Guerriero americano è stato uno dei più autorevoli esponenti dell'invasione in suolo americano dei film suoi ninja, figli, più che delle divertenti pellicole made in Hong Kong di Godfrey Ho (Ninja il padrino, Ninja licenza di sterminio ed altre centinaia), del cult movie di casa Cannon L'invicibile ninja con un inedito Franco Nero.
Sam Firstenberg, già regista del divertente Ninja la furia umana, ci regala 80 minuti e poco più di divertimento coattissimo, molto ignorante, ma sincero, da vero spettacolo per le platee, roba da farsi venire i calli alle mani ogni clichè camuffato da azzardo narrativo. La storiella è semplice semplice, ma l'idea di portare i ninja in un contesto moderno, sfruttando lo scenario delle Filippine, ha una certa suggestione.
Peccato per la regia non brillante di un autore che di lì a poco darà al mondo il suo capolavoro, I cacciatori della notte, sempre col biondo Michael Dudikoff, psicologo infantile con la passione per le arti marziali. Il film è pieno di trovate assurde come l'idea di dividere i vari ninja per colori, dal nero dei maestri al rosso dei novellini, ma passando per altri colori sgargianti. Ci si chiede come potessero pensare di mimetizzarsi tra gli arbusti con quelle tonalità di vestiti a volte accecanti...
E' in questo film che nasce la coppia Steve James - Michael Dudikoff, il biondo e l'erculeo nero, il taciturno eroe e il farfallone amico dalla battuta pronta, una variante di Bud Spencer e Terence Hill a stelle e strisce, protagonisti di pochi film insieme, ma entrati di forza nel cuore di ogni fan del cinema d'arti marziali. I combattimenti sono miserabili, sotto il livello di accettabilità non solo di una produzione minore della Cannon, ma della serie B action dell'epoca, coreografati in modo così pedestre da essere ridicoli e semi parodistici. Di puro contorno il resto del cast compresa la bella Judie Aronson, la figlia del generale che farà tremare il cuore dello smemorato Joe nel contesto romantico ammazza froceria che ogni buon action deve avere. Tra le varie armi usate dai ninja è bene segnalare pure un incredibile raggio laser che avvicina il film ai quei videogame anni 80 tipo Shinobi.
Si racconta che, come I cacciatori della notte, questo film fu rifiutato da Chuck Norris, ma bisogna ammettere che sul piano recitativo, a differenza di quello marziale, Dudikoff ha più talento del nostro Texas Ranger. In ogni modo è un film importante nel suo genere, pur nella rozzezza della confezione.
Keoma
Keoma, è un piacere trovare almeno queste rece, al mattino. Pensa te per uno come me, che gli ha visti pure tutti e tre -ma penso che siano oramai quattro e più, apocrifi" o meno-, e i primi due persino al cinema.
RispondiEliminaSteve James, morto molto prematuramente di AIDS nel 1993, era un buon fighting performer oltre che attore. Me lo ricorderò sempre nel ruolo importante che ha nello splendido indipendente newyorkese "Exterminator"('80)di James Glickenhaus.
Ma ogni tanto aveva pure il culo di ottenere qualche parte nei piani decisamente più alti, dell'action americano anni '80. Uno su tutti basti dire,"To Live and Die in L.A."('85) di William Friedkin.
Non sapevo fosse morto di Aids... Purtroppo rispetto ad Avenging force nessun American ninja pecca in eccellenza però sono divertenti, almeno quelli di Firstenberg...
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