Buio Omega. Già il titolo dice tutto. Nessuna speranza. Nessuna redenzione. I pur efficaci "Beyond The Darkness" e "Buried Alive" (titolo scelto dalla Aquarius Film di Ron Harvey per la distribuzione negli States) non riescono a rendere pienamente il senso di morte che ivi si respira. Qui andiamo verso i territori del morbid, della necrofilia come unico modo di concepire il rapporto amoroso.
Sì, perchè, a conti fatti, di storia di amore si tratta. Francesco è innamorato di Anna. Anna è gravemente malata, pur essendo giovane e bella. Non rimane molto tempo (in una delle scene iniziali la ragazza chiede con un filo di voce all'infermiera di "darle un po' di salute", intendendo un poco di trucco che la possa rendere presentabile al suo amato, terribile). I due non hanno nemmeno consumato il loro amore. L'arrivo di Francesco all'ospedale é un pezzo di cinema da antologia. Il furgone si ferma, il ragazzo si precipita verso l'entrata, musica dei Goblin in sottofondo, mano a mano che Francesco si fa largo tra le corsie, il suono ovattato di un cuore pulsante riempie la colonna sonora. A questo punto sembra di essere improvvisamente scagliati in un lacrima-movie stile Raimondo DelBalzo. Melò allo stato puro. Anna dice a Francesco che prima di morire vuole "essere sua". Subito dopo i macchinari che tengono in vita la ragazza, mostrano la linea piatta. Capolavoro. Non abbiamo accennato al fatto che Francesco, per lavoro o per diletto, fa l'imbalsamatore. Non ci vuole poi molto a capire ciò che succederà.
Film seminale come pochi, questo parto di Massaccesi. Non tanto per l'originalità del narrato, quanto per il virtuosismo della messa in scena. E' necessario ricordare che il film é un rifacimento de "Il Terzo Occhio"(1966) di Giacomo "Mino" Guerrini, con Franco Nero, Erika Blanc e Gioia Pascal, qui riletto in sceneggiatura da Ottavio Fabbri, regista di quello strano oggetto non identificato che risponde al nome di "Movie Rush-Febbre del Cinema"(1976) con Benjamin Lev, Marilda Donà, Loredana Berté e Massimo Boldi che si produce in una scena piuttosto ardita con tanto di fallo posticcio(?). Rilettura violenta, sadica e obitoriale. E' un film che ti rimane "attaccato", è difficile scrollarselo di dosso a visione avvenuta. Forse perchè Massaccesi é implacabile nel mostrare i particolari che sono parte costituente del rito della Morte: la vestizione del cadavere, la chiusura con le viti della bara, la sepoltura stessa di Anna. Non a caso la scena centrale della pellicola é proprio quella dell'imbalsamazione, girata ne piu' ne meno come se fosse una scena erotica, quasi hard. Il corpo di Anna completamente nudo, il bisturi che comincia tagliare in profondità la carne, l'esposizione oscena delle interiora e, infine, la rimozione del cuore che il ragazzo addenta con un piacere fisico che il regista tiene particolarmente a sottolineare. Per non parlare del rapporto tra l'imbalsamatore e la governante della magione, Iris, una straordinaria Franca Stoppi, bravissima, arrapante e ripugnante allo stesso momento, figura di strega moderna come poche volte si é visto sul grande schermo. La Stoppi ruba la scena a tutti quanti, poche storie. Attrice teatrale di notevole talento, ha avuto il suo momento di splendore in zona bis dalla seconda metà degli anni settanta ("Bestialità" di Peter Skerl-1976- scritto con George Eastman) fino ai primi anni ottanta, che la vedono partecipare ai film di Mattei-Fragasso "La Vera Storia della Monaca di Monza"(1980), "L'altro Inferno"(1981, esorcistico da riscoprire) e al dittico con Laura Gemser "Violenza in un Carcere Femminile"(1982) e "Blade Violent- I Violenti"(1983). Magnifica, la Stoppi, quando, subito dopo aver fatto a pezzi un cadavere e averlo disciolto nell'acido, si ingozza di carne davanti ad un allibito Francesco che, letteralmente, vomita sul pubblico ripreso in primo piano.
