Quando nella sigla di testa ho letto il nome di Angelo Badalamenti per le musiche la memoria è corsa veloce a David Linch, del quale Badalamenti è spesso collaboratore, creando atmosfere che tutti conoscono e che in Mulholland Drive hanno trovato il loro apogeo.
Il bello è che il film, con quelli del "vate" Linch, ha tante analogie. Poche parole, montaggio curatissimo, molte immagini e primi piani di visi disperati e patologici. La protagonista femminile ha un masochismo nel quale sfoga i dolori interni; quello maschile è l'avvocato, nel cui studio lavorerà la protagonista "segretaria", di una timidezza sadica che trova in lei una figlia, un'amante e uno sfogo. Il finale non si capisce se è lieto o paranoico come i suoi personaggi, e mi è piaciuto molto come spesso mi piacciono i finali che non danno allo spettatore alcuna soluzione.
Straordinaria la semplicità con cui si affronta e si spiega una delle manie umane quale può essere il masochismo.
Molto bello, sempre di Shainberg, anche il film con Nicole Kidman su Diane Arbus. Non ne ricordo il titolo, ahimé...
RispondiEliminadopo breve ricerca: Fur: un ritratto immaginario di Diane Arbus. Penso proprio che lo guarderò :)
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