Victor/Lee Canalito :- “Siamo fratelli non significa nulla per te?”
Cosmo Carboni/Sylvester Stallone :- [Serio] “Sì che significa molto per me. Significa che ci sono un sacco di banane”
[Umoristicamente]
Cosmo Carboni :- “Appese fuori sull’albero genealogico.”
Annie/Anne Archer :- “Devi avere proprio un sacco di stile per parlare a qualcuno con quella merda di piccione sulla spalla, Cosmo.”
Cosmo Carboni :- “Non è vera merda di piccione. Questa è solo qualcosa che avevo cucito per farmi stare in mezzo alla folla. Sai?”
Cosmo Carboni :- “Ehi, Vic. Frankie ti vuole qui per avere un amichevole concorso di braccio di ferro con voi.”
Lenny/Armand Assante :- “Ti prometto di vincere cinquanta volte prima di Natale.”
Burp/Joe (“Maniac”) Spinell :- “Il tuo uomo quaranta cinquanta volte prima di Natale non avrà abbastanza cervello a sinistra per allacciarsi le scarpe a destra. E allora si avranno due storpi in famiglia.”
Cosmo Carboni :- “Sai quanti uomini potrebbero essere stati seduti in cima al mondo, ma hanno lasciato a una donna di dire loro cosa fare, e adesso l’unica cosa sulla quale sono seduti è la tazza di una toilette.”
[Alla banda di Victor]
Stitch/Kevin Conway :- “Quel ragazzo è troppo stupido per essere spaventato. E' un primitivo.”
Cosmo Carboni :- “Frankie! Mio fratello non è bello come te ma è certo forte come Charles Atlas.”
Stitch :-“Tuo fratello è un idiota.”
Cosmo Carboni :- “Nah. Egli non è un deficiente.”
Stitch :- “Ho detto che è un cretino.”
Cosmo Carboni :- “Okay, non è certo uno spirito fiammeggiante, garantito. Ma può trasportare più di quattrocento e cinquanta libbre di ghiaccio fino a cinque piani di scale senza vomitare la sua colazione. Tu puoi farlo?”
Cosmo Carboni :- “Devi iniziare ogni mattina da Cronin' e arrivare […]”
Victor -: “Bella, mi piace la musica al mattino.”
Cosmo Carboni :- Sì? Poi METTITI UNA RADIO AL CULO!”
Cosmo Carboni :- “Perché dovrei andare in giro alla ricerca di uno straccio che sembri quasi bollito quando posso avere insieme due abiti eleganti gratis?”
Victor :- “Sono nato il 22.”
Cosmo Carboni :- [dopo che Cosmo batte Ratto in una gara di braccio di ferro] “Hey, è bello provare a fare il Ratto.”
Ratto :- Ti farò diventare le palle di gelatina.”
Cosmo Carboni :-” Tutti hanno bisogno di qualcosa. E penso che quello che vi serve è una Santa Lotta con ME, a scaldarvi tutta intorno a voi in una fredda notte d'inverno.”
Esordio alla regia (1978) di Sylvester Stallone, “Taverna Paradiso”, o “Paradise Alley” secondo il titolo originale, fu veramente un colpo di fortuna per la sua perfetta riuscita finale, la vicenda scritta dallo stesso Stallone, che è di così tanti caratteri e personaggi, quasi seppellisce lo stesso personaggio interpretato da Stallone, senza tanta auto indulgenza. “Paradise Alley” ha potuto essere realizzato in quanto Stallone dopo l'enorme successo anche personale di “Rocky” trovò tutti i semafori con il verde acceso, e ne emulò in una certa misura la stessa formula, ma questa volta usando il wrestling. “Paradise Alley” è sì, come si è un po' sempre detto, un film piacevolmente confuso tra il voler essere la storia di un perdente sentimentale per poi passare nei canoni della commedia. Un cast forte (tra cui Tom Waits e Joe Spinell) interpreta personaggi simpatici che riescono in grande misura a elevare con le loro interpretazioni questo film, e ne fanno un meccanismo divertente.