Scene al limite, dunque, che rispecchiano la personalità del Massaccesi, il quale non lesina scorrettezze e colpi bassi che sbatte in faccia allo spettatore ai tempi impreparato a subire questo diluvio di sangue, deiezioni cerebrali e fluidi corporei assortiti. Certo, "Buio Omega" non é solo pajata e sangue. Anzi. Se vi é un film in cui Aristide si produce in una fotografia stupenda e ricercata, é proprio questo. Basti pensare alla bellissima scena finale, in cui Iris avanza nel buio brandendo un coltello da macellaio, in cui si puo' chiaramente notare la malcelata ambizione di Massaccesi, che cita Sua Maestà in persona Alfred Hitchcock. Con buona pace dei puristi. Puristi che, probabilmente, non apprezzeranno nemmeno le frequenti sterzate in zona sexploitation compiute da Aristide, che qui é in formissima. Non perde infatti occasione di puntare la cinepresa sulle nudità delle attrici, in ogni occasione, che si tratti delle vittime occasionali di Francesco (alla fine un impotente che si eccita solo in prossimità del cadavere di Anna) o della Stoppi stessa, che tira fuori il seno per "allattare" simbolicamente il concupito giovane necrofilo. Fino allo strepitoso bagno integrale della ragazza rimorchiata in discoteca, inserito addirittura nel prefinale, scena cultissima manco fossimo in "Eleven Days Eleven Nights"(1987), che ribadisce la totale libertà creativa in cui si muoveva il regista romano a quei tempi, che di lì a breve porterà alle ardite contaminazioni di "Le Notti Erotiche dei Morti Viventi"(1980), "Sesso Nero"(1980), "Porno Holocaust"(1981), "Hard Sensation"(1981) e, soprattutto "Caligola, La Storia Mai Raccontata"(1982).
Spendiamo ora qualche parola per il cast, avendo già tenuto conto della meravigliosa Franca Stoppi. Per interpretare Francesco, viene chiamato Kieran Canter, praticamente inespressivo, ma che in questo ambito funziona discretamente, specialmente nel finale; piu' che un attore, un gran piacione che aveva interpretato solo "Liebes Lager" di Enzo Gicca Palli, un nazierotico uscito, se non sbaglio, nel dicembre del 1976, e che la leggenda vuole abbia fatto perdere la testa a Moana Pozzi che volle affiancarlo nell'hard "Erotic Flash"(1981) di Roberto Bianchi Montero. Finiamola qui altrimenti si spalanca una porta che é meglio lasciare chiusa. Vi basti sapere che Canter partecipò pure al porno italiano con John Holmes "Carne Bollente"(1987). Basta così. Nel doppio ruolo di Anna e della gemella Teodora, troviamo la bellissima, incommensurabile, stupenda Cinzia Monreale (cioè Cinzia Moscone) attrice già al servizio di Fulci in "Sella D'Argento"(1979) e che sarà poi Emily ne "L'aldilà ...e tu vivrai nel terrore! - The beyond"(1981) e la ragazza del pendolo in "I Guerrieri dell'anno 2072"( 1984) sempre di Fulci. Anche se il ricordo ce la consegna giovanissima e nudissima in piedi nella vasca nel film di Vittorio Sindoni "Perdutamente Tuo...Mi Firmo Macaluso Carmelo Fu Giuseppe"(1976) con Stefano Satta Flores. Brava e ancora bellissima la Monreale. Le vittime del sadico Francesco sono, in ordine di apparizione, Lucia D'Elia ("Dedicato a una Stella" -1978- di Cozzi) e Anna Cardini, che aveva interpretato nello stesso anno uno strano film dell'attore Ruggero Miti "Maschio, Femmina, Fiore, Frutto" con Massimo Boldi, Anna Oxa, Giovanni Crippa e Ninetto Davoli. Menzione d'onore a Simonetta Allodi, cioé la ragazza della discoteca, bionda molto attraente che non si vide poi quasi piu' sugli schermi, a parte in "Sbamm"(1980) reperto archeologico di comicità primi anni ottanta diretto da Franco Abussi e interpretato da Ezio Greggio, Valeria D'obici e Luca Biagini. Un peccato, perché la Allodi bucava lo schermo. Pare che lavori nell'ambito del doppiaggio e dell'adattamento dialoghi per le serie televisive. Un giusto tributo alla bella Simonetta. Altri interpreti, Sam Modesto(il becchino), Walter Triubus e Mario Pezzin.
