Dopo essermi divertito, e parecchio, con Ronal Barbaren (aka: Ronal The Barbarian) era giocoforza andare a ritroso per recuperare questo che, mi dicono, essere stato molto apprezzato anche in Italia. Uscì doppiato da molti nomi noti del nostro panorama artistico, li potete leggere in locandina.
Terkel è un ragazzino abbastanza sfigato di periferia, piuttosto fobico e con una sorellina ancora più sfigata. Mamma che fuma come una ciminiera, padre assente che dice solo "No", incapace di opporsi ai bulli della scuola subisce ogni situazione passivamente e tutte le sue scelte si rivelano puntualmente le peggiori. Commetterà il grave errore di schiacciare involontariamente un ragno sedendosi su una panchina, l'animalista estremista è sempre dietro l'angolo...
Umorismo acido del mondo giovanile che è privo di pietà per i perdenti o per chi cerca di pensare fuori dal branco. A parte il sorprendente finale, culmine di questo clima sarà il suicidio di una ragazza cicciona che prima cercherà di difendere Terkel da un attacco dei bulli che tormentano anche lei, poi si ritroverà dallo stesso Terkel cacciata perché questi pavidamente si unirà a loro. La ragazza si getterà dalla finestra della classe sfracellandosi in cortile, e tutto lo sfracello con tanto di sangue a schizzi sarà mostrato. Episodio emblematico. Fa ridere? Ahime, tocca dire di Sì, la cattiveria portata al grottesco fa quel effetto.
Da wiki: "Il film è basato su una serie radiofonica dallo stesso titolo andata in onda in Danimarca sul canale Børneradio; per i suoi linguaggi estremamente volgari e i contenuti adulti è indirizzato a un pubblico maturo (in Italia, in cui il film è uscito nel 2006, la visione è stata vietata ai minori di 14 anni)". Curioso che Anders Matthesen, autore del soggetto e presumibilmente della trasmissione radio, sia anche doppiatore unico per tutti i personaggi, ovviamente nell'edizione originale. Qua da noi come detto hanno partecipato nomi noti: tutto il gruppo di Elio e le storie tese, Claudio Bisio, Lella Costa, e altri. Dai nomi si evince che tutto lo slang giovanilistico s'è imperniato su quello milanese, è stato inevitabile. Personaggi e contesto sono territorialmente neutri, potevano essere localizzati in diversi luoghi, purché urbanizzati. S'è scelto Milano, e questo a me non m'ha fatto impazzire, ché pur vivendo appunto in questa città quella cadenza, quando così estremizzata, mi risulta essere urticante. Considerazione di puro gusto personale ovviamente. Vero è che non c'erano forse valide alternative, al limite Roma e Firenze coi rispettivi dialetti, musicalmente connotati e comprensibili a tutti.
Penso che Ronal il Barbaro, da noi non ancora uscito, sia superiore a questo, anche in termini di animazione. Ciò non toglie che Terkel in Trouble meriti una visione per alcune trovate geniali. Tra queste la delirante canzone "Banane Giganti", eseguita da "Elio e le storie tese" che hanno cantato sotto lo pseudonimo de "I Los The Peparors".
Robydick
non è ronal, ma si difende benissimo :D
RispondiEliminacerto dark0, sono d'accordo con te :)
RispondiEliminaQuesto me lo devo proprio segnare... E intanto ne approfitto per fare auguri pasqualozzi... :)
RispondiEliminagrazie Nicola, auguri anche a te e a presto :)
RispondiEliminafilm cattivo e privo di ogni sorta di perbenismo. Non un capolavoro ma... come non amarlo?
RispondiEliminaoddio, Giacomo, sai che qua il perbenismo non è un valore particolarmente apprezzato? :)
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