precursore di “Martin”(Wampyr) realizzato circa due anni dopo, e forse Romero ha preso in prestito da qui diverse cose. ChristinaFerrare come ho detto è una bella passera, e penso che inoltre abbia svolto un buon lavoro con il suo ruolo. E' abbastanza brava e ha un'appropriata aria smarrita. Che forse non era intenzionale, ma la quale ha lavorato al meglio il personaggio. Le ambientazioni in Messico e nella California meridionale che hanno caratterizzato molti film d'exploitation a buon mercato degli anni '70 gli conferiscono una sensazione che inietta dentro di me sempre una certa nostalgia. E' stato un decennio quello settantesco di film come questo con i quali sono cresciuto e invecchiato, scoprendoli, guardandoli spesso allo spettacolo di mezzanotte (nei fine settimana) e per tutta l'estate nei pidocchietti e sale di seconda, terza visione, che allora erano sempre aperte (questo uscì addirittura all'Empire). Gli omicidi sono per la maggior parte inquietanti e realizzati con fin troppa maestria rispetto ad altre scene di raccordo, maggiormente slegate e inconcludenti. La scena del flashback di apertura e quella con il pescatore sono particolarmente ben girate. Sono molto belli anche gli inquietanti quadri che il personaggio di pittrice interpretato dalla Ferrare, dipinge nel film. Ma prima di ottenere la definitiva impressione che si abbia assistito a quel che è un grande film, nel suo filone, ci accorgiamo che in alcune scene e nel finale la Ferrare è molto limitata nella sua gamma interpretativa, e il resto degli attori è spesso ancora più inefficace di così, e che il personaggio di Carradine rasenta un po' il ridicolo, mentre la seconda metà del film si immerge in una irrealtà totale che per chiunque conosca gli altri film di Moctezuma sarà ben riconoscibile. Nonostante questi problemi invece molto reali, a causa dell'atmosfera, della strana, interessante storia , e delle sensazioni nostalgiche che emana, non si può comunque non dare a questo piccolo grande film dell'exploitation mexicali, diretto da uno dei suoi registi migliori, che un giudizio finale altamente e positivamente qualificato.
I titoli di testa appaiono solamente dopo 15 minuti di film.
Napoleone Wilson
eh eh confesso all'inizio pensavo fosse un film sui cocktail :)
RispondiEliminaHo trovato Alucarda. questo non si trova..
RispondiEliminaNo no, adesso sur mulo lo trovi, t'assicuro. "Alucarda" certo lo trovi pure molto bello dà a'immaggine, rip dal dvd della Bizzarre Cinema. Tra l'altro l'originale ha anche un packaging curato e bello parecchio, con l'Amaray rosso, come fa sempre la Bizarre.
RispondiEliminaFilm molto travagliato "Alucarda", iniziato nel '73 -con, appunto, si dice la supervisione artistica di Jodorowsky, e molte cose e simbolismi visivamente strabilianti potrebbero far pensare che sia vero- distribuito definitivamente soltanto nel 1978. Moctezuma è morto, prematuramente, nel 1995.
Questo film mi piace molto, poi il titolo è fantastico
RispondiEliminama si trova con i sottotitoli in italiano?
RispondiEliminaPS: ho trovato questo b-movie, http://www.youtube.com/watch?v=QCfbCUaYfnY , dopo penso di guardarlo, lo conoscete?
Sì che lo conosco, ho il dvd da cestone preso al Blockbuster a 3,90E, ma sai nn ha praticamente granchè spunti d'interesse.
RispondiEliminaAhahahahahahahahahahahahahahahahahahah!!! Sottotitoli in italiano,ahahahahaha!!
Sì come no certo, se ce lo sottotitoli tu.
uff :( io senza i sottotitoli non capisco nulla!!
RispondiEliminaho i sottotitoli in spagnolo di Rolling Thunder, pian piano li trasformo in italiano :D
Beh ho guardato forza da sbarco, divertente :)
guardato anche 1990: I guerrieri del Bronx,Zardoz,Rats e Fahrenheit 451. Più belli questi ultimi 2.. altri consigli???
Visto anche Trick 'r Treat film horror/commedia del 2007, lo consiglio.
"The Logan's Run"(La Fuga di Logan)('76) di Michael Anderson, e "Generazione Proteus"(The Demon Seed)('77) di Donald Cammell. Puoi intanto guardarti questi.
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