La trama e imperniata attorno ai fratelli Carboni, Cosmo (Stallone), Lenny (Armand Assante), e Victor (Lee Canalito), che vivono nel quartiere di Hell 's Kitchen (dove Stallone è nato, New York), e che da lungo tempo lottano per sfuggire all'impetuosa morsa della povertà, e cavalcare un possibile trionfo. Cosmo è un truffatore che costantemente tira il candido Victor nelle sue truffe in modo da fare una rapida ascesa. Egli viene coinvolto con il boss locale Stich Mohan (Kevin Conway, grandissimo) che vede il wrestling come un'opportunità per farsi ricchi. Egli convince il suo semplice, gigante dal cuore gentile, di suo fratello Victor a salire sul ring, per ottenere dei soldi facili. Lenny è contro l'idea, perché la vede come una delle solite truffe di Cosmo ed è preoccupato che come risultato Victor si possa fare del male. Dopo però che Victor batte il campione locale, Lenny ha un forte cambiamento di carattere e diventa lui il manager di Victor ribattezzandolo con il soprannome di “Kid Salame”.
Cosmo e Lenny hanno un litigio sulla loro rivalità per Annie (Ann Archer, splendida), ex-fidanzata di Lenny che Cosmo aveva cominciato a frequentare dopo che Lenny aveva rotto con lei. Lenny ruppe il rapporto perché non voleva che Annie provasse per lui pena essendo tornato storpio, in seguito ad una ferita avuta nell'ultima guerra mondiale. Con la sua ritrovata fiducia di poter fare dei soldi decenti grazie a Victor e al wrestling, Lenny inizia un nuovo rapporto con Annie lasciando ancora Cosmo fuori al freddo. Il personaggio di Lenny cambia sempre di più verso un pronunciato egoismo e sfruttando Victor in sempre più incontri per fare soldi. Nonostante che il bilancio che sta pagando fisicamente sia molto pesante. Cosmo va una sera a bere con Big Glory, (Frank McRea, grandioso attore caratterista di colore del cinema americano, vero valore aggiunto, avrà la più bella e toccante scena del film) il vecchio lottatore che Victor ha sconfitto nel suo primo combattimento, una vigilia di Natale e in una scena molto toccante e triste discuteranno della vita da lottatore, di come una volta sia per lui stata grande la strada della gloria, -da cui il suo soprannome-, e come alla fine lo abbia distrutto come persona fisicamente e mentalmente, alla fine di una invernale notte di bagordi, alcool e battone, si getterà con il sorriso sulle labbra nel gelido e nero fiume Hudson, scomparendo in un attimo alla vista di Cosmo senza che egli possa fare niente. Questa è sempre stata la mia (e di molti, basta andare a rileggere la recensione di Tullio Kezich all'epoca dell'uscita italiana della pellicola -1979-) scena preferita nel film, perché essa ha introdotto gli elementi di amarezza, dramma e sentimentalismo, insieme, in modo più mirato e centrato rispetto al resto del film. Una scena veramente grande in grado di rivaleggiare con i simili momenti in "Rocky", merito entrambi della grande capacità e bravura dello sceneggiatore Stallone nel descrivere certi momenti, e soprattutto, di scrivere certe battute, e dialoghi. Frank McRea sarebbe poi tornato dopo questa veramente grande interpretazione, a recitare accanto a Stallone nel film carcerario di John Flynn del 1989, lo splendido “Lock-Up” (Sorvegliato speciale). Dopo che si svolgono questi eventi Cosmo realizza che il percorso che lui e Lenny hanno scelto per Victor alla fine lo condurrà lungo il sentiero stesso di Big Glory. Cosmo e Lenny mettono perciò da parte le loro differenze e decidono di porre fine alla carriera di wrestler di Victor dopo una grandiosa lotta sul ring con lo stesso Stich e Franky, lo scagnozzo soprannominato The Thumper (impersonato da una leggenda del wrestling anni '70, Terry Funk).
L'interpretazione di Stallone è di una tale sottigliezza come non sempre abbiamo avuto in film che non siano stati diretti da lui stesso. Il suo personaggio come anche la rappresentazione che ne dà non è auto indulgente come qualcuno si sarebbe potuto aspettare (oltre a cantare con la sua inconfondibile voce la canzone di apertura del film, a tal proposito molto bella la colonna sonora, per forza, è di Bill Conti) e lo impersona con molta più moderazione che nei personaggi affrontati successivamente negli anni '80. Alcune performance degli altri attori sono veramente esagerate, nel senso di bravura e di finezza descrittiva dei personaggi, da parte dello sceneggiatore Stallone.
