Trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Nick Hornby, scrittore inglese di grande e meritato successo. Alcuni dei suoi famosi bestseller sono diventati altre volte film (anche se di produzione inglese) e qua ad esempio ne abbiamo parlato in occasione di "Alta fedeltà" (2000) diretto da Stephen Frears.
Grazie ad una "simpatica" vicina di casa, che gli ha messo nella buca della posta un inequivocabile dvd acquistabile nelle migliori edicole della città, i coniugi di mezza età Lucia (Luciana Littizzetto) e Fausto (Rocco Papaleo) scoprono che il loro unico figlio Marco (Pietro Castellitto) ha girato un film porno. Contestualmente, sempre a causa del dvd, scoprono anche che ha un cazzo (parola mai comparsa nel film, meno male che almeno non l'han chiamato "il walter"...) di dimensioni equine. Partono, compulsivo-ossessive, due indagini parallele: scoprire dove e con chi Marco ha girato il film e possibilmente anche il perché; da chi ha ereditato quella anomalia che lo ha reso appetibile come attore di genere. E poi vabbe', ci sono gli equivoci, doppi sensi, Fausto problemi al lavoro, Lucia pure lei qualcosina, i vicini ficcanaso, Marco che scoperto dalla fidanzata (Cristina Odasso) in questo suo passatempo avrà pure lui i suoi problemi... Merita assolutamente citazione l'affascinante e sensuale Michela Cescon nella parte dell'attrice porno e suadente ospite per una chat erotica online, sola ed unica parte attoriale la sua, veramente Recitata, del film.
Non so cosa possa pensare lo scrittore di questa rappresentazione. Questo romanzo non l'ho letto, ne ho letti altri, e ricordo sempre una scrittura divertente, priva di tabù senza per questo essere volgare, accompagnata da acute analisi caratteriali e pure sociali. Qua, se escludiamo un momento all'inizio in cui Lucia dice che hanno sempre lasciato passare ogni mancanza di Marco dicendo "Fa niente", e un dialogo miserimmo tra figlio e genitori sulla differenza che passa tra "doti fisiche" e "talento", non c'è nulla. Sono certo che nel libro il tormento dei genitori, che si devono essere interrogati non poco sul perché il figlio ha fatto una cosa del genere, è stato di ben altro spessore. Sono certo anche che parlare di questo tormento non avrebbe voluto dire fare un film triste, affatto!, poteva essere molto più divertente e intelligente, interessante.
Genitori aperti o chiusi? Tolleranti o intransigenti? In fondo, e lo dicono anche, mica si droga, o fa il teppista, o è un violento, o che ne so cos'altro. Però è indubbiamente una di quelle attività che se fatta da un figlio o figlia pongono i genitori in una situazione difficile, t'interroghi su cosa nell'educazione può aver influito, cosa puoi fare per spingerlo su altri orizzonti di vita.
Da un'idea brillante di partenza si poteva arrivare, restando sempre nella commedia... e invece Niente. Alla fine, se escludiamo quello di Marco, di questo film non ti resta veramente un cazzo. Anzi no, tre scene sì me le ricorderò: quelle con presente Michela Cescon, e cioè il pezzo visibile del dvd, la chat erotica e il sogno di Fausto che se la vede entrare in casa e alla fine fargli una lap dance tutta per lui. Bella e brava, ossa fatte nel teatro, ha partecipato anche a diversi film importanti e comparirà ancora da queste parti, molto presto.
Robydick
Lo spunto è stuzzichevole (e furbetto) ma gli attori non mi sono simpatici (mai sentito Pietro Castellitto, chissà se è stranamente figlio d'arte... :D), e credo che Hornby come scrittore sia sopravvalutato, quindi per il momento direi che passo... :)
RispondiEliminaZio Scriba quote.
RispondiEliminaZio, non lo so se è sopravvalutato Nick Hornby, sono un lettore meno selettivo di te. "Alta Fedeltà" e "Febbre a 90°" mi sono piaciuti parecchio, anche "Tutta un'altra musica" non m'è dispiaciuto.
RispondiEliminaconfermo la figliolanza di Pietro ;-)
e confermo anche il "passa pure...". lo davano nello stesso cinema dove ho visto "Romanzo di una strage" e l'ho visto dopo la meraviglia di Giordana, così, per rialzarmi un po' il morale, ma non è stata un'ottima idea