Girato a Bressanone nell'estate del 1979, "Buio Omega" viene proiettato per la prima volta il 15 Novembre dello stesso anno. A fine agosto era uscito "Zombi 2 - Zombie Flesh Eaters". Un periodo fecondo e felicissimo per il cinema italiano che segna anche la fine di un'epoca; pochi giorni dopo le riprese, viene infatti a mancare il grande Ermanno Donati. Produttore storico, padre di Donatella, collaboratrice di Aristide, e figura insostituibile nell'ambito dell'industria cinematografica italiana. Poi subentrerà Sarlui, ma questa é un'altra storia.
Belushi
stupendi i goblin, come sempre. per il resto, che vuoi che ti dica, sto facendo colazione.... ;o)
RispondiEliminaahah! harmo, no, questo film per la colazione non è proprio indicatissimo! :D
RispondiEliminafilm fantastico e grande rece di belushi "the gajard'homme"!
è una delle mie prossime visioni!
RispondiEliminacome sempre cadete a fagiolo ;)
grandi!
Niente da fare, eh? Continuate con Joe... va bene. Questo film me lo ricordo e lessi qualcosa tempo fa anche su IlGiornoDegliZombi ma non mi ha mai ispirato. Proverò a dargli una seconda chance, da qualche parte in soffitta dovrei averlo se non l'hanno mangiato i topi... ;)
RispondiEliminaEh,eh.Qui ci vorrebbe una delle "Ricette di Robydick".In questo caso, consiglio le polpette di soia che se mangiò la Stoppi nella scena del pranzo, convinta vegetariana e animalista che s'incazzò di brutto pure con Massaccesì per la scimmia addormentata. Grande set. Robydick, sempre e solo Gajardo Te, e grazie per le dritte e i consigli.
RispondiEliminaHarmonica e Frank, un grande saluto! Eddy il Bello, e dajela 'na seconda scianse a 'sto Buio Omega!Ciao!
belu', qua la ricetta è quasi d'obbligo, in onore della Stoppi e de quella scena de disgusto massimo.
RispondiEliminaanche se fuori stagione, propongo un piatto unico lombardo leggero leggero, quasi ipocalorico: una cassoela (o come casso se scrive) che per chi non lo conosce è uno stufatone di carne de maiale e verze, dove per carne s'intende: orecchie, coda, zampini, e pure puntine e ammé piace pure con un po' de sarciccia :P
vino rosso potente, magari un "inferno" valtellinese, in quantità no-limits...
me pare 'na buona proposta, ahah!
io non sto facendo colazione ma... ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
RispondiEliminaembé, siamo di nuovo su Facebook?
RispondiEliminabbbbuono il menù! giusto giusto per una cenetta in una serata estiva un po' frescotta come in questi giorni...
Ciao Roby!
ernest, ahah! tu hai un animo troppo sensibile :)
RispondiEliminaeh sì grazia, è stato necessario tornare su fb, solo per le recensioni però. sono in arrivo interessanti novità e ci serve un contatto sul social, ergo... di ragioni virtù :)
buono il menù vero? :P
Volevo scrivere qualcosa su Franca Stroppi, ma è già talmente esaustiva la rece citando anche "L'Altro inferno", che posseggo nel bel dvd francese della Neò Publishing del 2009, che è arduo poter aggiungere ancora qualcosa.
