giovedì 7 aprile 2011

Marcia trionfale

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Solo pochi mesi fa ho visto "Soldati - 365 all'alba", parlando di occasione persa in merito ad un film che ritraesse la vita dei militari di leva italiani negli anni '80. C'era però un film che già lo aveva fatto 11 anni prima, e stavolta il livello è ben altro! Tra i miei Cult, lo dico subito.

Caserma in un luogo imprecisato. Passeri (Michele Placido) è un soldato di leva; siciliano, laureato, soffre molto la vita militare e s'inventa sistemi per evitarla. Si accorge di questo il comandante della caserma, il paranoico capitano Asciutto (Franco Nero), che lo tormenterà apposta, vuole che invece lui arrivi ad amare la vita militare e, incredibile a dirsi, ci riuscirà. Passeri diventerà un fedele assistente di Asciutto, al punto di rendersi disponibile a pedinare la di lui giovane moglie (Miou-Miou) che sospetta di tradirlo.

Capitano, moglie e soldato: è questo il trio di protagonisti. Intorno a loro la vita di caserma, con altri militari di carriera che insidiano la donna e i commilitoni di Passeri che da quando è diventato fedele discepolo di Asciutto hanno preso ad odiarlo. Ma è un "intorno", una specie di "habitat" per quei 3 che rappresentano da soli molta della sfiga nera che voleva dire ai tempi fare una vita militare di quel genere.

Asciutto ha la fissa di modellare le persone, cambiarne il carattere, le opinioni, è la sua ragion d'essere. Ufficiale onesto e quindi di modeste condizioni economiche, non se ne lamenta ma la cosa gli causa problemi con la moglie, verso la quale è impotente, nel controllarla e anche sessualmente.
Lei trova consolazione in un altro ufficiale, collega del marito, uno stronzo come pochi e pensa che lo ami. Ruba, nei supermercati, piccole cose, sfizi che non potrebbe permettersi e la sua vita è questa. Forse proprio la donna è il personaggio più squallido, sfruttato e sbattuto, cosciente della propria situazione eppure incapace di uscirne: può rinunciare a quel marito, alla casetta? e con quali prospettive? Tanto vale prendersi un po' di botte ogni tanto, cercarsi qualche amante quando possibile. Tirare avanti.
Passeri, pur con tutta l'istruzione che possiede, tradirà presto la sua massima ambizione: un posto fisso nel pubblico, anche nell'esercito, perché no? Dal momento in cui Asciutto alzerà questa sua speranza il soldato si trasformerà in un "soldatino", obbediente a dismisura pur non disdegnando di...
3 impotenti, a loro modo, ma questo sono: 3 persone le cui vite si sono modellate in un incastro dal quale poi uscire sembra impossibile, altrimenti inutili in qualsiasi altro contesto diverso da quello.

Ho detto tanto e poco della trama e delle vicende. Il film è terribile, io l'ho trovato veramente pesantissimo, ma giustamente tale intendiamoci! Solo qualche lieve eccesso non me lo fa mettere nell'Olimpo e si deve "accontentare" di Cult, restando il miglior film possibile della vita di caserma dei militari di leva e di quelli di carriera ad essi assegnati per l'addestramento. Nemmeno l'avessi scritto io 'sto film. Personaggi così idioti, così rovinati da quella falsa vita che sembra un gioco per adulti-bambini, li ho conosciuti, né migliori né peggiori di questi, semplicemente paragonabili.

Film eccezionale e da non perdere.
Di valore assoluto: non occorre aver fatto la naia per capirlo.


19 commenti:

  1. Io la naja l'ho fatta e di "impotenti" ne ho conosciuti. c'era un sottotenente che si eccitava con la sirena dell'allarme generale, peccato per lui che a quei tempi non c'erano missioni all'estero ed allarmi veri, come oggi.
    Bellissimo il terzo frame partendo dall'alto, morbido direi...

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  2. eheh.... harmo, tu con la ciccia vai sempre d'accordo, tarzan o non tarzan. :D
    lei è Miou-Miou, m'ero dimenticato di citarla nella rece e ho provveduto, merita. giovane (ai tempi), alternativa e disinibita, oltre che molto caruccia, attrice francese.

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  3. questo non l'ho visto...ma 365 giorni all'alba...è ineccepibile...!!!o no?

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  4. no Laura, me spias'... non è ineccepibile ;-)
    confronto a questo è una telenovela

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  5. ..-"CaporalMaggior/CaporalMaggior/Facci una sega/CaporalMaggior/CaporalMaggior/Facci una sega..."
    Una delle scene più memorabili con Anatrelli, Haber -già bravissimo- e Dewaere, del film, di un film interamente straordinario.
    Per me, da sempre, anche se lui stesso non la pensa così, il film migliore di Bellocchio.
    Citiamo doverosamente Patrick Dewaere nel ruolo del 2°tenente Baio amante della moglie di Asciutto, presente in questo film come la famosissima Miou-Miou in quanto si trattava di una co-produzione con la Francia,attore sensazionale e veramente -non solo in Francia- leggendario morto suicida con una fucilata a 35 anni nel 1982, vera e propria leggenda degli anni'70 e '80 anche e soprattutto in coppia o trio con Geràrd Depardièu e proprio Miou-Miou in grandissimi successi di pubblico -anche in Italia- o addirittura premiati con l'Oscar come Miglior Film Straniero, come "I Santissimi"(Les Valseuses)('74) di Bertrand Blièr, o "Preparate i fazzoletti (Preparèz les mouchoirs)('77) sempre di Blièr, film che sono sicuro ti piacerebbero moltissimo, Roby.

