Sean Thornton, un americano grande e grosso (John Wayne) torna in Irlanda, paese dove aveva appena fatto in tempo a nascere prima che i genitori emigrassero, in un isolato paesino di campagna dove 3 ore di ritardo dei treni sono la norma. S'innamorerà a prima vista della bella Mary Kate Danaher, rossa di pelo e pepatella di carattere (Maureen O'Hara), il cui peggior difetto però è essere sorella di Will Danaher che vede di male occhio Sean per motivi vari... e va be', tra una risata e l'altra si arriva al lieto fine.
E' un film famosissimo, ben 2 oscar: regia e fotografia. Amato da generazioni non solo coeve, di gran fattura, con anche alcuni momenti spettacolari come la stupenda corsa campestre a cavallo o, per drammaticità, il flashback di Sean sul ring quando da pugile uccise un avversario nell'ultimo suo incontro.
In generale commedia divertente, addirittura esilarante in certi momenti, ma in altri denuncia abbondantemente l'età e l'epoca del film. Conoscendomi era quel che temevo vedendolo, sapevo più o meno di cosa parlava. Non è dipeso da uno stato d'animo estemporaneo, ero partito a vederlo con le migliori intenzioni. Non me ne vogliamo gli estimatori di questa pellicola...
Annoto alcuni dettagli, mi spiego con commenti mirati:
(1) Piccolezza:
Ci sono almeno 2 "storici" baci tra Sean e Mary, uno in mezzo ad un vento tempestoso. C'è gente in giro che dichiara di sognare da una vita un bacio simile. Penso: eravamo messi proprio male se siamo cresciuti con sogni del genere.
(2) Piccolezza con messaggio subliminale:
I 2 fidanzati che passeggiano con l'accompagnatore, ché non possono secondo le tradizioni starsene da soli. Poi faranno una fuga con un tandem, ovviamente senza toccarsi nemmeno quando saranno privi d'ogni controllore. Penso: ma come sono religion-correct! Almeno, nelle famose "fuiutelle" meridionali, una bella "trumbatella" se la facevano.
(3) Virginia Woolf comincia ad agitarsi nella tomba:
Sono appena sposati ma lei è disperata perché il fratello ha negato la dote. Non è necessaria, Sean non ha problemi economici, però lo stesso piange disperata, e non lo farà dormire con lui! Allucinante, roba da prenderla a sprangate. Ma poi dico, è un film con una storia poco più che medievale e si permettono a una donna simili comportamenti? Incoerenza. Che pochezza miserabile e stantia nei valori espressi, piangere per una credenza o una sedia, per la serie "le donne non capiscono un cazzo e sono esseri inferiori". Non mi ha fatto ridere ma avrei dovuto guardare a Mary con paterna benevolenza forse, solo che la riservo ai miei figli. Si poteva evidenziare che le donne, magari anche non per colpa loro, venivano cresciute in un'ignoranza colossale, buone solo come giumente? Si poteva, ma non viene fatto. Risultato è che penso: Mary è una demente e le donne all'epoca (parlo del 1952, non dell'ambientazione della vicenda) piacevano così.
(4) Virginia, ormai ridotta a uno "white-zombie", s'aggira intorno a me:
C'era ancora un (flebile) dubbio che il giudizio sulla sceneggiata idiota per i mobili fosse troppo duro o eccessivo. "Forse il film non è poi così caucasicamente, cristianamente, conservatore o nostalgico" mi son detto. Forse... Ma il dubbio mi viene tolto nel finale, altra scena famosissima. Sean decide di battersi con Will per ottenere la dote che Mary esige. Prende la moglie e la trascina, letteralmente, per 5 miglia a piedi fino a casa di Will, con tutto il paese dietro a tifare per lui. C'è persino una beghina che gli offre un robusto ramo con cui frustrarla! Cose da pazzi, ci mancava solo che la tirasse per i capelli e magari impugnasse la clava! E non basta eh, no no, perché la tapina, trattata come una pezza da piedi dal Suo Uomo (wow! che uomo!) cosa dice quando capisce la ragione di quella buffonata davanti a tutto il paese? "Vado a casa a prepararti il pranzo", questo dice, e se ne va anche tutta impettita e tronfia. Ecco brava, quando torna il maritino che ti ha quasi lapidata fagli il pranzetto, lavagli i piedi e se è troppo stanco per fare del sano "sesso a due" soddisfalo pure altrimenti, tutto pur di farlo felice. E se Lui è felice allora anche Lei sarà felice, con la sua credenza in cucina, la seggiola in soggiorno e una culla da dondolare... Piango, ma per la tristezza della pochezza.