RispondiEliminaStanko Molnar, protagonista di "Macabro"('80)di Lamberto Bava, somigliava molto come tipologia e stile di personaggi e storie impersonificate, al Kieran Canter di "Buio Omega".
RispondiEliminaNapoleone, grande, "Macabro" esordio del Lambertone scritto da Avati, se non sbaglio. Ho la videocassetta Domovideo.Verissimo, atmosfera malata simile al predecessore, con la famosa scena "della testa" nel finale.
RispondiEliminaIl Massaccesi di questo caso va letto con una certa attenzione, era davvero più ispirato artisticamente rispetto ad altre opere create ad hoc e date in pasto ad un pubblico che voleva proprio quello. È passato molto tempo dalla mia visione, avvenuta tramite VHS Lamberto Forni, pagata tipo 30000 Lire, ma chi è pratico di quelle edizioni sa che si arrivava a ben più. Ero più giovane, ma la morbosità e la cura fotografica mi rimasero impresse (ed anche la Stoppi...), tanto da farmelo diventare un cult d'amatiano.
RispondiEliminaAh, a me "L'altro infrno" è piaciuto molto, sarà quel tipo di tema ed ambientazione, saranno state delle leggende metropolitane affini, ma... altro che trash, come ritenuto da molti! Avete fatto bene a ricordarlo.
Concordo in toto. Anch'io ho la vecchia Lamberto Forni, in prima edizione mi pare uscì su Star Video.Bé, contento di sapere che hai apprezzato il film di Massaccesi, anzi, hai fatto bene a rimarcare la cura fotografica delle pellicola, perché molto spesso ci si dimentica di quanto fosse bravo Aristide come direttore della fotografia.Era uno dei migliori d'Italia, vedi il lavoro su "Emanuelle in America", dove crea il finto snuff del finale. E pure "L'Altro Inferno" merita una riscoperta.Assolutamente da vedere.Napoleone ha giustamente citato il Dvd Neo Publishing che é da avere.
RispondiEliminabelu', metti "L'altro inferno" in programma... imperativo categorico! ahah!
RispondiEliminaA'sto giro! Aggiudicato! La ricetta di oggi, perfetta! Chi sa mai che nun finiamo ad aprirce un bel ristorantino! Ah!Ah!
RispondiEliminaHo la Star Video di "Buio Omega". E anche la -mi pare-Image Entertainment della riedizione "In Quella casa...Buio Omega"..Perchè, come saprete il film di Massacesi venne stranamente rieditato in una fugace uscita cinematografica del luglio 1988, con questo nuovo titolo. Conosco bene le vhs di Lamberto Forni,ho "La Belva col mitra", "L'Aldilà-E tu vivrai nel terrore!", "Il Tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave", e "Virus, L'Inferno dei morti viventi, più forse qualche altra che ora non mi ricordo.All'epoca, non usciti ancora i vari dvd, erano le uniche edizioni in widescreen e in copie già ottime e integrali realmente di questi film,o come per "La Belva col mitra", rarissime gemme in assoluto. Bellissimo packaging con il box rosso come le copertine. Così come le grafiche con i manifesti rigorosamente originali in copertina e le fotobuste sul retro fascetta.
RispondiEliminaHo anch'io pure la vhs Domovideo del 1987, di "Macabro". "L'Altro inferno" è probabilmente il film migliore della coppia Mattei-Fragasso, dopo "Rats-Notte di terrore", e sicuramente meglio dell'esageratamente celebrato come valore intrinseco, "Virus-L'Inferno dei morti viventi"...Strano poi per uno come Fragasso, che come ebbe a dire con una delle sue solite definitive, resettanti, fulminanti battute Lucio Fulci, a seguito della brutta esperienza personale avuta con lui nella disgraziata lavorazione di "Zombi 3"...."Fragasso, bravo ragasso che fa sempre tanto chiasso...Ma non ha mai capito un casso".
RispondiEliminaE pure ne "L'Altro inferno" c'è uno dei nodstri beniamini non solo fulciani, il figlio di Alida Valli, Carlo De Mejo.