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  6. @Napoleone
    Ricordo Dewaere ne "La stanza del vescovo" di Dino Risi, con un grande Ugo Tognazzi e una mai più così bella Ornella Muti.

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  7. napoleone, grazie, ottimo compendio al solito. sì, mi pare anche a me che quei film possano piacermi! :)
    i fazzoletti però non li trovo... mi tengo il naso colante, pazienza.

    bravo harmo, citi un grande film.

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  8. Non riesco a capacitarmi e perdonarmi del fatto che lo ignoravo... Il nome di Bellocchio è una garanzia per precipitarsi a rimediare... Grazie per la segnalazione roby!... la naja, argomento scabroso e tragicomico se ce n'è uno, mi ha ispirato una miriade di racconti, motivo in più per confrontarmi, pur tardivamente, con questa opera d'arte...

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  9. sonom d'accordo con napoleone..uno dei migliori se non il miglior film di Bellocchio,grandissimo regista e grande personaggio,di una integrità morale e professionale da prendere a esempio..il film è molto duro,e giustamente..da olimpo,secondo me..ciao

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  10. prego zio, vedrai che ti piacerà tantissimo, ne sono convinto.

    ciao brazzz! per ora quelli che ho visto di Bellocchio mi sono piaciuti tutti, 2 Olimpo e 1 Cult, ma se dovessi sceglierne uno su tutti nessun indugio: http://robydickfilms.blogspot.com/2010/12/sbatti-il-mostro-in-prima-pagina.html

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  11. Grande Rob, un accostamento di film che è capitato di fare anche a me, con preferenza per quello qui recensito, of course... ;) 365 è decisamente più "popcorn", profondo certo, ma ricordo che aveva il suo effetto anche con le masse adolescenziali nelle sale.

    Ah... servizio civile a rapporto!!! :D

    P.S. la mia estrema puntigliosità (qui si dice "chiovarìa", mi sembra tu abbia origini centro-meridionali e puoi capirmi :D ) porta a dirti che dovrebbe esserti sfuggito un mio commento a "The Fog", volevo sapere cosa pensi anche del consiglio in esso contenuto. ;)))

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  12. eh occhio, ci provai col servizio civile, ma ai tempi era dura...
    m'è sfuggito un tuo commento?!? vado subito! :)
    (yes, I'm am meridionals...)

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  13. pure io servizio civile..ma ormai è passato un millennio..eh

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  14. io di naja solo i tre giorni e mi sono bastati... poi servizio civile dove lavora ancora oggi!
    :)

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  15. ai tempi di brazzz non c'erano i caporali ma i centurioni, ahahah!

    ernest, ci avrei giurato su di te! :)

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  16. Film davvero duro...rai ragione roby.
    Io la naja l'ho fatta proprio in quegli anni, ed in effetti...
    Bellocchio graffia e lascia il segno....sempre !!!
    Da "I pugni in tasca" in poi non ho mai smesso di vedere i suoi Film.
    Memorabile questo, come memorabili gli altri.
    Portare tutto all'estremo, mettere tutto in discussione pre mettersi in discussione.
    Grande.

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  17. Grazie Brazzz, anche "In Nome del padre"('71) adesso che mi viene in mente di Bellocchio, è bellissimo, sull'istituzione dei convitti/collegi d'educazione religiosa, negli anni'50. Era appunto quella l'epoca (i'60-'70)nella quale Bellocchio si dedicava sistematicamente allo smontaggio potente e iconoclasta, -animato da un furore ideologico splendidamente argomentato e di rara solidità mai didascalica con pochi o nessun precedente nel cinema italiano,-di tutte le istituzioni precostituite del sistema borghese, e del suo vivere, dopo la stampa armata a distruzione delle persone oneste e libere pensatrici,a soccorrimento dei padroni e di così triste e drammatica attualità come non mai,rappresentata in "Sbatti il mostro in prima pagina"('72), venne "Marcia trionfale" e la demolizione sistematica dell'istituzione dell'esercito e del "rigore" e "disciplina"della vita militare in "un paese scombinato come il nostro" (Aldo Moro, cit. da lettera durante la "prigionia").

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  18. Bravissimo come era sempre anche il giovane Michele Placido, oltre ad un superlativo Franco Nero. Placido lontanissimo dal diventare la puttanona buona a ogni ingaggio che è diventa oggi,povero commissario Cattani,addirittura a ballare con la sua enorme giaccona rossa in gara a "Ballando sotto le stelle" con Milly Carlucci (sic!) , sì lo so sembra una boutàde, ma invece è crudemente -e soprattutto, nudamente, vero,o dal credersi addirittura un grande regista pompatissimo com'è dalla stampa predigerita, e fare solo film del c. su un personaggio enorme come Vallanzasca poi, che è un delitto non riuscire almeno a trarne un film eccellente.

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  19. lasciamo perdere il placido di oggi... però come dici nulla toglie a quello che è stato ai tempi.

    le cit. dalla lettera di moro sono degne di te napoleone ;-)

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