Sia chiaro: questa non è una stroncatura! Figuriamoci...
Solo espressione di gusto personale, che nulla aggiunge o toglie alla fama di questo film.
Non si pensi che non abbia tenuto conto dell'anno di produzione. Si pensi però che nel 1952 in Giappone (ma non in Italia né allora né mai) uscivano 2 film che confrontati a questo sembrano arrivare da Sirio: "Vita di O-Haru, donna galante" e "Children of Hiroshima", solo che appunto, da noi "moderni occidentali" serviva consolidare famiglia-patria-onore e già che c'eravamo credere-obbedire-combattere, con ben altre cose.
(Per la cronaca, quell'anno ci furono in Italia importanti elezioni amministrative, per le quali don luigi sturzo cercò alleati a Roma nel movimento sociale e nei monarchici (venne bloccato da 2 "progressisti" in questa iniziativa: de gasperi e andreotti); a Napoli venne eletto sindaco achille lauro coi monarchici.)
Tolte le differenze e i dubbi che possono venire dalle differenze di tempo e cultura rispetto ad allora, un film meraviglioso, leggero e drammatico ad un tempo, esempio di quanto Ford fosse grande nel raccontare le storie dei suoi personaggi rendendole universali.
RispondiEliminaSi, decisamente sono più tranquillo anch'io stamani. Non così i gatti della zona, sono scomparsi o sono seduti sopra sedie o sui tavoli dei giardini della zona. Sul film che dirti; sono stato allevato a John Ford e John Wayne.
RispondiEliminaciao ragazzi! buona giornata :)
RispondiEliminaharmo, sono contento sei più tranquillo oggi.
secondo me il contesto psicologico è molto più profondo di quanto non appaia in superficie... il fato di piangersi addosso e vittimizzarsi costituisce anch'esso, anche se molto meno visibilmente, un tentativo di "presa di potere". apparire indifesi per stimolare negli altri un certo senso di colpa è altrettanto violento, psicologicamente parlando, che il fare a pugni. il fatto che il mitico John se la trascini dietro quando va a battersi (cosa che costituisce l'abbandono del suo stato di equilibrio, al quale era traumaticamente giunto), si rende quindi necessario, per mettere di fronte la causa all'effetto. il fatto che sia una donna a comportarsi in tal modo è narrativamente più veicolabile, ma bisogna ricordarsi che quella fra il lato maschile e quello femminile è una "battaglia" che avviene in ogni essere umano. non credo sia un caso che la location scelta, il Connemara (irlanda occidentale), sia una sorta di "altro pianeta", paesaggisticamente parlando. terra brulla e scarsamente popolata, sferzata dall'oceano...un set ideale pure per un armageddon (in senso biblico, ma non QUEL senso biblico...) buon weekend! :)
RispondiEliminagrazie unwise, considerazioni molto interessanti, vero valore aggiunto e, non ci crederai, ma mi rendono il film ancora più sgradevole e fastidioso nei contenuti.
RispondiEliminal'irlanda è anche la terra delle Case Magdalene se per questo...
http://robydickfilms.blogspot.com/2007/09/magdalene.html
Nel bene o nel male, un pezzo di storia!