“Paradise Alley” per queste e molte altre qualità è perciò molto di più, che un semplice film d'esordio alla regia di un nuovo attore dall'enorme successo, realizzato solamente grazie alla carta bianca accordatagli dai produttori per qualunque cosa volesse firmare. Ma è invece stato il primo film di un regista significativo e importante come e più dello stesso attore, confermatosi come vero e riconoscibile autore con il ritorno trionfale alla regia di “Rocky Balboa” nel 2006, a più di vent'anni dall'ultimo film firmato come regista, ovvero “Rocky IV” ('85), e proseguito con le affermazioni eccellenti e ottime, anche commercialmente, dei ritorni con “John Rambo” (Rambo) ('07), e “The Expendables” (I Mercenari, secondo lo stupido -se paragonato poi all'originale- e banale titolo italiota) ('10).
“Paradise Alley” è un film pieno di vitalità vera e non artefatta, calore sincero, sentimentalismo di vita vissuta e situazioni realmente conosciute, dal cuore forte, e dal cast sprizzante simpatia. Chiunque come me apprezzi “Rocky” e “Rocky II” ('79) - (la successiva regia di Stallone, che fu il seguito di più grande successo commerciale fino ad allora mai realizzato, addirittura più de “Il Padrino - Parte II” (The Godfather -Part II) ('74) di Coppola, per pochi mesi, fino all'uscita nel 1980 de “L'Impero colpisce ancora” (Empire strikes back) di Irvin Kershner)- da averli visti e riguardati almeno un centinaio di volte, non può anche non riguardare “Paradise Alley”.
Brani colonna sonora
- "Too close to paradise” - scritta da Carole Bayer Sager, Bruce Roberts. Musiche di Bill Conti. Cantata da Sylvester Stallone
- "(Meet Me in) Paradise Alley" - scritta e cantata da Tom Waits
- "Back in Town di Annie" - scritta e cantata da Tom Waits
- "Angel Voice" - cantata da Frank Stallone.
- "Please Be Someone to Me" - scritta e cantata da Frank Stallone
- "Frère Jacques" - cantata da Lee Canalito
Il titolo provvisorio del film era "Hell’s Kitchen”".
Tutte le versioni UK sono tagliate di 42 secondi dalla BBFC (British Board of Film Classification, l’ente della censura cinematografica britannica) per rimuovere le inquadrature di una scimmia legato e imbavagliata nel ripostiglio di Cosmo.
Dirigere questo progetto è stato un nuovo lavoro per Stallone, la prima volta pare che il cast e la troupe fossero in posizione, pronti a fare il loro lavoro ma non hanno potuto. Non potevano, perché Stallone avrebbe dimenticato di urlare, "Azione".
Sylvester Stallone disse alla rivista People che la sua idea originale di questo script è stata quella di rendere tutti i personaggi principali afro-americani. Non riusciva però a trovare i finanziamenti per il film fino a quando non ha deciso di recitarvi lui stesso e ha cambiato gli altri personaggi in italiani-americani.
Debutto come attore di Tom Waits.
In origine, Stallone voleva Al Pacino per interpretare Lenny Carboni.
Sylvester Stallone ha in realtà scritto il copione del film prima di “Rocky” e ha cercato di venderlo ai produttori per anni, senza alcun risultato. Una volta che “Rocky” è diventato un grande successo che tutti sappiamo, i produttori furono allora disposti a dare una guardata allo script.
Da Wiki:
Questa fu la prima pellicola da regista per Sylvester Stallone che, dopo il grandissimo successo di “Rocky” esordì come regista all'età di 32 anni. Il film è ispirato all'omonimo romanzo che lo stesso Stallone ha scritto.
Curiosità
Nel film figurano attori che in futuro collaboreranno ancora con Stallone:
- Frank MacRae - “F.I.S.T”, “Sorvegliato speciale”, “Rocky II”.
- Joe Spinell - “Rocky”, “Rocky II”, “I Falchi della notte”
- Terry Funk - “Over the Top”
- Kevin Conway - “F.I.S.T.”
- Armand Assante - conosciuto anni prima sul set di “Happy Days -La Banda dei fiori di pesco” e che nel 1995 collaborerà ancora in “Dredd -La Legge sono io”.
Napoleone Wilson