Questo "Sea of Love" mi garba parecchio. Non è un capolavoro imprescindibile, ma sa farsi apprezzare. Almeno dal sottoscritto, sia chiaro, nessun giudizio universale. Mi sembra funzioni ancora oggi.
E' un film basato su uno script forte di Richard Price, con pochissime scene d'azione (per un thriller poliziesco) e di conseguenza affidato ad un gruppo di attori con i controcoglioni, tutti bravissimi of course, quindi il gioco al vecchio Harold Becker riesce pure facile quando puoi avere per le mani dei fuoriclasse come Al Pacino, John Goodman ed Ellen Barkin, senza contare Richard Jenkins, Paul Calderon e Michael Rooker, proprio lui, l'attore che fu Henry nel cultuale film di John McNaughton.
Pacino interpreta Frank Keller, poliziotto sulla strada dell'alcolismo, abbandonato dalla moglie per un altro sbirro (Richard Jenkins) che si ritrova invischiato in un bizzaro caso d'omicidio; c'è qualcuno, in città, che si diverte a sparare contro gli uomini che pubblicano annunci per singles sui quotidiani, lasciandoli poi nudi sul letto con un bel buco in testa. I detectives Keller e Sherman Touhey (John Goodman) pensano che dietro gli omicidi si nasconda una donna, quindi pubblicano un annuncio/esca (suggerito dal padre di Keller/Pacino, cameo di William Hickey) e cominciano ad incontrare, sotto copertura, chiunque risponda al messaggio. Inutile dire, ma lo diciamo, che il vecchio Frank incontrerà una misteriosa quanto sensuale bionda, Helen Cruger (Ellen Barkin, molto brava) di cui si innamorerà, ricambiato, fermo restando che i sospetti su Helen sembrano molto, ma molto fondati.
Film valido, condotto da Becker ("The Onion Field" [1979] da Wambaugh, "Taps-Squlli di Rivolta" [1981] e pure "Cocaina/The Boost" [1988] dove un James Woods bruciato dalla droga picchiava la povera Sean Young senza pietà) con mano sicura e senza spreco di pellicola, lasciando il giusto e doveroso spazio a cotanto cast, con Pacino magnifico durante i suoi scoppi d'ira e la Barkin dura/fragile ma, soprattutto, veramente molto arrapante, a dare senso e quadratura ad una pellicola efficace nel suo essere thriller metropolitano senza fronzoli e senza nessuna presunzione di autorialità. Un "onesto prodotto di genere", come si suol dire in questi casi, anche se il film di Harold Becker si trova in quella specie di limbo in cui una pellicola è, allo stesso tempo, pure qualche cosa in più di un semplice film di genere.
Da vedere, in ogni caso, sia per la presenza di Goodman e Rooker, sempre impeccabili, sia per la splendida confezione, con Ronnie Taylor alla fotografia e Trevor Jones al commento musicale, notturno e fumoso, quindi perfetto per sottolineare l'atmosfera e il tono delle vicende narrate.
Il titolo prende ispirazione dal pezzo "Sea of Love" interpretato da Phil Phillips and The Twilights, che è la canzone che l'assassino (che non sveliamo) utilizza come colonna sonora dei suoi crimini. Sui titoli di coda si ascolta il vocione di Tom Waits che ne offre una sua personalissima versione.
Il film, prodotto dalla Universal, fu un buon successo al botteghino (58.5 milioni di dollari nel solo mercato americano e 52.3 sul mercato estero, a monte di un budget di 20 milioni) che rimise in carreggiata la carriera di Al Pacino, almeno per il successo commerciale, dopo una serie di bagni di sangue. Ah, compare un giovane Samuel L. Jackson all'inizio durante la retata.
Vabbè, consigliato. Buona visione.
Belushi
aaaaaah conosco benissimo questo film, e mi piace pure, ebbravo belushi che l'hai riproposto XD
RispondiEliminaVisto al cinema al Cola Di Rienzo a Roma. Pacino nella fine degli anni '80 sembrava destinato già ad un finale di carriera precocissimo, coevo a quella di Travolta, dopo il bagno di sangue commerciale dell'ambiziosissimo "Revolution"('86)di Hugh Hudson. Fortunatamente, per riguadagnare delle credenziali commerciali trovò comunque Becker ("Taps, Squilli di rivolta"['81], tra gli altri), e non un altro "Senti chi parla".
RispondiEliminaOttimo ottimo ottimo!
RispondiEliminaCiao Arwen! Questo film l'avrò visto millanta volte replicato in rai, lo conosco quasi a memoria, cazzo. E vabbè. Un grande saluto!
RispondiEliminaVero, vero. Poi per Pacino arriveranno "Carlito's Way" e, soprattutto, "Heat" di Mann. Il punto più basso di Travolta pre-Senti chi Parla mi pare sia stato "The Experts-Gli Esperti Americani" (1989) di Dave Thomas, ex-Second City Tv, con Arye Gross e la futura moglie di John Kelly Preston, che incassò una cosa come 160.000 dollari,ora non ricordo bene, c'ho pure la vhs CIC Video, fai te. Poi pure per lui arrivò il botto di "Pulp Fiction" che mi pare lo dovesse fare il Vincent Vega originario, Michael Madsen di "Reservoir Dogs-Le Iene", mè cojoni, che però stava a ffà "Wyatt Earp" con Costner.
Ciao Ernest! Scusa, a scrivere cazzate mè sò dimenticato de salutarti! Un grande saluto!
RispondiEliminaeh Tarantino, che ammirava molto il travolta di Blow out, quello drammatico, che ha interpretato il film di De Palma, non ha perso tempo per rinfrescare la carriera di John che era impiantanata in senti chi parla e commediole per famiglie, è stata una svolta, ora John soprattutto dopo la morte del figlioletto quasi non si fa vedere, l'ultimo film che ho visto è From Paris with love, una cacchiata brutta XDDDD
RispondiEliminaMadsen fa Vic Vega/Mr.Blonde, il fratello di Vincent Vega, come confermò lo stesso Tarantino. tant'è che esisteva il progetto di fare "The Vegas Brothers", a metà anni '90, un prequel sui due che andasse a ricollegarsi sia con "Reservoir Dogs" che con "Pulp Fiction". Ambientato in parte a Las Vegas, così da collegarsi al cognome dei due fratelli sia alla città d'ambientazione.
RispondiEliminaArwen orrendo davvero "From Paris with Love", Travolta sta(va) quasi per diventare un Nicola Gabbia 2, garanzia di puttanata.
RispondiEliminaNapoleone su questo mi trovi d'accordo ^^
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