RispondiEliminasì adriano, su questo nulla da dire :)
RispondiEliminaGrandi film di quelli visti in famiglia: che grandi educatori che ho avuto! ;) ****
RispondiEliminaCon sti svarionamenti di blog sono svarionata anch'io...ahahah, credevo fosse the quiet american...e va beh!?! Ho letto però la tua recensione come sempre originale e ben fatta!
RispondiEliminaciao petro'! :***
RispondiEliminagrazie laura. vero, ancora un senso d'incertezza c'è. ogni volta che apro la bacheca mi chiedo se funzionerà o meno :)
a me invece è sembrata una buona risoluzione del "conflitto" yin-yang...
RispondiEliminacmq l'irlanda ha anche cose più piacevoli da ricordare...che so, la Guinness!
:))
giusto unwise, ma oggi c'ho il dente avvelenato :D
RispondiEliminae poi senti di quale guinnes parli, quella calda che sembra petrolio grezzo dei pub? 'mmazza che zozzeria! ahah!
però dai, con commitments recupereremo su quel bel paese ;-)
ah seguro...cmq confermo che dopo la terza, sulla guinness cambi parere! :)
RispondiElimina...Maybe this time/maybe this time past voices call my name/Maybe this time i returned out my past/throw away the numbers/the keys and all the coats/Maybe i can the covered/The Lightning in the coup and the other coats of some city/an extinguish all of my reasons pastes/when come another land,again/an at A Quiet Life/A Quiet Life, for me/A Quiet Life/ A Quiet Life, for me/ A Quiet Life, for someone/an A Quiet Life,for me/I lost parents/I studied once an you/In also grade/[...]but the order/is always mercyless/it once to see my filth/ so to hunter this now, at hunted/past voices, call my name/I'll renounce my past/to live again/A Quiet Life/ A Quiet Life,A Quiet Life, for me/A Quiet Life, for someone/and A Quiet Life, for me/a faulted i've been giving/another chance, again/I telling lies, it's usual/I'm painted, but invane/I trieds to cheek my out, out my good hand/take away may really never got/my Quiet Life/No Quiet Life, for me/No Quiet Life/No Quiet Life/No Quiet Life,for me/ A Quiet Life,for someone/No Quiet Life, for someone/ For me/even my fair have to stray again/It'a lie, for my/A Quiet Life/ A Quiet Life, for me/ A Quiet Life.
RispondiEliminanapoleone, scusa l'ignoranza... che canzone è?
RispondiEliminaA Quiet Life. Teho Teardo e voce e testo di Blixa "Einsterzunde Neubauten" Bargeld. Dalla o.s.t. di "Una Vita tranquilla"(2010)di Caludio Cupellini. Con Toni Servillo. Ma solamente lo splendido testo non può nemmeno pallidamente rendere l'idea,l'infinita grandezza, classe poetica, la bellezza di questo brano musicale,così sublime.
RispondiEliminaaaahhh... grazie grazie napoleone, me l'ero dimenticato quel film e invece è da vedere, provvederò a breve!
RispondiEliminae spaventosamente triste. Come sono io.
RispondiEliminaUno dei Film Cult che amo di più.
RispondiEliminaLa meglio irlanda mai prodotta a Hollywood...
per approfondire...
http://magar57.blogspot.com/2011/02/un-uomo-tranquillo.html
uno dei miei film preferiti di tutti i tempi sia per la leggerezza della storia, per gli attori e per la fotogtrafia, un'ingenua favola like disney. :D
RispondiElimina"...un'ingenua favola like disney"... diobono, sempre peggio 'sto film ahah!
RispondiEliminaMeravigliosa ambientazione ...adoro l'Irlanda e gli Irlandesi.
RispondiEliminaQuanto al film che dire: io son cresciuta nel mito di "ION-VAINER"...così lo pronunciava il mio adorato papà!
ciao sandra! a casa mia si diceva "cion-wei" più o meno, ahah!
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