RispondiEliminaho conosciuto per lunghi anni Bruno Mattei, in definitiva una delle persone più oneste, alla mano e assolutamente prive di prosopopea e tronfia boria, ma solo tanto sano distacco e sincero disincanto genuino e mai banale ma solo tanta ironica conasapevolezza dei propri limiti anche laddove come in "Rats-Notte di terrore"furono soprattutto nel finale, genialmente superati, che abbia mai avuto l'onore e la fortuna di conoscere, di decine e decine del mondo dei cinematografari romani, fino anche al sottobosco.
RispondiEliminaGrande citazione di Raimondo Del Balzo amico e collaboratore di Argento alle sceneggiature, proprio nel periodo delle prime armi nel mondo del cinema per entrambi. Il "lacrima-movie", uno dei miei generi preferiti...W Renatino Cestiè!
RispondiEliminaNapoleone,grandissimo. Su "Zombi 3" ci sarebbe da scrivere un libro, poi. Il Fulcione sempre sugli scudi,Ah!Ah!. Napoleone, che tu sappia, il cut di Fulci é ancora reperibile? E chi ne detiene i diritti? Forse Gaudenzi? Per il resto, che posso dire! Avrei dato le braccia per poter scambiare anche solo quattro parole con Mattei.Concordo su tutto,specialmente sul finale-capolavoro de "Rats", film tra l'altro in cui Ottaviano Dell'Acqua e Massimo Vanni diventano protagonisti.Pietra Miliare.Un altro tipo strano che bazzicava in zona Vincent Dawn era Franco Garofalo, ma era davvero fuori di testa così come lo si vedeva sullo schermo? Del Balzo, hai voja, il lacrima, genere straordinario, da studiare.Ah!Ah! Io amo alla follia "Il Venditore di Palloncini" di Gariazzo!Lo rividi qualche tempo fa su Rete 4 di pomeriggio.Sempre un grande piacere Napoleone!
RispondiEliminaL'ultima edizione di "Zombi 3" edita in dvd dalla CineKult l'estate scorsa e molto ben fatta dai nocturniani, ha solo reintegrato il famoso prologo già presente da anni nelle edizioni per il mercato asiatico. Poi più recentemente Nocturno ha reintegrato molto filologicamente le famose scene mancanti delle quali si parla da sempre, con un servizio di ricostruzione fotografica di foto di scena anche inedite. Forse il girato vero di queste sequenze delle quali rimangono solamente queste foto esisterà davvero ancora, magari in qualche capannone di distribuzioni ormai fallite, o in qualche sottoscala come la cassa con il mostro antartico di "Creepshow"..Capita, e forse un giorno come spesse altre volte, verrà davvero ritrovato. Comunque, il film "Zombi 3" che vidi anche al cinema nell'estate del 1988, fu una delusione tremenda e ancora oggi non lo salva nemmeno lo spirito del tempo, è immedicabilmente grossolano e brutto.
RispondiEliminaRitrovarti qui è stupendo, grandissimo Belushi!
RispondiEliminaE soprattutto con questo film! Ora mi scende la lacrimuccia e divento sentimentale...
@Napoleone: grazie mille, come al solito. Comprato il dvd Cinekult.Per il reato, hai già detto tutto.
RispondiElimina@Ciao Lucia!!! Contentissimo che tu sia passata!Troppo buona, troppo buona.Un grande saluto!
permettetemi un caro benvenuta! a lucia. ciao :)
RispondiElimina"il Venditore di palloncini" piace molto anche a me, grande cast con James Whitmore, Maurizio Arena, Adolfo Celi,Lee J.Cobb, Gianni Agus...Forse, il migliore film in assoluto del "lacrima-movie"...Però a me piace anche "L'Albero dalle foglie rosa"('75)diretto da Armando Nannuzzi il direttore della fotografia di Luchino Visconti, sarà per Bekim Fehmiu, attore che mi piaceva molto. Fu prodotto dalla Seda Spettacoli di Salvatore Argento.
RispondiEliminaFranca Stoppi è scomparsa, sabato 9/7/2011.
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